GIACOMELLI, Michelangelo
Laura Asor Rosa
, Figlio di Sebastiano e di Camilla Jacopetti, nacque a Pistoia l'11 sett. 1695. Fin da piccolo fu instradato nello studio dei classici latini e greci dallo [...] domestico; nel 1739 ottenne un beneficio nella basilica vaticana. A questo periodo risalgono i prologhi ad alcune commedie di Terenzio e di Plauto rappresentate da una società di letterati (Prologi in comoedias Terentii et Plauti, Roma 1738; una ...
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GUARINI, Alfonso
Monica Cerroni
Nacque a Ferrara intorno al 1487 da Battista, figlio del celebre umanista Guarino. Ebbe sei sorelle e due fratelli; il fratello maggiore Alessandro fu segretario nella [...] tra rigoglio dell'intreccio e riflessione sul significato nascosto nelle azioni umane, che ricorda movenze del teatro di Terenzio, anche se la commedia d'ambiente si apre a esiti novellistici tipicamente cinquecenteschi. Dai prologhi affiora la ...
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AVERSA, Tommaso
Anna Migliori
Nato a Mistretta (Messina) nel 1623, Compì gli studi letterari a Palermo, dove trascorse buona parte della sua vita, legato da amicizia con alcuni personaggi fra i più [...] e maturo di conferire piena dignità letteraria agli elementi popolari della farsa; e i contemporanei salutarono l'A. Terenzio d'Italia e Plauto di Sicilia.
Minore interesse riservano le altre commedie: Gli Avventurosi Intrichi (1637), Il Giorno ...
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CLIPEATE, Immagini
G. Becatti
Sono i ritratti entro un clipeo, a cui lo scudo serve cioè da cornice, sia in pittura, sia in scultura. È un genere di ritratto che sorge originariamente in Grecia come [...] cosiddetto Menandro-Virgilio, ecc., in Roma si usarono i. c. anche per i poeti, come dimostra l'i. c. di Terenzio, dipinta e incorniciata, riprodotta nella miniatura di Alderico nel codice vaticano del IX sec., ispirata certamente a un tipo antico ...
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BRACCIFORTI, Ferdinando
Gino Cerrito
Nato a Fermo il 15 nov. 1827 dal conte Vincenzo e da Giulia Cioccolanti, compì i primi studi nel collegio dei barnabiti di Parma e divenne poi paggio alla corte [...] dai collaboratori del periodico, fra i quali figuravano Giuseppe Garibaldi, Aurelio Saffi, Ausonio Franchi, Aristide Gabelli, Terenzio Mamiani, Giulia Caracciolo. Con costoro, e quale corrispondente della Lega internazionale per la pace e per la ...
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CUSCINA, Alfredo
Valerio Vallini
Nacque a Messina il 30 nov. 1881 da Giuseppe e da Angela Abate. Allievo di G. Zuelli al conservatorio di Palermo, ove si diplomò in composizione nel 1904, già nel 1908 [...] , Diz. univ. delle opere melodrammatiche, I, Firenze 1954, p. 285; F. Abbiati, Storia della musica, III, Milano 1967, p. 484; V. Terenzio, La musica ital. nell'Ottocento, II, Milano 1976, p. 687; Storia dell'opera, III, 2, Torino 1977, p. 283; A. De ...
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Poeta (Reggio nell'Emilia 1474 - Ferrara 1533), figlio di Niccolò e Daria Malaguzzi Valeri. È il maggiore poeta italiano dell'epica cavalleresca. Nel 1516 uscì la prima edizione dell'Orlando furioso, poema [...] La Scolastica) non presentano eccezionali pregi letterari ma sono ben altro che una pedissequa imitazione di Plauto e di Terenzio, da cui non sono ripresi, in fondo, che i puri schemi formali; minore importanza hanno le poesie latine (oltre ...
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SENARIO
Giorgio PASQUALI
Mario PELAEZ
. Il senario è il trimetro dei Greci, quale lo adattò genialmente all'indole della lingua latina e al senso ritmico dei Romani Livio Andronico. Ch'egli abbia [...] bonam fidem): qui le due parole erano comprese sotto un unico accento. Altra eccezione apparente fanno fini di verso come Terenzio: rŏgāre ŭtī (Heaut., 304), perché la sinalefe oscura il confine tra le due parole. Formazione giambica del quinto piede ...
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. Voce d'origine semitica indicante diversi istituti giuridici; cioè: a) quel che si dà a garanzia di un'obbligazione, e che, in caso di mancata esecuzione, è perduto a favore dell'altra parte o rispettivamente [...] in diritto greco; gli accenni in proposito che si trovano presso autori non giuridici (specialmente nelle commedie di Plauto e di Terenzio e in Varrone, De lingua latina, V, 175), non testimoniano senz'altro un simile uso in Roma, e possono spiegarsi ...
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COPIA
H.L. Kessler
La c. fu il principale mezzo a disposizione del Medioevo per portare nell'arte del momento elementi che erano molto lontani o che rischiavano di perdersi, oggetti distanti, opere [...] per la comprensione del testo.Anche manoscritti di carattere inusuale, per es. testi classici come le commedie di Terenzio o testi tardoantichi riccamente illustrati, vennero spesso copiati. In definitiva, in modo implicito o esplicito, si riteneva ...
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terenziano
agg. [dal lat. Terentianus]. – Appartenente o relativo al commediografo latino (2° sec. a. C.) Publio Terenzio Afro, autore di sei commedie, nelle quali ebbe a modello soprattutto il greco Menandro: la limpida e sorvegliata semplicità...
reatino
agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Reatinus, der. di Reate, nome lat. di Rieti]. – Di Rièti, città e provincia del Lazio: il territorio r., e come s. m. il Reatino; la popolazione r., e come sost., abitante, cittadino, oriundo di Rieti:...