Il rapporto tra cinema e lingua italiana è a doppio senso: la lingua scritta e parlata è stata variamente influenzata, nel lessico e nello stile, dal cinema, così come quest’ultimo, ovviamente, ha sempre [...] a cura di G.P. Brunetta, Torino, Einaudi, 5 voll., vol. 5° (Teorie, strumenti, memorie), pp. 855-907.
Raffaelli, Sergio (2003), Lessico cinematografico, in Enciclopedia delcinema, Roma, Istituto della Enciclopedia italiana, 7 voll., vol. 3°, pp. 523 ...
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L’arte cinematografica giunse in Italia prestissimo, portando al seguito un intero armamentario lessicale, in gran parte preso in prestito dalla fotografia: fotografia animata (vivente) e proiezione animata, [...] , pp. 113-124.
Raffaelli, Sergio (2001), La parola e la lingua, in Storia delcinema mondiale, a cura di G.P. Brunetta, Torino, Einaudi, 5 voll., vol. 5° (Teorie, strumenti, memorie), pp. 855-907.
Raffaelli, Sergio (2003), Lessico cinematografico, in ...
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Cinema e media: scenari del nuovo secolo
Giorgio De Vincenti
Enrico Carocci
Il cinema e gli altri mediadopo l’11 settembre
Diversità culturale e globalizzazione
Il 2001 segna una data epocale nella [...] . 17-19.
M.M. Gazzano, Il cinema sulle tracce delcinema: dal film alle arti elettroniche, andata e ritorno, «Bianco e Nero», 2006, 554-555, pp. 51-58.
E. Menduni, I linguaggi della radio e della televisione. Teorie, tecniche, formati, Roma-Bari 2006 ...
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Cinema nuovo
Marco Pistoia
Rivista cinematografica italiana quindicinale, poi bimestrale, fondata a Milano il 15 dicembre 1952, diretta da Guido Aristarco, con Giuseppe Grieco redattore capo, Tom Granich [...] Luigi Chiarini, e in cui indicava i possibili valori artistici delcinema. Fin dall'inizio Aristarco impresse una forte impronta alla sua riserve su Il Gattopardo, 1963). Aristarco discusse le teorie di Walter Benjamin in occasione dell'uscita in ...
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Cinéma vérité
Flavio De Bernardinis
La locuzione cinéma vérité (sull'argomento v. anche documentario) fu lanciata dal sociologo francese Edgar Morin in un articolo del gennaio 1960 sul settimanale "France [...] consapevolezza del Rouch cineasta, tra i primi a operare una sintesi tra le teorie vertoviane del ' Documentary. A history of the non-fiction film, New York 1974; G. Rondolino, Storia delcinema, Torino 1977, 2° vol., pp. 416-28, e 3° vol., pp. 246 ...
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La direzione della messinscena di una rappresentazione teatrale, operistica, cinematografica, televisiva.
R. teatrale
Comprende il complesso di attività rivolto all’esecuzione di un testo drammatico sul [...] e ponti tra palcoscenico e platea, inventò, parecchi secoli prima delcinema, il primo piano.
In Europa, non appena col Medioevo può dirsi A. Appia, che applicò le sue teorie soprattutto nell’ambito del dramma musicale wagneriano. In Italia una vera e ...
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Raccolta di opere d’arte, di oggetti, di reperti di valore e interesse storico-scientifico.
I m. rientrano, insieme alle biblioteche, agli archivi, alle aree e parchi archeologici e ai complessi monumentali, [...] anni del Novecento, anche in rapporto all’accresciuto interesse sia verso le scienze sociali e le teorie sulla comunicazione industriale della struttura; la nuova sede del Museo nazionale delcinema nella ristrutturata Mole Antonelliana di Torino ...
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Critico letterario e teorico della cultura statunitense (Cleveland 1934 - Durham 2024). Noto per le sue ricerche di storia culturale ed economica, ha sostenuto teorie di derivazione marxista sul postmodernismo, considerato [...] intellettuale imposta dai modi di produzione liberisti. Significativo anche il suo contributo alla teoriadelcinema. Tra le sue opere: Marxism and form: twentieth-century dialectical theories of literature (1971); Postmodernism, or the cultural ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] che poi coerentemente sarà individuata nel cinema. Avvicinato approssimativamente al Pasolini narratore, da G. Favretto. V. Grubicy importò dalla Francia le teorie alla base del divisionismo; esponente autorevole ne fu G. Previati; seguaci furono ...
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Stati Uniti d’America Stato federale dell’America Settentrionale, il cui territorio è suddiviso tra 50 Stati membri e il Distretto di Colombia, nel quale sorge la capitale Washington. La continuità territoriale [...] all’interno del mondo del lavoro, ci furono mutamenti nella famiglia e nella morale e il divertimento (musica, cinema, sport, Il 12 marzo 1947 Truman enunciò al Congresso la ‘teoriadel contenimento’ che sanzionava la guerra fredda: gli USA avrebbero ...
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complottismo s. m. L’atteggiamento di chi ritiene che dietro ad alcuni fatti si nascondano complotti o cospirazioni. ◆ Il tragico epilogo della liberazione di Giuliana Sgrena, con la morte del funzionano dei Servizi Nicola Calipari che s'è immolato...
politico1
polìtico1 agg. [dal lat. politĭcus, gr. πολιτικός, der. di πολίτης «cittadino»] (pl. m. -ci). – 1. a. Che riguarda la politica, cioè l’arte del governo, l’esercizio dei pubblici poteri, l’amministrazione dello stato e, in genere,...