Nazione
Anthony D. Smith
Introduzione
Il termine 'nazione' compare per la prima volta nella lingua latina: i Romani designavano come 'nationes' le tribù distanti e selvagge, ma riservavano per sé l'appellativo [...] assai diverso per molti aspetti dall'istruzione a-sistematica e riservata alle élites che caratterizzava le etnie di ogni nazionalismo a costituire il punto di partenza per ogni teoria globale, e non una qualche legge generale della modernità; ...
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Anomia
Philippe Besnard
Introduzione
Negli anni sessanta l'anomia acquisisce lo status di concetto sociologico per eccellenza, divenendo il segno dell'autonomia e della specificità della disciplina [...] conto delle due situazioni estreme (egoismo e altruismo).
La teoria della regolazione non è invece sviluppata in maniera così sistematica, tutt'altro. Ricostruire la teoria durkheimiana della regolazione è il compito più arduo nell'interpretazione ...
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Invidia
Gustavo Pietropolli Charmet
Introduzione
Dal punto di vista del sentire comune, e nell'opinione generale, l'invidia è sempre stata considerata un vizio, e tra i più deplorevoli. Sappiamo inoltre [...] studiosi di psicologia non hanno mai dedicato una trattazione sistematica e coerente al tema dell'invidia, pur interessandosi spesso tr. it., p. 122).
Melanie Klein
Sono state le teorie elaborate da Melanie Klein sull'invidia a regalare a questo ...
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Costume
Alice Bellagamba
Costume significa in primo luogo comportamento abituale, consuetudine, e di qui passa a indicare sia l'insieme delle usanze di un popolo o di una collettività sia il modo di [...] ma perché un'intuizione divenga oggetto di sistematica indagine talvolta è necessario attendere decenni. Nonostante Sociologie et anthropologie, Paris, PUF, 1936 (trad. it. in Id., Teoria generale della magia e altri saggi, Torino, Einaudi, 1965).
a.r ...
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PELLIZZI, Camillo
Maria Salvati
PELLIZZI, Camillo. – Nacque il 24 agosto 1896 a Collegno (Torino) secondo figlio di genitori emiliani: Giovanni Battista (dal 1893 psichiatra nel manicomio diretto da [...] pedagogica e programma politico costituì il primo nucleo di una teoria di impianto elitista che lo porterà a individuare i e aprire alla sociologia come scienza empirica (Lineamenti di sistematica sociologica, Milano 1964). In questo campo, da un ...
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istituzioni
Margherita Zizi
Enti che si occupano di interessi generali
Il termine istituzione viene usato in una molteplicità di accezioni diverse. Spesso nel linguaggio comune indica gli apparati preposti [...] apparato che persegue un particolare scopo in maniera sistematica, seguendo determinate regole e procedure. Istituzioni in cui queste esigenze vengono soddisfatte variano molto.
La teoria sociologica di Talcott Parsons
In sociologia, il tentativo ...
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darwinismo sociale
Locuzione che apparve negli anni Ottanta dell’Ottocento per indicare l’applicazione dell’evoluzionismo allo studio delle società umane. La locuzione non acquistò mai, però, contenuti [...] la reazione antipositivista e la nascita dell’antropologia funzionalista, nonché dalla riscoperta delle teorie biologiche di Gregor Mendel. La prima applicazione sistematica del darwinismo in campo sociale fu attuata da Herbert Spencer in Inghilterra ...
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sistematico
sistemàtico agg. [dal fr. systématique, e questo dal lat. tardo systematĭcus, gr. συστηματικός, der. di σύστημα (v. sistema)] (pl. m. -ci). – 1. a. Di sistema, del sistema; rispondente a un sistema, o che si colloca in un sistema,...
teoria
teorìa s. f. [dal gr. ϑεωρία, der. di ϑεωρός (v. teoro), e quindi, in origine, «delegazione di teori»; nel sign. 1, attraverso il lat. tardo theorĭa]. – 1. Formulazione logicamente coerente (in termini di concetti ed enti più o meno...