CONTI, Francesco Bartolomeo
Raoul Meloncelli
Nacque a Firenze il 20 genn. 1682 e presumibilmente compì gli studi musicali nella sua città divenendo rapidamente un valente suonatore di tiorba; la sua [...] ; tuttavia non esistono testimomanze sicure sull'attribuzione di questo lavoro che, su libretto di S. Stampiglia, fu rappresentato al teatro di corte di Vienna nel febbraio 1714 e replicato poi al teatro di corte di Bresiavia nel 1726 e al teatro de ...
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PAVESI, Stefano
Maria Chiara Bertieri
PAVESI, Stefano. – Nacque a Casaletto Vaprio (vicino a Crema, all’epoca Repubblica di Venezia) il 22 gennaio 1779, secondogenito di Giambattista e di Rosa Bonizzoli.
Svolse [...] liberato in territorio francese. Con pochi danari e in terra straniera, secondo Sanseverino (1851, pp. 14 s.), Giuseppe Foppa, fu un’occasione propizia: Foppa gli propose dilavorare assieme per il teatro di S. Benedetto. Nacque così la farsa in un ...
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CALLIDO, Gaetano (Antonio)
Oscar Mischiati
Nacque ad Este (Padova) il 14 genn. 1727 da Agostino e Veneranda Tagliapietra. Non si sa da chi abbia appreso i primi elementi dell'arte organaria: giunse a [...] . La presenza di Agostino ètestimoniata infatti fin dal 1779, durante i lavoridi posa in opera dell'organo di S. Giorgio Si andò formando così quel tipo di organo eclettico che sarà rappresentato dai Bazzani in terra veneta, da Sebastiano Vici nelle ...
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ILLICA, Luigi
Johannes Streicher
Nacque il 9 maggio 1857 a Castell'Arquato, presso Piacenza, dal notaio Diogene (1816-92) e da Geltrude Zappieri. Dopo studi irregolari al ginnasio di Piacenza e in un [...] su documenti storici anziché su un preesistente lavoro letterario (prima assoluta alla Scala di Milano il 28 marzo 1896). In coppia fervida immaginazione come dalla tranquilla campagna della sua terra d'origine. Alle molte tensioni presenti nel mondo ...
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CAVAZZONI, Girolamo (Girolamo da Urbino, Girolamo da Bologna)
Oscar Mischiati
Figlio di Marc'Antonio, fu attivo dal 1540 al 1577 come organista e compositore: non si sa con esattezza dove e quando sia [...] duca della buona riuscita del lavoro dell'Antegnati e lo pregava di anticipargli 40 scudi ch'egli doveva Fonti e Bibl.: Arch. di Stato di Mantova, Arch. Gonzaga, b. 2573: 2 lettere del C.; Arch. di Stato di Venezia, Senato, Terra, registro 32, c. 84v ...
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CAVALIERI, Lina (Natalina)
Raoul Meloncelli
Nata a Viterbo, il 25 dic. 1874 da Florindo, marchigiano di umili origini (assistente architetto secondo quanto riferito dalla stessa C. nel suo libro di memorie) [...] violette, poi a soli tredici anni lavorò come piegatrice di giornali alla Tribuna di Roma. Trasferitasi con la famiglia in definita da Gabriele D'Annunzio "la massima testimonianza di Venere in terra"; tuttavia depone a favore delle sue doti vocali, ...
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FRESCOBALDI, Girolamo
Oscar Mischiati
Nacque a Ferrara ai primi di settembre (fu battezzato il 13) del 1583 da Filippo e Lucrezia. La famiglia era di buona condizione: il padre acquistava infatti l'11 [...] venir meno di prospettive dilavoro e di incentivo; restava l'alternativa di porsi al servizio di nuovi padroni quali emergevano Pieter Cornet e Peter Philips). Di certo, durante l'anno scarso del suo soggiorno in terra fiamminga, il F. ultimò per la ...
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CASACCIA
Alessandra Ascarelli
Famiglia di cantanti i cui membri, da ricordare tra i più esimi interpreti dell'opera buffa napoletana, si succedettero per quasi un secolo e mezzo sulle scene partenopee. [...] . Da questa data sembrerebbe iniziare il declino di Giuseppe che lavorò ancora ai Fiorentini fino al 1779, interpretando ancora come conferma Stendhal, il dialetto della sua terradi difficile comprensione al di fuori del Regno; per quanto riguarda ...
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LULIER, Giovanni Lorenzo (Giovanni o Giovannino del Violone)
Arnaldo Morelli
Nacque a Roma intorno al 1660 da famiglia di probabile origine spagnola.
Secondo Pitoni, il L. "fu scolare di contrapunto [...] ); In questo della terra ermo confine (S. Francesco Xaverio moribondo vicino a Goa, 1685), per soprano e basso continuo (cfr. Montalto, p. 505).
Proprio in quegli anni, alla corte di Pamphili, si consolidò lo stretto rapporto dilavoro fra il L. e ...
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PACCAGNINI, Angelo
Laura Zattra
PACCAGNINI, Angelo. – Nacque a Castano Primo (Milano) il 17 ottobre 1930, da Filippo, calzolaio e poi operaio, e da Rosa Marzorati, filandiera e casalinga, ultimo di [...] quelle citate, per il teatro si ricordano: Il sale della terra, per coro, coro recitante e suoni elettronici (1969); La Le partiture manoscritte, le partiture edite e gli schizzi dilavoro, le bobine, le digitalizzazioni dei nastri (effettuate ...
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Terra dei fuochi
(terra dei fuochi) loc. s.le f. Vasta area in origine rurale, ma ormai diffusamente urbanizzata, compresa tra Napoli e Caserta, caratterizzata dalla frequente presenza di falò appiccati dai clan camorristici ai cumuli di rifiuti...
lavoro
lavóro s. m. [der. di lavorare]. – 1. a. In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia (umana, animale, meccanica) volta a un fine determinato: il l. dell’uomo, dei buoi, di un cavallo, di una macchina, del computer; l. muscolare,...