Sistemi disordinati
David Sherrington
I sistemi disordinati possono trovarsi ovunque e apparire con svariate forme e componenti in discipline molto differenti, fra cui la fisica dello stato solido, [...] in funzione della deviazione della densità del disordine dal suo valore critico, con esponenti che dipendono soltanto interazioni con portata infinita, e in questo caso la teoria è certamente ben fondata.
Applicazioni biologiche
Un'altra analogia ...
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Adesione
Leonardo Silvestri
Il fenomeno per cui due oggetti messi a contatto, si attraggono reciprocamente e hanno la tendenza a restare attaccati l'uno all'altro è chiamato adesione, o, se interessa [...] γS, γL e γSL sono le energie libere superficiali rispettivamente del solido, del liquido e dell'interfaccia tra i due. L'energia di , e hanno verificato la loro teoria su giunti di gomme e di alluminio. I valori tipici di G0 variano tra 10 ...
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Cluster atomici e molecolari
Gianfranco Pacchioni
In chimica e in fisica con i termini di microaggregato o di cluster si indica un insieme di atomi o di molecole con proprietà particolari, intermedie [...] un icosaedro centrato (fig. 5).
Sono state formulate numerose teorie per dar conto di questo affascinante aspetto della chimica dei composti verso il valoredel lavoro di estrazione del metallo; in realtà la coincidenza fra i due valori si verifica ...
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Caos deterministico
Angelo Vulpiani
Il programma di formalizzazione matematica della realtà inaugurato con la pubblicazione, nel 1687, dei Principia Mathematica di Isaac Newton è un punto di riferimento [...] concettuale, il primo esempio di applicazione della moderna teoria dei sistemi dinamici caotici a fenomeni naturali. Non controllo è leggermente più grande di un valore critico rc, l'evoluzione del sistema è regolare per lunghi intervalli di tempo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Orso Mario Corbino
Giovanni Battimelli
Orso Mario Corbino è noto soprattutto per essere stato il direttore dell’Istituto di fisica di Roma nel periodo dei ‘ragazzi di via Panisperna’, e per avere favorito, [...] nei metalli, la teoria elettronica di Drude, ma non era del tutto risolto il dibattito tra le teorie ‘monistiche’, che invocavano doti eccezionali di Fermi e del suo gruppo, merito di Corbino fu non solo di avere compreso il valore di Fermi, ma anche ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Nicola Cabibbo
Giorgio Parisi
Nicola Cabibbo è stato uno dei maggiori e più brillanti fisici teorici del dopoguerra: negli anni Sessanta ha formulato una teoria delle interazioni deboli tra le particelle [...] e del muone, il che è il modo appropriato per dire che le correnti avevano la stessa intensità. Utilizzando un valore dell’angolo come effetto del successo di questa teoria. Successivamente Cabibbo riformulò la sua teoria nel quadro del modello a ...
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Self-organized criticality
Alessandro Vespignani
Il comportamento critico autoorganizzato (self-organized criticality) si riferisce alle proprietà di una classe di sistemi, spontaneamente attratti dalla [...] delle scale temporali del meccanismo di aggiunta-dissipazione di energia. Teorie di rinormalizzazione in spazio (a) la cella con il numero più basso viene aggiornata con un nuovo valore ri scelto a caso nell'intervallo [0,1] e lo stesso avviene per ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Ruggero Giuseppe Boscovich
Pasquale Tucci
Nato in Dalmazia da padre serbo, si formò e operò in Italia, dove fu tra i primi a promuovere la diffusione e la discussione critica del newtonianesimo. Nell’opera [...] Italia, morì a Milano il 13 febbraio 1787.
Una nuova teoria delle forze
Boscovich fu una personalità eclettica ed enciclopedica, in risultava tuttavia aperto il problema del suo effettivo valore numerico, vale a dire del rapporto tra il raggio ...
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numero
nùmero [Der. del lat. numerus] [LSF] Oltre che nei vari signif. propri della matematica, alcuni dei quali sono ricordati oltre, il termine è usato in varie discipline fisiche anche come sinon. [...] è un n. naturale; (c) non esiste un n. naturale del quale 0 sia il successore; (d) se x e y sono più piccolo dei n. perfetti; la teoria di essi presenta ancora dei problemi insoluti n. degli stati aventi il valore dato dall'argomento dell'operatore ...
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raggio
ràggio [Der. del lat. radius, in origine "bacchetta appuntita", poi "raggio luminoso" perché questo s'irradia rettilineamente da una sorgente raccolta, come il raggio della ruota che parte rettilineamente [...] uno schermo raccoglitore solo quelle la cui velocità ha un determinato valore, dipendente da ω, da φ e dalla distanza D fra del punto (in quanto le sue componenti danno, direttamente o indirettamente, le coordinate del punto); (b) nella teoria ...
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valore
valóre s. m. [dal lat. tardo (in glosse) valor -oris, der. di valere: v. valere]. – 1. Riferito a persona indica: a. Possesso di alte doti intellettuali e morali, o alto grado di capacità professionale: un uomo, una donna di v., di...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...