Bianco e nero
Vieri Razzini
Percezione e convenzione
Il b. e n., che è stato per circa quattro decenni una semplice mancanza dovuta a una tecnologia imperfetta, rientra in quella "deviazione dalla concezione [...] Arnheim (Film as art, 1959; trad. it. 1983², p. 14) individuava invece la possibilità di spazio artistico delcinema. Nelle teoriedelcinema, formaliste e realiste, sviluppatesi a partire dagli anni Trenta, il b. e n. non rappresenta un problema in ...
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Film
Giorgio Tinazzi
Una fotografia degli anni Venti ritrae il regista Sergej M. Ejzenštejn mentre guarda controluce ‒ presumibilmente davanti a una moviola ‒ una pellicola, con delle forbici in mano. [...] in esse si annidavano anche elementi di disturbo nei confronti di categorie generali tradizionalmente accettate (v. teoriedelcinema). La stessa tendenza asistematica, caratteristica della scrittura 'a caldo' di talune elaborazioni, si scontrava con ...
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Filmologia
Giorgio De Vincenti
Orientamento degli studi cinematografici che anticipò per diversi aspetti la semiologia delcinema degli anni Sessanta e Settanta ed ebbe origine con la fondazione nel [...] , 10-11, pp. 189-204.
E. Lowry, The filmology movement and film study in France, Ann Arbor (MI) 1985.
F. Casetti, Teoriedelcinema (1945-1990), Milano 1993, pp. 99-101.
J. Aumont, A. Bergala, M. Marie, M. Vernet, Esthétique du film, Paris 1994, éd ...
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Psicoanalisi
Lucilla Albano
Il rapporto tra psicoanalisi e cinema
Nel 1895, mentre a Vienna venivano pubblicati gli Studien über Hysterie di J. Breuer e S. Freud, atto di fondazione di una nuova disciplina [...] symptom!: Jacques Lacan in Hollywood and out, New York 1992.
F. Casetti, Teoriedelcinema. 1945-1990, Milano 1993, pp. 171-91.
S. Bernardi, Introduzione alla retorica delcinema, Firenze 1994, in partic. cap. VI.
R. Allen, Projecting illusion: film ...
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Modernità
Giorgio De Vincenti
La modernità nel cinema
Il concetto di m. applicato al cinema è stato a lungo sinonimo di modernizzazione: il cinema è l'arte moderna per eccellenza in quanto si basa su [...] anni Sessanta ‒ decennio di grande rilievo per il moderno cinematografico ‒ la prospettiva semiologica (v. semiologia e teoriedelcinema), anticipata dal lavoro di riviste come "Les temps modernes" (fondata nel 1946 da Maurice Merleau-Ponty, Jean ...
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Profilmico
Sandro Bernardi
Con questo termine, coniato da Étienne Souriau (1951), s'intende tutto quello che sta davanti alla cinepresa pronto per essere filmato: oggetti, volti, corpi, spazi interni [...] " a partire dal 1971).
J. Aumont, L'œil interminable. Cinéma et peinture, Paris 1989 (trad. it. Venezia 1991).
A. Costa, Cinema e pittura, Torino 1991.
F. Casetti, Teoriedelcinema. 1945-1990, Milano 1993.
P. Sorlin, Les fils de Nadar, Paris 1997 ...
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Soggettiva
Elena Dagrada
Per soggettiva si intende un'inquadratura o un insieme di inquadrature che rappresentano sullo schermo ciò che vede un personaggio, come è supposto vederlo quel personaggio, [...] totale. E quella parziale, divenuta artificiosa e frustrante, perde la nettezza dei propri confini.
Le teorie
La teoriadelcinema ha sempre dedicato grande interesse alla s., in virtù delle sue molteplici implicazioni stilistiche, narratologiche ed ...
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Metz, Christian
Giorgio De Vincenti
Teorico delcinema francese, nato a Béziers il 12 dicembre 1931 e morto suicida a Parigi il 7 settembre 1993. È considerato il padre della semiologia delcinema e [...] linguaggi non verbali, e Parte III, L'eterogeneità del linguaggio e il linguaggio cinematografico.
J. Aumont, M. Marie, L'analyse des films, Paris 1988, passim (trad. it. Roma 1996).
F. Casetti, Teoriedelcinema: 1945-1990, Milano 1993.
S. Bernardi ...
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Bazin, André
Giorgio De Vincenti
Critico cinematografico francese, nato ad Angers (Maine-et-Loire) l'8 aprile 1918 e morto a Bry-sur-Marne (Seine-et-Marne) l'11 novembre 1958. Sospinto da un generoso [...] A. Bengala, M. Vernet, L'esthétique du film, Paris 1983 (trad. it. Torino 1995).
G. Deleuze, L'image-temps, Paris 1985(trad. it. Milano 1989).
F. Casetti, Teoriedelcinema. 1945-1990, Milano 1993, passim.
G. De Vincenti, Il concetto di modernità nel ...
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Balázs, Béla
Marco Vallora
Pseudonimo di Hermann Bauer, scrittore, teorico delcinema e sceneggiatore ungherese, nato a Szeged il 4 agosto 1884 e morto a Budapest il 17 maggio 1949. Con capillare completezza [...] film. Evoluzione ed essenza di un'arte nuova, Torino 19872, pp. XV-LI.
G. Grignaffini, Sapere e teoriedelcinema. Il periodo del muto, Bologna 1989, pp. 78-85.
A. Boschi, Teoriedelcinema. Il periodo classico: 1915-1945, Bologna 1998, pp. 229-32. ...
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complottismo s. m. L’atteggiamento di chi ritiene che dietro ad alcuni fatti si nascondano complotti o cospirazioni. ◆ Il tragico epilogo della liberazione di Giuliana Sgrena, con la morte del funzionano dei Servizi Nicola Calipari che s'è immolato...
politico1
polìtico1 agg. [dal lat. politĭcus, gr. πολιτικός, der. di πολίτης «cittadino»] (pl. m. -ci). – 1. a. Che riguarda la politica, cioè l’arte del governo, l’esercizio dei pubblici poteri, l’amministrazione dello stato e, in genere,...