Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giulio Cesare Vanini
Francesco Paolo Raimondi
Spirito inquieto, che si sente investito del compito civile di un profondo rinnovamento politico-culturale dell’uomo e della società, Giulio Cesare Vanini [...] cui il pontefice concesse il perdono previa comparizione spontanea e formale abiura della religione anglicana.
Venuto a conoscenza del suo è dato da un machiavellismo ampiamente contaminato dalla teoria dell’impostura di origine lucianesca e da una ...
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GASPARRI, Pietro
Carlo Fantappiè
Romeo Astorri
Nacque il 5 maggio 1852 da Bernardino e da Giovanna Silj, ambedue possidenti, a Capovallazza, allora comune di Visso, oggi di Ussita, in provincia di [...] unità armonica dei diversi elementi, di vigilare sulla coerenza formale del sistema e di contemperare le esigenze teoriche con il valutazione non negativa del separatismo e si abbandona la teoria "privilegiaria" dei concordati. Quando, nel 1919, la ...
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ALFONSO V d'Aragona, re di Sicilia, re di Napoli
Ruggero Moscati
Nacque presumibilmente nel 1396, da Ferdinando I. Educato in Medina del Campo alla corte di Enrico III di Castiglia - di cui, per ragioni [...] e nella seduta del 26 genn. 1413 si era sostenuta la teoria che i privilegi sovrani che si opponessero a leggi "pazionate" o baroni di parte angioina.
Il baronaggio era così tutto formalmente fedele. E, quasi per sanzionare, di fronte alla forza ...
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GUARDATI (Guardato), Tommaso (Masuccio Salernitano)
Fabio De Propris
Fu uno dei tre figli di Margherita (Margaritella) Mariconda e di Loise, membro della nobile famiglia sorrentina dei Guardati, titolata [...] , seppure con accenti tragici, dà un tono di compiutezza formale al libro, chiudendo l'opera specularmente al prologo generale con -Bari 1989, ad ind.; F. D'Episcopo, Per una teoria della facezia nel Rinascimento meridionale: Masuccio e Pontano, in I ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La teoria dell’ordinamento giuridico: Santi Romano
Eugenio Ripepe
Al di là del giudizio che se ne può dare, è innegabile che a nessuna opera di un giurista italiano contemporaneo la comunità degli studiosi [...] mai la sua è, se così si può dire, una teoria giuridica del diritto, giacché in essa l’attenzione è interamente propria legittimità, che non era da cercare in qualche astratto criterio formale di validità, ma nelle cose, o meglio, nei fatti, ...
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PIO VIII, papa
Giuseppe Monsagrati
PIO VIII, papa. – Terzo di otto figli, e secondo maschio, Francesco Saverio Maria Felice Castiglioni nacque a Cingoli (Macerata) il 20 novembre 1761 dal conte Carlo [...] pubblicato la biografia, Castiglioni avrebbe avuto un ruolo non formale di consulente del papa in vista della preparazione del di Pio VII, il cui realismo politico si sarebbe dovuto, in teoria, mal conciliare con un uomo come il vescovo di Cesena, che ...
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MARCHETTI, Giovanni
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Empoli il 10 apr. 1753, primogenito di Giuseppe e di Dorotea Branzi (dopo di lui nacquero tre femmine, Teresa, Lucrezia e Maria Giovanna). Dopo l'ultimo [...] Maistre aveva dedicato al concilio di Costanza demolendo le teorie gallicane, e delle pagine relative all'origine del potere di trascinare in modo surrettizio Leone XII a una condanna formale del gallicanismo.
L'occasione fu data dal decreto papale ...
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LOMAZZO, Giovanni Paolo
Roberto Ciardi
Nacque a Milano il 26 apr. 1538 da Giovan Antonio di Giorgio e da Francesca Mozzanica, originaria della zona di Melegnano.
Non si conosce l'attività del padre, [...] di là di un'adesione dovuta e formale, il Trattato, accantonata la rinascimentale, indefettibile accademici, in Raccolta Vinciana, 1989, n. 23, pp. 73-101; C. Martinelli, La teoria delle grottesche nel Trattato di G.P. L., in Eidos, VI (1992), 10, pp. ...
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GIMMA, Giacinto
Cesare Preti
Nacque a Bari il 12 marzo 1668 da Giovanni e Antonia Catalano. Di origini modeste - il padre era calzolaio - perse la madre e due sorelle quando era ancora in giovane età, [...] una sostanziale, benché abilmente celata sul piano formale, emarginazione del barese dal nucleo dei collaboratori dell'animale come semplice macchina e si pronuncia a favore della teoria tradizionale di un'anima sensitiva che ne governa i processi ...
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DE LUCA, Giuseppe
Gabriele De Rosa
Nacque a Sasso di Castalda (Potenza) il 15 sett. 1898 da Vincenzo e Raffaella Viscardi. Trascorse la fanciullezza a Brienza, piccolo borgo poco distante da Sasso, [...] Adriano Ossicini, "l'elemento religioso era essenziale, non formale" (Ricordi e testimonianze, pp. 275 s.). Palmiro della sua "pietà": "Riceve qui il nome di pietà non la teoria sola o il solo sentimento dell'una o dell'altra religione in genere ...
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formalismo
s. m. [der. di formale1]. – 1. Attaccamento alla forma esteriore, per cui si trascura o si dà minore importanza a ciò che è sostanziale ed essenziale; rigorosa osservanza delle norme, dei regolamenti, o in genere delle formalità...
formale1
formale1 agg. [dal lat. formalis]. – 1. Nel linguaggio filos., della forma, che concerne la forma o è inerente alla forma, in stretta connessione con il sign. e lo svolgimento di questo termine in filosofia. a. Nella distinzione aristotelica...