Grammatico latino (prima metà sec. 2º d. C.). Scrisse: una Ars grammatica; uno scritto polemico De Caeselli erroribus contro il grammatico suo contemporaneo Cesellio Vindice; un trattatello De orthographia, giunto a noi, diviso in quattro parti, con esempî e critiche a opinioni di altri; e un commento a Orazio ...
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Grammatico latino dell'età di Adriano, contemporaneo di TerenzioScauro e Sulpicio Apollinare che ne criticarono l'opera. Si occupò della lingua antica; della sua opera (Stromateus o Lectiones antiquae), [...] si fecero ben presto estratti in parte conservati da Cassiodoro nel suo De orthographia ...
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Poeta latino (Venosa 65 a. C. - Roma 8 a. C.). Nacque da padre libertinus, come egli stesso dice, e fu educato a Roma, dove ebbe come primo maestro Orbilio; compiuti i vent'anni si recò ad Atene, a completare [...] modello di classicità, O. F. fu nuovamente edito da Valerio Probo (seconda metà del sec. 1° d. C.), commentato da TerenzioScauro (fine sec. 2°) e da Elenio Acrone (sec. 2°-3°). Questi commenti, perduti, sono passati in quello di Porfirione (sec ...
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GRAMMATICA (γραμματική, grammatica)
Gino FUNAIOLI
Alfredo SCHIAFFINI
Antichità classica. - Fino al Medioevo grammatica non significò strettamente quella disciplina che noi così chiamiamo; all'idea [...] del discorso entrano per opera sua nella grammatica romana. Dopo Palemone per ampiezza e importanza di trattazione sono da ricordare TerenzioScauro e Arrunzio Celso (sec. II d. C.); nel sec. III l'Ars grammatica più alta si allarga ad abbracciare la ...
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. Grammatico romano, forse però non di nascita, a quanto sembra indicare il suo nome e quello insieme dello sconosciuto Atanasio a cui la sua Ars è diretta. Appartiene certamente alla seconda metà del [...] dotte esposizioni, massime sulla lingua degli scrittori antichi, e cose in genere risalenti alle fonti migliori, quale certamente TerenzioScauro per il libro II (Tolkiehn, Cominianus, Lipsia 1910, p. 161 segg.), e forse Flavio Capro, e anche Valerio ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] del 19 maggio del 218 d.C., dal Carmen Saliare, conservato, frammentariamente, dai grammatici tardi (Varrone Reatino, TerenzioScauro e Festo), dalle Leges regiae e dalle Leges XII Tabularum, tramandate frammentariamente da Cicerone, Plinio, e da ...
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VIRGILIO
Augusto ROSTAGNI
Salvatore BATTAGLIA
. Publio Virgilio Marone (Publius Vergilius Maro) fu, per il senso sublime dell'arte e per l'influenza che esercitò nei secoli, il massimo poeta di Roma; [...] e specialmente esegetico si sviluppò moltissimo nel sec. II, per merito di commentatori, come Emilio Aspro, Velio Longo, TerenzioScauro (per non dire di Svetonio, che compose la biografia del poeta, a noi conservata). L'Eneide rimase il poema ...
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PORFIRIONE, Pomponio (Pomponius Porphyrio)
Gino FUNAIOLI
Interprete oraziano, appartenente certo al principio del sec. III d. C. Rappresenta per noi la maniera di esporre Orazio nella scuola di quel [...] -grammaticale; innanzi, un cenno biografico. Di dottrina recondita non c'è molto, sebbene non si trascurino fonti erudite quali TerenzioScauro, Svetonio, Elenio Acrone: si mira alle esigenze dei giovani. Ma non è che P. ci sia giunto nella sua ...
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SONCINO, Gerolamo
Paolo Pellegrini
– Gershom ben Mosheh Soncino (nelle edizioni a stampa si firmava Hieronymus ‘Gerolamo’ Soncinus) nacque a Soncino da Mosheh ben Israel Natan intorno al 1460. Sia la [...] Ricca, I motivi dell’itineranza degli stampatori ebrei in Italia, in Paratesto, X (2013), pp. 101-105; M. Sparagna, L’edizione sonciniana di TerenzioScauro, dello Ps.-Capro e di Agrecio del 1511, in Res Publica Litterarum, XXXVI (2013), pp. 120-152. ...
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Scrittore e oratore latino (Arpino 3 genn. 106 a. C. - Formia 7 dic. 43 a. C.). Nato da agiata famiglia equestre, ebbe a Roma maestri di diritto i due Scevola, l'augure e il pontefice, di filosofia l'accademico [...] aggiungevano quelle familiari: nel 47 il divorzio da Terenzia, nel 45 la morte della figlia Tullia, e , 56; 37. In L. Pisonem, 55; 38. Pro Cn. Plancio, 54; 39. Pro Aemilio Scauro, 54; 40. Pro C. Rabirio Postumo, 54; 41. Pro T. Annio Milone, 52; 42. ...
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