Sala cinematografica
Gian Piero Brunetta
Comunque la si voglia considerare e qualsiasi forma e dimensione abbia avuto ‒ baraccone ambulante, nickelodeon, o palazzo da 6214 posti, come il Roxy di New [...] furono inferiori a quelli dell'influenza delle teorie di Palladio sull'architettura pubblica e privata Dans la salle obscure, Paris 1997.
A. Bernardini, L'epopea delcinema ambulante, in Storia delcinema mondiale, a cura di G.P. Brunetta, 1° vol., L ...
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Musica
Sergio Miceli
Il rapporto tra musica e cinema
Il cinema è stato sempre in qualche misura 'sonoro', malgrado la diffusione dell'espressione 'cinema muto', che andrebbe propriamente riferita all'assenza [...] Vibrations", 1987, 4, nr. monografico.
M. Chion, La musique au cinéma, Paris 1995.
S. Miceli, Musica e cinema nella cultura del Novecento, Milano 2000.
E. Morricone, S. Miceli, Comporre per il cinema. Teoria e prassi della musica nel film, Roma 2001. ...
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BERTOLUCCI, Bernardo
Michele Guerra
Nacque a Parma il 16 marzo 1941, figlio di Attilio (uno dei maggiori poeti e intellettuali del Novecento italiano) e di Ninetta Giovanardi (insegnante di lettere [...] teorie malate, magari anche utilissime, storicamente necessarie. Erano teorie cinefile che confondevano la politica con il cinema di Strategia del ragno, uno dei massimi risultati delcinema bertolucciano. Ispirato a Il tema del traditore e dell ...
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Fotografia
Carlo Montanaro
Il rapporto tra fotografia e cinema
Nell'introduzione di uno dei primi, attendibili manuali storico-tecnici sul cinematografo l'autore, Eugène Trutat, ne loda l'essenza trattando [...] , München 1925 (trad. it. Torino 1987).
Émile Reynaud, Peintre de films 1844-1918, Paris 1946.
C. Montanaro, Il cammino della tecnica, in Storia delcinema mondiale, a cura di G.P. Brunetta, 5° vol., Teorie strumenti memorie, Torino 2001, pp. 81-163. ...
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Teatro
Giorgio De Vincenti
Il rapporto tra teatro e cinema
Il rapporto delcinema con il t. è stato presente fin dalle origini della storia del nuovo linguaggio. Il t. ispira la dimensione spettacolare [...] di partenza del discorso è che le pratiche teatrali del Novecento e le loro teorie lasciano la e ora' con lo spettatore, che risiede la specificità del teatro. 'Materia dell'espressione' delcinema è invece l'immagine in movimento su uno schermo.Tra ...
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Cuba
Francesco Salina
Cinematografia
Il periodo del muto, 1897-1930
Nel gennaio 1897 un rappresentante e operatore dei Lumière, Gabriel Veyre, effettuò all'Avana le prime proiezioni, e in febbraio realizzò [...] J.G. Espinosa, Una imagen recorre el mundo, La Habana 1979.
Teorie e pratiche delcinema cubano, a cura di L. Miccichè, A. Aprà, B. Torri, Venezia 1981.
M. Chanan, The Cuban image: cinema and cultural politics in Cuba, London-Bloomington (IN) 1985.
B ...
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Comico
Augusto Sainati
Etimologicamente il termine comico deriva dal greco komos, che in epoca classica indicava un genere di festino chiassoso e sregolato con il quale si festeggiava il dio del vino. [...] dalle poetiche classiche quanto dalle teorie moderne, che lo hanno associato per lo più alla modalità del deforme e/o a quella una sua valvola di sfogo (cfr. la comicità convulsa delcinemadel trio di sceneggiatori Jim Abrahams, David e Jerry Zucker ...
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Illuminazione
Carlo Montanaro
Il primo studio cinematografico concepito per sperimentare la possibilità di riprodurre immagini in movimento, il Black Maria ‒ così chiamato dal soprannome attribuito [...] and technology: history and analysis, London 1992².
C. Montanaro, Il cammino della tecnica, in Storia delcinema mondiale, a cura di G.P. Brunetta, 5° vol., Teorie, strumenti, memorie, Torino 2001, pp. 81-163.
V. Storaro, Scrivere con la luce 1 ‒ La ...
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Tempo
Daniela Angelucci
Il tempo nel cinema
Nel periodo della nascita delcinema venne messa in crisi, in seguito alle scoperte della fisica moderna e della riflessione filosofica, la nozione classica [...] questioni ontologiche e avvalendosi dei contributi delle altre discipline. Un approccio all'essenza delcinema è la teoria di André Bazin, che in Que'st-ce que le cinéma? (1958-1962; trad. it. parziale 1973), riferendosi a Bergson, definisce il film ...
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Brando, Marlon
Luigi Guarnieri
Attore cinematografico statunitense, nato a Omaha (Nebraska) il 3 aprile 1924. Divo tra i più sensibili e ricchi di talento delcinema hollywoodiano, interprete carismatico, [...] , seguace delle teorie di K.S. Stanislavskij. Nel 1944 debuttò in palcoscenico in una produzione del Dramatic Workshop, interpretando stesso del sex appeal nell'industria delcinema. Ha dunque ulteriormente centellinato le sue apparizioni, del resto ...
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complottismo s. m. L’atteggiamento di chi ritiene che dietro ad alcuni fatti si nascondano complotti o cospirazioni. ◆ Il tragico epilogo della liberazione di Giuliana Sgrena, con la morte del funzionano dei Servizi Nicola Calipari che s'è immolato...
politico1
polìtico1 agg. [dal lat. politĭcus, gr. πολιτικός, der. di πολίτης «cittadino»] (pl. m. -ci). – 1. a. Che riguarda la politica, cioè l’arte del governo, l’esercizio dei pubblici poteri, l’amministrazione dello stato e, in genere,...