teosofia In origine, saggezza o scienza concernente Dio o le cose divine; con questo significato il termine appartiene alla tradizione neoplatonica e allo Pseudo-Dionigi. Ripreso da questa tradizione, [...] il ritorno all’Uno, ma il suo graduale perfezionamento richiede un gran numero di esistenze regolate dalla legge del karma. La Società teosofica si trasferì in India nel 1879, e si costituì (1905) in ente sociale nel Madras. La sua attività ebbe un ...
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Filosofo (Naundorf, presso Grossenhain, 1533 - Zschopau, nell'Erzgebirge, 1588). Pastore protestante a Zschopau, condusse vita ritirata, sottoscrivendo le varie formule confessionali nonostante la sua [...] avversione alla concezione luterana della salvezza per fede. La sua "teosofia" fu nota solo a pochi iniziati, giacché le sue opere furono pubblicate postume, a partire dal 1609. W. appartiene a quella corrente della mistica tedesca che risale a ...
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Filosofo neoplatonico greco (sec. 5º d. C.); scolaro di Plutarco d'Atene, gli successe nello scolarcato (431-32) ed ebbe come discepolo Proclo. Continuò l'opera del maestro aprendo la sua concezione all'influsso [...] dell'allegorismo e della teosofia orientale e utilizzando la teologia orfica e caldaica. Dalle moltissime opere a lui attribuite, restano un commentario ad alcuni libri della Metafisica di Aristotele e un commentario a Ermogene. ...
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Filosofo italiano (Borgoratto, Alessandria, 1878 - Roma 1956), fratello di Francesco. Generale dell'ordine dei rosminiani (dal 1935), il suo pensiero si muove nell'ambito del pensiero di A. Rosmini (Il [...] concetto di sostanza, 1908; A. Rosmini nell'aspetto estetico e letterario, 1909; Rosmini nell'"Ultima critica" di A. Franchi, 1917; Gli sviluppi del pensiero rosminiano nella "Teosofia", 1940; Ricostruzione metafisica, 1949). ...
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Medico, filosofo e astrologo tedesco (Colonia 1486 - Grenoble o Lione 1535). Ebbe vita agitata e avventurosa: più volte in Francia e in Spagna, insegnò (1515) nell'univ. di Pavia; per le sue dottrine magiche [...] (1510), che è una difesa della magia considerata come scienza suprema (opera costruita su una specie di teosofia neoplatonico-cristiana) e De incertitudine et vanitate scientiarum (1527), critica violenta di tutte le scienze contemporanee. ...
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Filosofo (Rovereto 1797 - Stresa 1855). Patriota e liberale, fu inviato (1848) dal governo piemontese presso papa Pio IX. La sua ricerca filosofica prende le mosse da un'impostazione gnoseologica kantiana [...] (1848); Psicologia (2 voll., 1846-50). Opere postume: Del principio supremo della metodica (1857); Aristotele esposto ed esaminato (1857); Teosofia (5 voll., 1859-74); Della missione a Roma di A. R. negli anni 1848-49 (1881); L'introduzione del ...
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CARAMELLA, Santino
Silvano Scalabrella
Nato a Genova il 22 giugno 1902 da Eleucadio e da Francesca Delfò, segui gli studi classici nella città natale. Ancora liceale, nel maggio del 1919, cominciò a [...] conseguendo nel 1936 l'ordinariato.
Furono questi anni di studio intenso. Pur nel crocianesimo di base, si intravvede in Religione, teosofia, filosofia (Messina 1931) e in Senso comune. Teoria e pratica (Bari 1933) lo sforzo di plasmare un proprio e ...
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(XV, p. 354; App. IV, I, p. 796)
Filosofie orientali in Occidente. − Un'analisi della fortuna delle f. e delle religioni orientali nel dopoguerra in Occidente (Europa e Stati Uniti) non può prescindere [...] , che svolgevano la loro opera di proselitismo innestando il loro insegnamento su di un terreno che le fortune della teosofia in USA avevano reso sensibile ai misteri dell'Oriente e alla sua sapienza nascosta, anche perché tutta una tradizione ...
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BOZZETTI, Giuseppe
Virgina Cappelletti
Nacque a Borgoratto (Alessandria) il 19 sett. 1878 da Romeo, prima garibaldino poi ufficiale dell'esercito regolare, e da Edvige Gianani. Il B. compì gli studi [...] , ibid. 1939; Lineamenti di pietà rosminiana, ibid. 1940), pubblicò nel 1940 a Milano gli Sviluppi del pensiero rosminiano nella "Teosofia"(Opere, III, pp. 2795-2843).
In questo saggio il B. affrontava il problema dell'"ente nella sua totalità". Per ...
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JAJA, Donato
Piergiorgio Donatelli
Nacque a Conversano, presso Bari, il 16 giugno 1839 da Florenzo e da Elisabetta Pinto. Cominciò gli studi al seminario in vista di una futura carriera ecclesiastica, [...] 'essere di A. Rosmini (ibid. 1878; nuova ed., a cura di P.P. Ottonello, Stresa 1999). Qui egli critica il Rosmini della Teosofia in quanto non dà spazio né illustra la centralità della mente nel suo rapporto con l'essere, mentre questo va visto alla ...
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teosofia
teoṡofìa s. f. [dal gr. tardo ϑεοσοϕία, comp. di ϑεο- «teo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Conoscenza delle realtà divine, ottenute per rivelazione della divinità stessa. Il termine, che con questa accezione appartiene alla tradizione...
teosofico
teoṡòfico agg. [der. di teosofia] (pl. m. -ci). – Della teosofia: le dottrine t. del 17° secolo. Società t. (v. teosofia, n. 2), fondata a New York nel 1875 per la diffusione della teosofia, e trasferitasi dal 1879 in India, con...