Filosofo neoplatonico greco (sec. 5º d. C.); scolaro di Plutarco d'Atene, gli successe nello scolarcato (431-32) ed ebbe come discepolo Proclo. Continuò l'opera del maestro aprendo la sua concezione all'influsso [...] dell'allegorismo e della teosofia orientale e utilizzando la teologia orfica e caldaica. Dalle moltissime opere a lui attribuite, restano un commentario ad alcuni libri della Metafisica di Aristotele e un commentario a Ermogene. ...
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Teologo (Göppingen 1702 - Murrhardt 1782). Seguace di J. A. Bengel, J. Böhme, E. Swedenborg, applicò all'esegesi biblica principî teosofici, traendone una visione del mondo e dell'uomo in cui si intrecciano [...] temi fisici, mistici, pneumatici. Per la sua teosofia, per la sua concezione teologica della storia e in particolare per la decisa polemica contro la teologia intellettualistica e razionalistica, Oe. ebbe notevole influenza sulla spiritualità ...
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Bozzetti, Giuseppe
Filosofo italiano (Borgoratto, Alessandria, 1878 - Roma 1956). Generale dell’ordine dei rosminiani (dal 1935), le sue riflessioni si muovono nell’ambito del pensiero di Rosmini (Il [...] concetto di sostanza, 1908; Rosmini nell’aspetto estetico e letterario, 1909; Antonio Rosmini nell’Ultima critica di Ausonio Franchi, 1917; Gli sviluppi del pensiero rosminiano nella Teosofia, 1940; Ricostruzione metafisica, 1949). ...
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Filosofo italiano (Borgoratto, Alessandria, 1878 - Roma 1956), fratello di Francesco. Generale dell'ordine dei rosminiani (dal 1935), il suo pensiero si muove nell'ambito del pensiero di A. Rosmini (Il [...] concetto di sostanza, 1908; A. Rosmini nell'aspetto estetico e letterario, 1909; Rosmini nell'"Ultima critica" di A. Franchi, 1917; Gli sviluppi del pensiero rosminiano nella "Teosofia", 1940; Ricostruzione metafisica, 1949). ...
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STEINER, Rudolf
Guido Calogero
Nato a Kraljevic (Ungheria) il 27 febbraio 1861, morto a Dornach (presso Basilea) il 30 marzo 1925, fu il fondatore della cosiddetta antroposofia (v.). Dopo avere studiato [...] Besant, che era a capo di tale società, fondò la Società antroposofica, diretta a sostenere quella divergente concezione della teosofia che lo St. propugnava sotto il nome, appunto, di antroposofia. Sede di quest'ultima società e dell'insegnamento ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Diego Davide
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il Novecento è stato un secolo di grande avanzamento della scienza, della vittoria della [...] quella relativistica, si è concluso con l’implosione dell’Impero sovietico. Ma è anche iniziato con l’espansione della teosofia e con la rinascita dell’astrologia, per concludersi col sincretismo esotericizzante della new age.
Il rapporto con l’arte ...
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Medico, filosofo e astrologo tedesco (Colonia 1486 - Grenoble o Lione 1535). Ebbe vita agitata e avventurosa: più volte in Francia e in Spagna, insegnò (1515) nell'univ. di Pavia; per le sue dottrine magiche [...] (1510), che è una difesa della magia considerata come scienza suprema (opera costruita su una specie di teosofia neoplatonico-cristiana) e De incertitudine et vanitate scientiarum (1527), critica violenta di tutte le scienze contemporanee. ...
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Poeta irlandese (Lurgan 1867 - Bournemouth 1935). Conobbe W. B. Yeats a Dublino, dove si era recato nel 1880 per studiare pittura, e gli rimase amico per tutta la vita. Fu attivo partecipe del movimento [...] al misticismo sin dall'infanzia, esperienza determinante della sua vita fu, nel 1887, la scoperta della teosofia e l'iscrizione alla Società teosofica. Nelle sue poesie si riflette tale tendenza mistica e un romantico amore per la natura. Dal 1906 ...
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AGABITI, Augusto
Francesco Corvino
Nato a Pesaro, da Francesco, il 7 genn. 1879, visse a Roma, ove nei primi anni del '900 fu a capo del più cospicuo gruppo di teosofi italiani, insieme con Decio e [...] 1915-1917, Napoli 1919.
Bibl.: Per le necrologie, oltre Il Messaggero, Roma, 8 ott. 1918, si veda V. Raschi, in Ultra, rivista teosofica di Roma, XII (1918), n. 5, pp. 1-7, poi ristampato in opuscolo a Vicenza nel 1927; v. anche Encicl. Ital., XXXIII ...
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Filosofo (Rovereto 1797 - Stresa 1855). Patriota e liberale, fu inviato (1848) dal governo piemontese presso papa Pio IX. La sua ricerca filosofica prende le mosse da un'impostazione gnoseologica kantiana [...] (1848); Psicologia (2 voll., 1846-50). Opere postume: Del principio supremo della metodica (1857); Aristotele esposto ed esaminato (1857); Teosofia (5 voll., 1859-74); Della missione a Roma di A. R. negli anni 1848-49 (1881); L'introduzione del ...
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teosofia
teoṡofìa s. f. [dal gr. tardo ϑεοσοϕία, comp. di ϑεο- «teo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Conoscenza delle realtà divine, ottenute per rivelazione della divinità stessa. Il termine, che con questa accezione appartiene alla tradizione...
teosofico
teoṡòfico agg. [der. di teosofia] (pl. m. -ci). – Della teosofia: le dottrine t. del 17° secolo. Società t. (v. teosofia, n. 2), fondata a New York nel 1875 per la diffusione della teosofia, e trasferitasi dal 1879 in India, con...