CARACCIO, Antonio
Salvatore Nigro
Nacque nel mese di luglio del 1630 a Nardò (Terra d'Otranto) da Niccolò dei baroni di Corano e dalla verseggiatrice Caterina Scorna.
A quattordici anni, con ingenuo [...] vanto di precocità sul Tasso, scrisse in ottave il poemetto Le lagrime d'Alcione, andato perduto. Il padre non incoraggiò le aspirazioni letterarie del C., nonostante si dilettasse anch'egli di qualche ...
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CERASOLO, Enrico (Henricus dictus Cerasolus)
Norbert Kamp
Apparteneva a una famiglia di feudatari della Terra d'Otranto, imparentata con i conti di Acerra della famiglia degli Aquino. Un "Robbertus de [...] dopo la sua nomina il C. abbia continuato a vivere in esilio, interrotto forse soltanto nel 1255, quando la sua terra d'origine, e in particolare le città di Otranto, Brindisi e Monopoli, si ribellarono alla dominazione sveva passando dalla parte ...
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PISANELLI, Giuseppe
Stefano Tabacchi
PISANELLI, Giuseppe. – Nacque a Tricase, nell’allora provincia di Terra d’Otranto (Lecce, Taranto, Mesagne), il 29 dicembre 1812 da Michelangelo e da Angela Mellone.
Perso [...] il padre in giovane età, studiò inizialmente nel seminario di Ugento e poi nel collegio gesuitico di S. Giuseppe di Lecce. Dopo che la madre ebbe sposato in seconde nozze il magistrato Vito Ghiga, si trasferì ...
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Geografo e poligrafo (Stadthagen 1724 - Berlino 1793); è autore d'una vasta descrizione della Terra a carattere statistico-geografico che segna un progresso sulle cosmografie precedenti (Neue Erdbeschreibung, [...] 11 voll., 1754-92). Pubblicò anche altre opere di varia erudizione ...
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Naturalista e viaggiatore (Ravenna 1623 - ivi 1698), sacerdote. Viaggiò (1663-1670) in Scandinavia, per terra fino alle sorgenti del Torneå (Lapponia) e per mare fino al Capo Nord; raccolse le sue osservazioni [...] in Viaggio settentrionale (post., 1700). Dal 1670 fu di nuovo a Ravenna, dove fu parroco; fu in corrispondenza con dotti scandinavi e con Cristina di Svezia ...
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Poeta spagnolo (Bilbao 1888 - Madrid 1928). I suoi versi cantano miti e problemi della terra basca, esprimono l'entusiasmo del poeta per la cultura latina e vagheggiano una Spagna erede dell'imperialismo [...] culturale di Roma (Las ubres luminosas, 1923; Vírulo, mocedades, 1924; Los labios del monte, 1925; Vírulo, mediodía, 1927) ...
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Scrittore catalano (Barcellona 1818 - ivi 1899), tra i maggiori fautori della rinascita della sua terra. Ispirandosi al sogno dell'indipendenza non politica ma letteraria della Catalogna, in Lo gayter [...] del Llobregat (1841) elaborò in un'atmosfera romantica tradizioni locali. Di contenuto epico è il poema Roudor del Llobregat o els Catalans de Grècia (1842). Collaboratore di M. Milá, A. de Bofarull e ...
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Terzogenito (n. 1119 circa - m. 1174) del granduca Giorgio Dolgorukij, ebbe in appannaggio la terra di Vladimir, quindi (definitivamente, dopo molte lotte, nel 1155) il feudo di Vyšgorod. Dopo la morte [...] del padre (1157), attese a consolidare e ampliare il suo dominio (vittoria sui Bulgari, 1164) a tutta la Suzdalia, col controllo delle più importanti vie fluviali tra il Mar Nero e il Baltico. Venne quindi ...
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Poeta e drammaturgo messicano (Tizayuca 1816 - L'Avana 1842). Utilizzando il patrimonio leggendario della sua terra, introdusse il teatro romantico nella letteratura messicana. Nei suoi primi drammi, Muñoz, [...] storia si ritrova nelle altre opere, che accentuano anzi il senso disperato e tragico della condizione della sua terra (Profecía de Guatimoc; La visión de Moctezuma). Scrisse anche leggende in versi, racconti drammatici, di passioni violente, come ...
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terra
tèrra s. f. [lat. tĕrra]. – 1. a. In astronomia e geofisica, il pianeta su cui noi viviamo, il terzo dei pianeti del sistema solare in ordine di distanza dal Sole (dal quale dista 150 milioni di chilometri in media) e il quarto in ordine...
terrano
s. m. [adattam. della forma locale teràn, propr. «terragno»]. – Vino rosso da pasto, prodotto nella Venezia Giulia, e spec. nella prov. di Gorizia e nell’Istria, con uve di varî vitigni (pinot grigio, riesling italico e renano, sauvignon...