Neurone
Pietro Calissano
Il termine neurone venne coniato da W. Waldeyer-Hartz nel 1891, per indicare le cellule presenti nel sistema nervoso (v. cap. Cellule e tessuti, Tessuti, Tessuto nervoso). L'attività [...] raggiungere, in casi estremi, il valore di 500/s. La componente di natura elettrica del codice di comunicazione neuronale è basata analogo a quello usato nel linguaggio verbale. La teoria selettiva della formazione dei circuiti sostiene invece che il ...
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Adattamento
Rosadele Cicchetti e Per-Olof Åstrand
Il termine indica, in generale, il conformarsi a determinate condizioni e situazioni. In biologia sta a significare la relazione tra le strutture e [...] dell'evoluzione. Egli spiegò questo fenomeno con la teoria della selezione naturale, secondo cui ogni specie presenta media inferiori circa del 12%. Più importanti nel determinare il consumo massimale di ossigeno sono i valori della gettata sistolica ...
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Neuroscienze. Basi biologiche delle emozioni
Kevin S. LaBar
Joseph E. LeDoux
L'emozione rende la vita degna di essere vissuta e rappresenta uno degli stati mentali più caratteristici di Homo sapiens. [...] condizionato, che acquisisce così un valore predittivo. Per esempio, se a fatto in precedenza: è questo il caso, per esempio, del sentiero in mezzo al bosco lungo il quale abbiamo scorto è in linea con le teorie dell'elaborazione contestuale e ...
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Bulimia
Massimo Cuzzolaro
La bulimia, intesa come voracità smisurata, figura nelle letterature e nelle mitologie di tutte le epoche. Dalla medicina è stata considerata a lungo sintomo di varie malattie: [...] di casi di bulimia fra le donne giovani con valori di prevalenza anche del 20%, un caso ogni cinque ragazze.
Negli anni nervosa. Non è ancora possibile, però, costruire una teoria sintetica che spieghi i meccanismi eziopatogenetici e che, in ...
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DE GIOVANNI, Achille
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Sabbioneta (Mantova) il 28 sett. 1838 da Mario, medico condotto e possidente, prematuramente scomparso, e Rosina Traversi. Adolescente, sentì il richiamo [...] du moral de l'homme del Cabanis e la Philosophie zoologique del Lamarck, apparsi in Francia da L. Concato, un internista di valore forgiatosi alla scuola medica viennese. Il soggiorno dalla conoscenza delle teorie filosofiche sulle funzioni delle ...
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Erboristeria
Paola Lanzara e Gabriela Mazzanti
Il termine erboristeria, traduzione del francese herboristerie, a sua volta derivato del latino herbula, "erbetta", indica la raccolta delle piante, spontanee [...] dalla verifica sperimentale. Per comprendere appieno il valore di questa istituzione, bisogna sottolinearne due aspetti: la magia e la negromazia. Tra le sue teorie più controverse vi è quella 'del segno', secondo la quale un buon medico, per ...
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Estasi
Marco Margnelli e Enrico Comba
L'estasi (dal greco ἔκστασις, "stato di stupore della mente", da ἐξίστημι, "uscire di sé") è una forma particolare di esperienza psicologica, il cui nucleo centrale [...] suo senso etimologico più ampio, con il valore di uscita da sé, perdita della coscienza, si avvicinano anche le teorie di tipo psicoanalitico, le protesta e di contestazione dell'ordine sociale e del sistema di potere. Anche in questo caso, ...
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CORTI, Alfonso
Mirko D. Grmek
Nacque a Gambarana in Lomellina (allora provincia del Regno sardo, ora prov. di Pavia) il 15 giugno 1822, primogenito di Gaspare marchese di Santo Stefano Belbo e da Beatrice [...] sulle idee espresse nelle note della monografia del C. sarà fondata la teoria di Helmholtz che spiega la funzione dell' . Gerlach (1858). Un altro merito particolare del C., non apprezzato nel suo giusto valore e la cui portata si è rivelata solo ...
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Angoscia
Adolfo Pazzagli; Gianni Carchia
L'etimo di angoscia si lega al verbo latino angere, "stringere". Il termine indica uno stato emotivo di tono spiacevole, oppressivo, provocato da cause non definite [...] esistono tre posizioni: a) i due termini hanno un valore equivalente, intercambiabile; b) la parola 'angoscia' si Le due teorie o 'ottiche' freudiane
La definizione del concetto di angoscia non può prescindere dall'uso che Freud fece del termine Angst ...
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Anatomia
P. M. Jones
La conoscenza della struttura interna del corpo umano non ebbe influenza sui modi in cui la figura dell'uomo era rappresentata nel Medioevo. Se anche avessero avuto accesso ai trattati [...] certo valore didattico. Con l'importanza data all''azione' e alla 'funzione' piuttosto che alla topografia del corpo (Oxford, Bodl. Lib., Digby 77, c. 7r). Secondo le teorie medievali l'occhio è composto da tuniche e umori, che sono semicircolari e ...
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valore
valóre s. m. [dal lat. tardo (in glosse) valor -oris, der. di valere: v. valere]. – 1. Riferito a persona indica: a. Possesso di alte doti intellettuali e morali, o alto grado di capacità professionale: un uomo, una donna di v., di...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...