Matematico ed economista statunitense (Cambridge, Massachusetts, 1923 - Tucson 2016). Dopo la laurea in Matematica ad Harvard, ha conseguito il dottorato a Princeton nel 1953. Ricercatore presso la RAND [...] ’anni (1954-81), ha focalizzato i suoi studi sulla Teoria dei giochi (insieme al matematico J. Nash) e ha fornito un fondamentale apporto alla ricerca grazie all’elaborazione del “valore di Shapley” (un sistema matematico che permette di assegnare ...
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Economista e storico (Bermuda 1775 - Sherwood, Alabama, 1861), rappresentante della Virginia al Congresso (1819-25) e quindi prof. di filosofia morale ed economia politica nell'univ. della Virginia. La [...] ., 1856-57) e la biografia di Th. Jefferson (2 voll., 1837); importanti la critica alle teorie ricardiane della rendita, del salario e delvalore, la revisione delle premesse della dottrina di R. Malthus sulla popolazione e i contributi in materia ...
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Economista (Montpellier 1801 - Pau 1866). Criticò le teorie classiche delvalore opponendovi la sua teoria della rarità ed enunciò varie idee originali (l'economia intesa come scienza pura, l'utilità economica [...] distinta da quella morale, la sua non esatta misurabilità, ecc.) che, precisate dal figlio M.-E.-Léon, ebbero poi grande importanza nello sviluppo della scienza economica. Opere principali: De la nature ...
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sociologia Scienza che ha per oggetto i fenomeni sociali indagati nelle loro cause, manifestazioni ed effetti, nei loro rapporti reciproci e in riferimento ad altri avvenimenti.
Nascita e primi sviluppi
La [...] della comunicazione di massa, enunciarono in forma sistematica la teoriadel flusso a due fasi, secondo cui il messaggio è veicolato del singolo individuo in quanto rappresenta la risposta ultima alle esigenze di significato (Weber) o di valore ...
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Disciplina che studia i processi dell’educazione e della formazione umana.
Con il termine pedagogo si intende il precettore, l’istitutore, la persona a cui è affidata l’educazione di un fanciullo. In origine [...] rivelato il significato e il valoredel gioco, cioè la profonda serietà dell’attività creatrice del bimbo. Egli, accanto a incidere positivamente o negativamente sull’animo umano. Queste teorie hanno attraversato la storia dell’educazione fino ai ...
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Scienza del linguaggio. Secondo F. de Saussure i compiti primari della l. sono: a) descrivere il maggior numero possibile di lingue storico-naturali e famiglie di lingue sia nella loro funzionalità in [...] quella di un insieme di dialetti, o meglio di isoglosse. Questa teoria ebbe successo solo fra i dialettologi e romanisti, poi tra i ’attivazione di uno o dell’altro valoredel parametro «caduta del pronome» (o «del soggetto nullo», o pro-drop). ...
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Filosofo (Dessau 1729 - Berlino 1786). Di famiglia israelita molto povera, si recò ancora ragazzo a Berlino; ivi, formatosi una vasta cultura filosofica e letteraria, divenne amico dei giovani illuministi [...] immortalità dell'anima sono sostenuti con motivi del pensiero illuminista. Pregato dalla comunità ebraica di con le tesi wolfiane e con le teorie dell'arte come imitazione, M. soggettivo, sminuendo quindi il valore delle regole e delle precettistiche ...
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significato Il contenuto espressivo di qualsiasi mezzo di comunicazione (parole o frasi, gesti, segni grafici ecc.).
In linguistica, ciò che si vuol dire pronunciando una frase o una parola, il messaggio [...] conclusioni scettiche circa la possibilità stessa di una teoriadel s.: sulla base di un approccio empirico-comportamentistico oggettive o psicologiche, esso si definisce solo all’interno del sistema di valori, la lingua, in cui ogni termine riceve il ...
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Biologia
In biologia molecolare, la produzione, mediata dai ribosomi, di un polipeptide la cui sequenza di amminoacidi è derivata dalla sequenza di codoni di una molecola di RNAm (➔ proteine).
Informatica
Conversione [...] che intesse con tutti gli altri segni del codice lingua inglese, sia sul piano del sistema sia sul piano dei suoi usi concreti, ne discende che il segno scatola non può né in teoria né di fatto avere lo stesso valore. Di qui si può anche giungere ...
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intenzionalità Nelle filosofie di F. Brentano e di E. Husserl, il carattere per cui un fatto di coscienza è ‘coscienza di’ qualche cosa, vi si riferisce, pur non essendo tale cosa necessariamente reale [...] seconda metà del Novecento, hanno fatto dell’i. il loro oggetto di studio; il valore argomentativo di via d’uscita dalle pastoie della prevalente teoria dell’identità mente-cervello. In tale prospettiva le teorie dell’i. di maggiore rilievo sono ...
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valore
valóre s. m. [dal lat. tardo (in glosse) valor -oris, der. di valere: v. valere]. – 1. Riferito a persona indica: a. Possesso di alte doti intellettuali e morali, o alto grado di capacità professionale: un uomo, una donna di v., di...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...