(gr. ῾Ρόδος) Isola della Grecia (1404 km2 con 117.000 ab. ca.), nel Mare Egeo, la più grande del Dodecaneso (Sporadi meridionali), con uno sviluppo costiero di 400 km circa. Posta a circa 20 km a S della [...] specie in vicinanza delle coste. Il clima è tipicamente mediterraneo; la piovosità è scarsa e la forte permeabilità del terreno calcareo, in cui si notano di frequente fenomeni carsici, permette la formazione soltanto di corsi d’acqua temporanei ...
Leggi Tutto
La cultura politica e i modelli istituzionali
Antonino De Francesco
È un luogo comune, nella nostra tradizione storico-politica, ricordare il ruolo della Francia rivoluzionaria nella genesi dell’Italia [...] siciliana di affidare il trono a un Savoia l’indebita ingerenza del Piemonte e subito ritirò i propri volontari dal terreno delle operazioni militari, mentre la pretesa di Torino di partecipare ad una lega italiana solo dopo il formale riconoscimento ...
Leggi Tutto
cultura
Stefano De Luca
Formazione individuale e costumi collettivi
Il termine cultura ha due significati fondamentali. Il primo, di origine antica, indica un processo di formazione individuale, fondato [...] comunque sottoposta alla suprema funzione direttiva della religione.
Con il Rinascimento la cultura si riappropriò del suo carattere terreno: l'attenzione tornò a concentrarsi sull'uomo e sul mondo, esaltando la libertà e la creatività del primo ...
Leggi Tutto
feziale
Sacerdote appartenente all’antichissima corporazione latina, depositaria del diritto sacro relativo ai trattati di alleanza e alle dichiarazioni di guerra (ius fetiale). A Roma i f. costituivano [...] , seguiva la formale indictio belli e le ostilità avevano inizio con il lancio di una hasta, per mano del pater patratus, in territorio nemico (più tardi, in un terreno vicino al tempio di Bellona, considerato simbolicamente terra ostile). ...
Leggi Tutto
Uomo politico e pensatore (Ales, Cagliari, 1891 - Roma 1937). Membro del PSI e fondatore de L'Ordine Nuovo (1919), fece parte dell'esecutivo dell'Internazionale comunista (1923). Divenuto segretario del Partito [...] del carcere (postumo, 1948-51; ed. critica 1975) hanno avuto grande rilevanza nella cultura italiana del dopoguerra. Sul terreno politico, risale infatti a G. una delle prime e più incisive critiche politiche allo stalinismo (1926), nonché l'abbozzo ...
Leggi Tutto
Botanica
Pianta perenne legnosa, con fusto diritto, colonnare, che solo a qualche metro d’altezza porta rami o un ciuffo di grandi foglie. Il fusto dell’a. è chiamato tronco; mentre la chioma è l’insieme [...] le stesse ragioni le piante latifoglie perdono le foglie. Per l’azione degli a. come regolatori del clima (umidità del terreno e dell’aria ecc.) ➔ bosco.
Anatomia
Albero bronchiale
L’insieme della trachea, dei grandi e dei piccoli bronchi.
Albero ...
Leggi Tutto
ḤUSAYN, Ibn Ṭalāl
Guido Valabrega
(App. III, I, p. 819; IV, II, p. 140)
Dalla fine degli anni Settanta la politica di Ḥ. non ha perso di vista l'obiettivo del recupero dei territori occupati. Per questo, [...] viaggi in URSS e in Europa occidentale, oltre che negli Stati Uniti, ma che ricevette ulteriore impulso dall'individuazione di un terreno comune con l'OLP nel sostegno all'῾Irāq durante il conflitto con l'Iran.
Specie nella fase che seguì l'invasione ...
Leggi Tutto
. Per adeguarsi alle nuove possibilità, offensive dell'arma aerea, la difesa e la protezione (v. antiaerea, protezione, App. I, p. 122) si sono andate perfezionando ed organizzando con l'impegno di tutte [...] attiva a mezzo del fuoco, si ricorda qui che la distribuzione delle batterie è stata assai varia a seconda del terreno e della visibilità ed avrebbe dovuto seguire il criterio generico di non costituire intorno all'obbiettivo da difendere un cerchio ...
Leggi Tutto
OREL (XXV, p. 502)
Pietro MARAVIGNA
La città, per la sua posizione a 200 km. a SE. di Brjansk e 200 a N. di Charkov è un importantissimo nodo di comunicazioni, ove s'incrociano le ferrovie Mosca-Ucraina [...] valido bastione del fronte centrale tedesco. Esso l'aveva fortificata con un sistema complesso di opere semipermanenti e campali; il terreno, del resto, mosso, a poggi, con discreto dominio e coperto di boschi si prestava ad una forte sistemazione a ...
Leggi Tutto
Florensi
VValeria De Fraja
Il monachesimo florense, appartenente alla grande famiglia benedettina, sorse in Calabria negli ultimi anni del XII sec., per iniziativa del monaco Gioacchino da Fiore (1135 [...] e re di Sicilia non si limitò a confermare la donazione di Tancredi, da poco defunto, ma ampliò notevolmente i terreni concessi al monastero, aggiunse una serie di diritti e libertà (di pascolo, di ghiandatico, di erbatico, di ricavare sale dalle ...
Leggi Tutto
terreno1
terréno1 agg. [lat. terrēnus, der. di terra «terra»]. – 1. a. Della terra, di questo mondo (in contrapp. a celeste o spirituale): la vita t.; i beni, i desiderî t.; le gioie, le vanità, le aspirazioni t.; Volando al ciel colla t....
terreno2
terréno2 s. m. [lat. terrēnum, neutro sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. Nel sign. più generale, lo strato superficiale della crosta terrestre, per designare il quale si preferisce, in geologia, il termine suolo, mentre il termine...