SALMASIO, Claudio (Claude Saumaise)
Erudito, nato a Semur-en-Auxois (Borgogna), il 15 aprile 1588, morto a Spa il 3 settembre 1653. Il padre, Benigno, era consigliere al parlamento e incline a novità [...] Leida 1645, che gli procurò una polemica con D. Petau; De transsubstantiatione, ivi 1646; anche un commento al De pallio di Tertulliano, Parigi 1622) e di dottrine politiche: nel qual campo è l'opera sua più nota, Defensio regia pro Carolo I (Londra ...
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cosmopolitismo
Dottrina che considera ogni uomo «cittadino del mondo», sostenendo l’irrilevanza delle appartenenze nazionali. Il termine risale a Diogene il Cinico, il quale, interpellato sulla sua provenienza, [...] , secondo la quale «patria est ubicumque est bene» (Cicerone). In alcuni padri della Chiesa sono presenti argomentazioni cosmopolitiche (Tertulliano scrive che il mondo è «l’unica casa per tutti»), ma a partire dal 3° sec. il cristianesimo presenterà ...
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Lattanzio
Manlio Simonetti
Retore africano (fine sec. III - primi decenni IV), insegnante di latino a Nicomedia in Asia Minore, dove si convertì, al tempo di Diocleziano.
Più tardi Costantino lo volle [...] (Pd X 119-120). Ma si tratta d'interpretazione tutt'altro che certa. Si sono fatti anche i nomi di Ambrogio, Tertulliano, Paolino da Nola, Mario Vittorino e Paolo Orosio. Soprattutto quest'ultimo nome ha molte più probabilità di cogliere nel segno ...
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Uno dei dodici Apostoli. Secondo il Vangelo di Matteo (16, 17-19; cfr. Giovanni, 1, 42) il suo nome originario, reso in italiano come Simeone o, per lo più, come Simone (gr. Σίμων), figlio di Giona, fu [...] il 64 o il 65 (si è proposta una più precisa datazione al 13 ottobre 64, coincidente col dies imperii di Nerone): Tertulliano dice che fu crocifisso. Quanto alla sepoltura di P. a Roma, attraverso le indagini archeologiche si è potuta confermare la ...
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Nel greco antico ἄγγελος (da ἀγγέλλω "annunzio") aveva il significato generico di "messaggero"; ma poi, per l'uso che ne fecero i traduttori greci della Bibbia per rendere la parola ebraica mal'ākh "messaggero [...] della chiesa, nella dottrina teologica della ribellione degli angeli a Dio, o per la gelosia dei doni da lui concessi all'uomo (Tertulliano, S. Ireneo e S. Cipriano) o per l'orgoglio di credersi a lui uguali (Origene). E, una volta formata l'idea del ...
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Presso i Greci la parola έκκλησία "assemblea" significava l'adunanza generale del popolo nella pubblica piazza allo scopo di prendere deliberazioni politiche (così anche in Atti, XIX, 32,39 segg.); quindi [...] , a Lione e persino in Roma; ma fu per tempo tagliato fuori dalla Chiesa. Il suo più illustre rappresentante africano fu Tertulliano. Il suo più forte argomento di attrazione tra le folle fu il profetismo e nelle classi coltivate la rigidezza morale ...
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Celebre città della Palestina in Giudea, a 9 km. circa a sud di Gerusalemme, e a 777 m. di altezza, sulla dorsale che forma spartiacque fra il Mar di Levante e il Mar Morto ed è incisa da tutte le parti, [...] 5838 cristiani, 818 maomettani e 2 ebrei. L'assenza degli ebrei a Betlemme è segnalata già dai tempi di Tertulliano. Si attribuisce talora ai cristiani di Betlemme un tipo diverso da quello della restante popolazione cristiana della Palestina; ma ...
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È il decimo, secondo il canone, fra i libri del Nuovo Testamento, la quinta tra le lettere di San Paolo.
Contenuto. - La lettera si può considerare composta di due parti; nella prima, dopo il saluto iniziale [...] dice che vi erano esemplari nei quali si leggeva solo: τοῖς οὗσιν "a coloro che sono" (Comment. in Ephes., I,1). Tertulliano poi (Contra Marc., 5, 11) ci fa sapere che Mareione, circa l'anno 140, la riteneva destinata ai cristiani di Laodicea ...
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Personaggio del Nuovo Testamento, la cui storia s'intreccia con quella degli apostoli e specialmente di Paolo. Il suo vero nome era Giuseppe, ma fu chiamato B. dagli apostoli: era levita di tribù, cipriota [...] vuole che B. fosse inviato insieme con Timoteo in Macedonia prima del viaggio di Paolo in Spagna. Notevole il fatto che Tertulliano (De pudicitia, 20) ritenga B. autore dell'epistola agli Ebrei.
L'epistola di Barnaba. - È uno degli scritti noti come ...
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CROCE
Red.
La lenta formazione dell'iconografia storica cristiana (confronta s. v. nuovo testamento) contribuì a ritardare anche la rappresentazione di quello che è oggi il simbolo di fede più evidente [...] tardi (IV sec.) e vi concorsero elementi diversissimi. Già alcuni passi di Minucio Felice (Octavius, xxix) e di Tertulliano (De oratione, xxxix) ci presentano i cristiani particolarmente affascinati dal simbolo della c., tanto che essi la ritrovano ...
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romanita
romanità s. f. [der. di romano1]. – 1. non com. La qualità di romano, l’essere romano: una tradizione d’indiscussa romanità. 2. L’insieme delle tradizioni che s’incentrano in Roma, in quanto considerata punto d’irraggiamento dei valori...
patripassiani
s. m. pl. [dal lat. tardo patripassiani -orum, comp. di pater -tris «padre» e passio -onis «passione»]. – Nome con cui da Tertulliano, seguito poi da altri controversisti cattolici, furono chiamati i modalisti che, in quanto...