CECCHETTI, Enrico
Alessandra Ascarelli
Nacque a Roma il 21 giugno 1850 da Cesare e da Serafina Casagli, in una famiglia di ballerini, coreografi e maestri di ballo.
Il padre, Cesare, nato a Civitanova [...] stile e dando alla impostazione accademica del balletto "classico" quel valore di denominatore comune di tutti gli ottica teatrale alla base del suo insegnamento che non poté mai considerarsi pura "accademia", ha esposto le sue teorie e il suo metodo ...
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BOITO, Camillo
Giuseppe Miano
Nacque a Roma il 30 ott. 1836, primogenito di Silvestro e di Giuseppina Radolinska. A quattordici anni incominciò a seguire i corsi dell'Accademia di Belle Arti di Venezia, [...] materiali pregiati, sembrerebbe in contrasto con le teorie di schiettezza e semplicità architettoniche da lui fa alcune considerazioni sul valore intrinseco dei pubblici concorsi. Sullo Spettatore, oltre alla citata prolusione del 1856 e a un saggio ...
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CORTESI (Cortesius, de Cortesiis), Paolo
Roberto Ricciardi
Nacque a Roma nel 1465 da Antonio, abbreviatore pontificio di famiglia probabilmente originaria di Pavia successivamente stabilitasi a San [...] latinità (neanche il Poliziano si discosta dalla teoria dell'imitazione-emulazione, ma rivendica l'intervento ha esaminato di recente, tende a negare il valore tecnico dell'esposizione del C., il cui linguaggio mancherebbe di incisività critica ...
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MARCHETTI, Alessandro
Cesare Preti
Nacque a Pontormo (ora Pontorme, frazione di Empoli), il 17 marzo 1633 da Angelo e da Luisa Buonaventuri. Terzo di cinque figli, non ancora adolescente rimase orfano [...] e scientifici centrali per la riflessione del tempo, è riconosciuto anche un alto valore poetico ed è considerata dai critici, le teorie fisiche newtoniane e con l'analisi infinitesimale.
La polemica, che rimarcò nuovamente l'isolamento del M ...
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DECIANI, Tiberio
Enrico Spagnesi
Figlio di Gian Francesco e di Franceschina Masero, nacque a Udine il 3 agosto 1509.
La famiglia, originaria di Tolmezzo, acquistò rilevanza sociale e politica, sullo [...] storici hanno riconosciuto alla componente giuri sprudenziale del diritto il giusto valore, è meritevole della più grande attenzione. proporzione tra delitto e pena, e del favor rei; in tema di culpa, il rifiuto delle teorie di Bartolo e altri sui sei ...
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DE GIOVANNI, Achille
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Sabbioneta (Mantova) il 28 sett. 1838 da Mario, medico condotto e possidente, prematuramente scomparso, e Rosina Traversi. Adolescente, sentì il richiamo [...] du moral de l'homme del Cabanis e la Philosophie zoologique del Lamarck, apparsi in Francia da L. Concato, un internista di valore forgiatosi alla scuola medica viennese. Il soggiorno dalla conoscenza delle teorie filosofiche sulle funzioni delle ...
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CALAMANDREI, Piero
Stefano Rodotà
Nacque a Firenze il 21 apr. 1889 da Rodolfo e Laudomia Pimpinelli. La sua educazione si svolse quieta e severa, in un ambiente in cui le idealità mazziniane del padre, [...] alle loro reali matrici ideologiche. Ciò corrisponde al programma scientifico del C.: "spiegare qual è la funzione utile del diritto nella società", senza mai ritenere che "le teorie abbiano un valore per sé": che è, d'altra parte, la via per ...
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BURALI FORTI, Cesare
Evandro Agazzi
Nacque ad Arezzo il 13 ag. 1861 da Cosimo e da Isoletta Guiducci. Dopo aver compiuto gli studi medi nel collegio militare di Firenze, s'iscrisse nel dicembre 1879 [...] della sua "teoria degli insiemi"; ben pochi, tuttavia, sanno apprezzare il valore di questa genialissima d. scienze di Torino, XXXII(1896), pp. 34-52; Sopra un teorema del sig. Cantor,ibid., pp. 153-161. Una questione sui numeri transfiniti, in Rend ...
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CORTI, Alfonso
Mirko D. Grmek
Nacque a Gambarana in Lomellina (allora provincia del Regno sardo, ora prov. di Pavia) il 15 giugno 1822, primogenito di Gaspare marchese di Santo Stefano Belbo e da Beatrice [...] sulle idee espresse nelle note della monografia del C. sarà fondata la teoria di Helmholtz che spiega la funzione dell' . Gerlach (1858). Un altro merito particolare del C., non apprezzato nel suo giusto valore e la cui portata si è rivelata solo ...
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DE ROBERTIS, Giuseppe
Graziella Pulce
Nato il 7 giugno 1888 a Matera da Domenico e da Maria Ruggieri, compì nella città natale gli studi ginnasiali e liceali. Nell'autunno del 1907, vinta una borsa [...] 'inespresso e cioè di quel "valore" che vivifica la parola cristallizzandola in poesia.
Nel maggio del 1912, non ancora laureato, iniziò una critica nuova, non c'è tanto bisogno di teorie estetiche diverse, quanto di sensibilità".
Se la letteratura, ...
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valore
valóre s. m. [dal lat. tardo (in glosse) valor -oris, der. di valere: v. valere]. – 1. Riferito a persona indica: a. Possesso di alte doti intellettuali e morali, o alto grado di capacità professionale: un uomo, una donna di v., di...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...