MEDIOEVO
Giorgio FALCO
Angelo MONTEVERDI
. Il concetto di Medioevo, cioè di un periodo storico compreso fra l'antichità e l'età contemporanea, nasce tra il Quattro e il Cinquecento nelle grandi [...] in tutta quella poesia è, nell'abbondanza, la varietà sostanziale e formale. Vi sono elegie, epistole, epigrammi, satire, contrasti, favole, le arti e a sviluppare primo dalla retorica una teoria dell'ars dictandi, Costantino Africano a tradurre dall ...
Leggi Tutto
MACHIAVELLI, Niccolò
Federico CHABOD
Di media statura, magro, "bianco come la neve", ma col capo "che pare veluto nero"; "savio et prudente" nell'estimazione dei colleghi d'ufficio, commendato dai superiori [...] dei Frati Minori; per volere suo, anche se formalmente la deliberazione fu presa dagli ufficiali dello Studio fiorentino l'empietà. Era come se il M. avesse creato non la teoria della politica, ma addirittura la politica stessa; come se prima di ...
Leggi Tutto
(XV, p. 338)
Filologia classica. - Nell'ultimo sessantennio la f. classica − intesa come disciplina rivolta allo studio dei testi greci e latini antichi con particolare attenzione alla loro trasmissione, [...] più in contrasto, ma in necessaria simbiosi, con la f. ''formale'' di G. Hermann.
Questa visione è rimasta predominante nel periodo qui di una lingua e di un ambiente che può in teoria essere identificato) e il testo ricostruibile di un autore, che ...
Leggi Tutto
METODO (dal gr. μέϑοδος; lat. methŏdus)
Angiolo Gambaro
Etimologicamente (da μετὰ e ὁδός) significa "via, direzione a un termine, a una meta". Ma presso gli antichi il vocabolo μέϑοδος o suona per lo [...] Kant la metodologia trascendentale è la determinazione delle condizioni formali di un sistema perfetto di ragione pura, e , Studi sul positivismo pedagogico, Firenze 1921; G. Vidari, La teoria della educazione, Milano 1924, tutta la sez. 2ª; G. ...
Leggi Tutto
Il problema della c., nei suoi fondamenti teorici, è venuto assumendo nuova importanza, in rapporto sia alla crisi del tradizionale concetto di Stato, sia ai processi di globalizzazione. Come notava Z. [...] una nozione essenzialmente 'procedurale' e perciò formale del giusto (il formalismo, infatti, è l'ulteriore obiettivo critico di etica del discorso, "il tentativo di riformulare la teoria morale kantiana, in relazione alla questione della fondazione ...
Leggi Tutto
UNGHERIA (XXXIV, p. 674; App. I, p. 1086; II, 11, p. 1058; III, 11, p. 1011)
Elio Migliorini
Francesco Guida
Gyözö Szabó
Lajos Németh
Secondo il censimento effettuato nel gennaio 1970 l'U. contava [...] osserva l'espansione della concezione strutturalista utilizzante la teoria dei sistemi, e con nuovo impegno si effetti scenici. Accanto a questa artista rinnovano il linguaggio formale della plastica ungherese T. Vilt, che percorre i diversi ...
Leggi Tutto
A partire dagli ultimi decenni del secolo scorso il concetto di c. tende a trasformarsi da nozione storicofilosofica (o pedagogica) in un concetto scientifico che trova una precisa definizione in campo [...] 'opera di Marx ed Engels manca una vera e propria teoria della c.: in quanto complesso delle manifestazioni intellettuali di una symbolischen Formen, 1923-29), oppure per designare un mondo formale trascendente rispetto alla vita (come ha fatto G. ...
Leggi Tutto
Fisica
Giorgio Parisi
Spiegare cosa è oggi la f. e cosa la differenzia dalle altre discipline non è facile. Dare una precisa definizione di una scienza è arduo, specialmente in questi anni in cui si [...] corrispondente nel mondo oggettivo. Alla descrizione matematica formale del sistema fisico, seguono le deduzioni sul derivati, ma non fondamentali.
Non è facile costruire una simile teoria, in quanto non si ha la possibilità di fare esperimenti su ...
Leggi Tutto
PARTITO
Felice Battaglia
. Un naturale istinto di lotta domina l'umanità pur nel suo stato sociale. Gli uomini si riuniscono in gruppi, si creano dei capi, si dànno una gerarchia, ma, incontrando altri [...] e la tutela giuridica ne rappresenta l'aspetto strettamente formale.
Ogni partito presuppone una dottrina, che può consistere , rinnegando il giusnaturalismo della politica precedente (tipica la teoria di F. Rohmer, per cui i partiti dovrebbero ...
Leggi Tutto
Letteratura
Achille Tartaro
Jacqueline Risset
Carla Rossi
Ines Ravasini
Luciana Stegagno Picchio
Antonella Gargano
Maria Stella
Valerio Massimo De Angelis
Giuseppe Castorina
Bruno Berni
Michele [...] in cerca di sé: un 'al di là del principio di teoria' da intendere anche come un 'al di là del sospetto' (nel in cui l'osservazione sociale e femminista si salda a contaminazioni formali che prevedono l'uso ripetuto del musical e del teatro nel ...
Leggi Tutto
formalismo
s. m. [der. di formale1]. – 1. Attaccamento alla forma esteriore, per cui si trascura o si dà minore importanza a ciò che è sostanziale ed essenziale; rigorosa osservanza delle norme, dei regolamenti, o in genere delle formalità...
formale1
formale1 agg. [dal lat. formalis]. – 1. Nel linguaggio filos., della forma, che concerne la forma o è inerente alla forma, in stretta connessione con il sign. e lo svolgimento di questo termine in filosofia. a. Nella distinzione aristotelica...