BORRI, Francesco Giuseppe
Salvatore Rotta
Nacque a Milano il 4 maggio 1627 da Branda e da Savina Morosini, che morì nel 1630 poco dopo aver dato alla luce il secondogenito, Cesare.
I Borri vantavano [...] Orsini, duca di Bracciano.
Per interessamento forse di qualcuno dei suoi amici romani il B. trovò lavoro in una che il primo passo: l'obiettivo finale era la riduzione di tutta la terra sotto il segno del Cristo. Sapeva ormai vicinissimo - così ...
Leggi Tutto
DEGOLA, Eustachio
Marina Caffiero
Nacque a Genova, in una famiglia agiata della borghesia mercantile, il 20 sett. 1761, da Giovanni Pietro. Mancano notizie dell'infanzia e dell'adolescenza: le prime [...] e con il quale sarebbe iniziata una era di "abondance de la justice" sulla terra. Infine, il 5 giugno 1808, a Genova Agier cui del resto l'opera era indirizzata.
In questo lavoro, composto di tre lettere e posto all'Indice con decreto del 22 dic ...
Leggi Tutto
Sacerdoti
Enzo Pace
Definizione
In termini molto generali i sacerdoti costituiscono un gruppo di persone specializzate nel trattare la sfera del sacro. È la destinazione sociale delle cose sacre, infatti, [...] terra, soprattutto con le vittorie riportate sui nemici. Mettere a morte il re nemico costituiva un rito sacrificale di altre organizzazioni religiose, in Trattato di sociologia del lavoro e dell'organizzazione. Le tipologie, a cura di D. De Masi e A ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Cesare Baronio
Vincenzo Lavenia
«Formidabile […] autore di un’opera che è presente in tutte o quasi tutte le […] biblioteche» (Cantimori 1975, p. 272), campione di una ricostruzione del passato priva [...] In margine a quel lavoro stilò anche la vita di Ambrogio (edita nel 1587) e di Gregorio di Nazianze (apparsa nel 1680 , dopo anni di discussioni, nel 1610 la Corona ordinò di impedire la circolazione dell’XI volume nelle terre soggette a Madrid ...
Leggi Tutto
Shintoismo
Silvio Vita
Introduzione
Il termine 'shintoismo' è stato diffuso nel secolo scorso dai primi interpreti moderni della cultura giapponese che lo utilizzarono per indicare il complesso delle [...] scandiscono i momenti di trapasso stagionale: la richiesta di messi abbondanti all'inizio dell'anno, il lavoro dei campi in primavera . Prima tra tutti, nel 1872, la confisca delle terredi cui erano proprietari, tranne il terreno posto all'interno ...
Leggi Tutto
CLUNIACENSI
F. Gandolfo
Benedettini riformati facenti capo all'abbazia borgognona di Cluny (v.). Lo stretto legame mantenuto dalle varie fondazioni con la casa madre fu un fatto nuovo nella cultura [...] , la liturgia divenne il fattore preminente nella vita dei C.: rispetto all'ideale benedettino di una frugale operosità, si cercò di liberare il monaco dal lavoro manuale, perché potesse dedicare il suo tempo e le sue energie alla preghiera, rendendo ...
Leggi Tutto
CALCAGNINI, Celio
Valerio Marchetti
Nato a Ferrara il 17 sett. 1479 da una facoltosa famiglia dell'aristocrazia di servizio presso la corte estense, era figlio naturale del protonotario apostolico Calcagnino [...] alcuni pareri giuridici sul divorzio di Enrico VIII. Il C. si pose al lavoro, mettendosi dalla parte del re sia perché la sfericità ed il peso della Terra non possono che costringerla a ruotare. Il moto di rotazione, costante ed uguale, trae con sé ...
Leggi Tutto
BARBARO, Daniele Matteo Alvise
Giuseppe Alberigo
Figlio di Francesco e di Elena di Alvise Pisani, nacque a Venezia l'8 febbr. 1514 (Archivio di Stato di Venezia, Libro d'oro - nascite, Index).
La famiglia, [...] B. o fosse partito già con l'intenzione di fare questo lavoro sul Breviloquium, o addirittura avesse scritto le lettere concessi al B. stesso altri benefici in terra veneziana per un reddito, di almeno 1000 ducati.
Tutta la carriera ecclesiastica ...
Leggi Tutto
URBANO IV
Simonetta Cerrini
Jacques nacque a Troyes alla fine del XII secolo - forse nel 1185 - da Pantaléon di Courpalay (nome della casa di famiglia secondo alcuni, nome di famiglia secondo altri). [...] a lui al lavoro in bottega la moglie e il figlio. Non era quindi nobile, ma probabilmente era di agiata condizione. O nel maggio 1264, ma U. morì prima dell'arrivo di Carlo in Italia. La questione della Terra Santa fu presente a U. fin dal tempo del ...
Leggi Tutto
La predicazione è stata lo strumento di comunicazione di massa che più a lungo e capillarmente ha operato in Europa e in Italia, importante sia come veicolo di conoscenza religiosa e orientamento morale, [...] e argomentativa c’era invece un lavoro sul linguaggio che ne implicava la di pesci, abbondante di coralli, errario di gioie, nutrimento diterre, radice di metalli, fonte di rugiade, albergo di fiumi, congiunzione di stranieri, antemurale di ...
Leggi Tutto
Terra dei fuochi
(terra dei fuochi) loc. s.le f. Vasta area in origine rurale, ma ormai diffusamente urbanizzata, compresa tra Napoli e Caserta, caratterizzata dalla frequente presenza di falò appiccati dai clan camorristici ai cumuli di rifiuti...
lavoro
lavóro s. m. [der. di lavorare]. – 1. a. In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia (umana, animale, meccanica) volta a un fine determinato: il l. dell’uomo, dei buoi, di un cavallo, di una macchina, del computer; l. muscolare,...