CLASSICISMO
F. Pomarici
Il fenomeno del c. nell'arte medievale è una vicenda articolata e ricca di sfaccettature, che si snoda non solo all'insegna dell'alternanza fra sopravvivenze, recuperi, copie [...] secondo punto, il nodo centrale è costituito dal fatto che nella teoria dell'arte è considerato come stile classico quello fiorito in Grecia non comportò un'iniziale prevenzione verso le concezioni formali incarnate in gran parte di queste opere d' ...
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ARCHEOLOGIA MEDIEVALE
S. Tabaczynski
L'a. medievale è l'applicazione delle tecniche archeologiche allo studio del periodo che, nell'Europa mediterranea e occidentale, ebbe inizio con la caduta dell'Impero [...] all'affinamento del metodo e alla costruzione di una teoria valida per tutta l'archeologia".Reazioni critiche si sono avute schemi concettuali corretti da un punto di vista formale ma poco utilizzabili nella prassi.Particolarmente caratteristico è ...
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GOTICO
P. Kidson
Il termine G. entrò in uso tra gli umanisti italiani durante il sec. 15° per definire quegli aspetti del mondo contemporaneo che, alla luce di un passato classico idealizzato, ricevevano [...] con un insieme di proporzioni specifiche dello stile e indebolirebbe tutte le teorie circa un nuovo inizio del Gotico.Una volta riconosciuto che le proporzioni erano un linguaggio formale che il Medioevo e il mondo antico avevano in comune, cosa che ...
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FUGA, Ferdinando
Gaetana Cantone
, Ferdinando. Figlio di Giovanni e di Antonia Seravalli, nacque l'11 nov. 1699 a Firenze, dove fu tenuto a battesimo dal principe ereditario di Toscana, presso il quale [...] segretario delle Cifre (1730-32) che, nella lunga uniforme teoria di campate della "manica lunga", si distingue per le e, soprattutto, per il rispecchiamento spaziale, anche se non formale, tra la cellula di ingresso e la cappella maggiore.
Questa ...
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CORNO
M.A. Lala Comneno
Si definisce c. la caratteristica sporgenza del capo di vari mammiferi ungulati (pl. le corna), il materiale cheratinoso osseo di cui questo è formato e, per estensione, ogni [...] avorio ('āj), nota per la grande raffinatezza tecnica e formale, gli olifanti costituiscono un gruppo a sé, caratterizzato da che regge il c. stesso, accolgono generalmente una teoria di animali, variamente atteggiati, entro rotae. Nella zona ...
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ALBERTI, Leon Battista
Cecil Grayson
Giulio Carlo Argan
Nacque a Genova il 14 febbr. 1404, durante l'esilio degli Alberti da Firenze, secondo figlio naturale di Lorenzo di Benedetto Alberti e di Bianca [...] modo che il Brunelleschi ricercava la causa) della perfezione formale; e, naturalmente, l'entusiasmo dell'A. arriva più De re aedificatoria traccia piuttosto un "ideale" che una "teoria" dell'architettura). Il fatto di non avere personalmente diretto ...
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BERNINI (Bernino), Gian Lorenzo
Howard Hibbard
Figlio dello scultore fiorentino Pietro e di Angelica Galante, napoletana, nacque a Napoli il 7 dic. 1598.
Il padre si trasferì a Roma nel 1605 o 1606, [...] .
La fonte più sicura che ci sia rimasta per la teoria artistica del B. nei suoi ultimi anni è la documentazione lasciataci . Pietro, in cui troviamo alcune caratteristiche di esagerazione formale, comuni a gran parte della scultura tardobarocca: uno ...
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PLATONE
M. Grasso
Filosofo greco (428/427-348/347 a.C.), il cui influsso fu fondamentale nel corso del Medioevo.Se appare arduo tentare di unificare gli sviluppi della filosofia medievale sotto titoli [...] ciò che resta invece, nella sostanza, un'adozione soltanto formale delle formule espressive neoplatoniche (Ivánka, 1964, trad. , raffigurato sul pilastro della seconda campata, sintetizza la teoria dei quattro elementi sulla base del Timeo e del ...
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KIEV
H. Faensen
(ucraino Kiiv)
Capitale dell'Ucraina, situata sulla riva destra del fiume Dnepr su un ripiano terrazzato, al margine settentrionale della zona delle terre nere.Nella c.d. Cronaca di [...] la Vergine orante, la Comunione degli apostoli e una teoria di vescovi decorano l'abside principale; sull'arco tratti salienti, l''arcaismo' e il 'linearismo' del repertorio formale, la scala cromatica luminosa e chiara e la particolarità derivante ...
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PROSPETTIVA
G. Federici Vescovini
Il termine p. ebbe nella tradizione medievale un significato particolare. Tale termine non riguardava le tecniche particolari di rappresentazione pittorica sul piano [...] luce è da Dio, e che essa esprime l'intima costituzione formale del mondo fisico: la luce è la forma della corporeità e della luce, proprio attraverso una rilettura più aderente alle teorie epistemologiche e gnoseologiche dei primi due libri del De ...
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formalismo
s. m. [der. di formale1]. – 1. Attaccamento alla forma esteriore, per cui si trascura o si dà minore importanza a ciò che è sostanziale ed essenziale; rigorosa osservanza delle norme, dei regolamenti, o in genere delle formalità...
formale1
formale1 agg. [dal lat. formalis]. – 1. Nel linguaggio filos., della forma, che concerne la forma o è inerente alla forma, in stretta connessione con il sign. e lo svolgimento di questo termine in filosofia. a. Nella distinzione aristotelica...