Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Piero Martinetti e Antonio Banfi
Massimo Ferrari
Nella filosofia italiana della prima metà del Novecento Piero Martinetti e Antonio Banfi hanno rappresentato due percorsi intellettuali che non solo [...] al principio unitario che ne opera la sintesi (Principi di una teoria della ragione, nuova ed. 1967, p. 100).
Se di alla filosofia il carattere di meditatio vitae e di riflessione sistematica su tutte le forme del sapere, sulla cultura nelle sue ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Ugo Spirito
Alessandra Tarquini
Allievo di Giovanni Gentile, teorico di una filosofia nota come problematicismo e del corporativismo fascista, Ugo Spirito è stato uno dei più importanti filosofi italiani [...] quelle espressioni spirituali che ripugnano al rigoroso criterio di una filosofia sistematica» (p. 91). In sostanza la riflessione di Gentile, secondo Spirito, era diventata una teoria incapace di affermare un orizzonte dotato di una pluralità di ...
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LUPORINI, Cesare
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Nacque a Ferrara il 20 ag. 1909 da Luigi e Rosa Mongini. Rimasto in tenera età orfano del padre, un ufficiale di carriera morto durante la prima guerra mondiale, compì i suoi studi [...] conoscitivi e l'assunzione di una prospettiva teoretica e sistematica. Un autore centrale, in questa luce, diventa per il L. sosteneva che in Marx andava trovata una teoria scientifica della trasformazione sociale e non già una filosofia umanistica ...
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BANFI, Antonio
Fulvio Papi
Nato a Vimercate (Milano) il 30 sett. 1886, iniziò i suoi studi all'Accademia scientifico-letteraria di Milano, dove nel 1908 conseguì la laurea in lettere discutendo con [...] che avevano il loro centro nella ricerca di una sistematica filosofica, la quale, mentre permetteva di comprendere le orientamenti di pensiero. Nel contempo, I principi di una teoria della ragione riprendono il tema del rapporto tra filosoficità e ...
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socialismo Nel senso storicamente più vasto, ogni dottrina, teoria o ideologia che postuli una riorganizzazione della società su basi collettivistiche e secondo principi di uguaglianza sostanziale, contrapponendosi [...] l’intento di modificare l’ordine esistente attraverso la forza della teoria e la coerenza dell’azione pratica. All’interno di questo des Gothaer Programms, 1875): troviamo qui una divaricazione sistematica dei due termini di s. e comunismo, di ...
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significato Il contenuto espressivo di qualsiasi mezzo di comunicazione (parole o frasi, gesti, segni grafici ecc.).
In linguistica, ciò che si vuol dire pronunciando una frase o una parola, il messaggio [...] un’azione, ‘si fa qualcosa’. Sotto le suggestioni di Austin, ma con intenti più sistematici, J. Searle (Speech acts, 1969) elaborò poi un’articolata teoria del s. basata sulla nozione di ‘forza illocutiva’.
Il s. negli sviluppi della filosofia ...
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Nel linguaggio scientifico, ogni fatto o evento suscettibile di osservazione diretta o indiretta, provocato o spontaneo.
Teorie fenomenologiche sono quelle che cercano di render conto di un f. quale esso [...] al f. che anzi ha lo scopo di spiegare, e quando la teoria contraddice o ‘sorpassa’ il f., deve essere respinta. Questo principio empiristico questo senso, si propone l’esplorazione sistematica della coscienza trascendentale, delle varie possibilità ...
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scetticismo Genericamente, l’atteggiamento di chi esclude la possibilità di una conoscenza assoluta delle cose e del raggiungimento della verità. In particolare, in filosofia, la dottrina delle diverse [...] e Sesto Empirico. A essi si deve la raccolta sistematica degli argomenti (tropi) della tradizione scettica: questi si incarnato nell’aristotelismo, e come premessa a una nuova teoria della ragione. Espressione della prima posizione può essere ...
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Filosofo statunitense (Cambridge, Massachusetts, 1839 - Milford, Pennsylvania, 1914). Nella sua opera più nota, l'articolo How to make our ideas clear, pubblicato nel Popular Science Monthly del gennaio [...] col pendolo fino allora condotti erano da rilevarsi errori sistematici. Fu il primo a servirsi della lunghezza d'onda special modo dei problemi dei fondamenti, di algebra lineare, di teoria degli insiemi, di aritmetica transfinita e di topologia. I ...
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Filosofo tedesco (Danzica 1863 - Heidelberg 1936). Esponente di spicco della scuola neokantiana che trovò a Heidelberg e nella Scuola del Baden il suo centro propulsore, sviluppò una filosofia il cui punto [...] der Philosophie (1921) R. considerò come compito specifico della filosofia l'elaborazione di una teoria dei valori e ne operò una classificazione sistematica: i valori rientrerebbero nei dominî della logica (la verità), dell'estetica (la bellezza ...
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sistematico
sistemàtico agg. [dal fr. systématique, e questo dal lat. tardo systematĭcus, gr. συστηματικός, der. di σύστημα (v. sistema)] (pl. m. -ci). – 1. a. Di sistema, del sistema; rispondente a un sistema, o che si colloca in un sistema,...
teoria
teorìa s. f. [dal gr. ϑεωρία, der. di ϑεωρός (v. teoro), e quindi, in origine, «delegazione di teori»; nel sign. 1, attraverso il lat. tardo theorĭa]. – 1. Formulazione logicamente coerente (in termini di concetti ed enti più o meno...