SOTERO, santo
Francesco Scorza Barcellona
Secondo Eusebio di Cesarea, S. succedette ad Aniceto nel 168 e tenne l'episcopato fino al 177 (Historia ecclesiastica IV, 19; 22, 3; 30, 3; V, prologo, 1; Chronicon, [...] il Giovane, in cui si afferma che S., come Apollonio vescovo di Efeso, scrisse un libro contro i montanisti che suscitò una risposta di Tertulliano, e che S. condannò i tertullianisti: quest'ultimo dato si esclude per ragioni cronologiche, in quanto ...
Leggi Tutto
Nome di alcuni santi. 1. Cipriano di Cartagine (lat. Caecilius Cyprianus qui est Thascius). - Vescovo di Cartagine e padre della Chiesa (Cartagine 205 circa - ivi 258). Retore, convertito circa quarantenne [...] Festa, 16 sett. Nella sua attività letteraria, ripudiando almeno nelle intenzioni la letteratura pagana, C. è sotto l'influsso di Tertulliano. Tra i suoi trattati, per lo più parenetici (De oratione dominica, De opere et elemosynis) o apologetici (Ad ...
Leggi Tutto
Teologie
Giuseppe Ruggieri
Tra la fine del 20° e l'inizio del 21° sec. non ci sono state nuove acquisizioni capaci di sconvolgere il paesaggio teologico. Semmai si è consolidata una certa diversità [...] ricordare anzitutto che tradizionalmente, per i cristiani, le altre religioni erano opera del demonio. Almeno a partire da Tertulliano, il cristianesimo soltanto vale come la 'vera religione'. Persino K. Barth, nella sua Die kirchliche Dogmatik (1 ...
Leggi Tutto
Nell'uso comune dei Greci si disse dogma (δόγμα; lat. placitum) qualsiasi pubblico decreto emanato dall'autorità civile (così anche in Luca, II,1; Atti, XVlI, 7), e parimente si chiamarono dogmi i principî [...] di tutte le cose, fu tracciato nelle linee principali da Giustino e Ireneo in Oriente, da Ippolito e Novaziano a Roma, da Tertulliano in Africa, da Clemente in Egitto; ma ebbe la sua unità e il suo ultimo compimento solo per opera del genio di ...
Leggi Tutto
Il paganesimo
Identità e alterità come paradigmi dell’età costantiniana
Alessandro Saggioro
La libertà religiosa costantiniana, concepita come apertura dello Stato romano al cristianesimo, determinò [...] Christi, contrapposti ai pagani come civili, ovvero come non attivi nella militia Christi4?. A questo proposito il riferimento è a Tertulliano, in un passo del De corona (11): «Apud hunc [scil. Cristo] tam miles est paganus fidelis, quam paganus est ...
Leggi Tutto
CIRCO E IPPODROMO (circus, ἱππόδρομος)
G. Forni
S. Meschini
G. Forni
Campo ed edificio destinati alle corse dei carri e dei cavalli (il circo servi talvolta anche per lo svolgimento di ludi gladiatorî [...] con Circe, figlia del Sole, che l'avrebbe ideato per celebrarvi giochi in onore del padre defunto (mito etimologico accolto da Tertulliano, Spect., 8; cfr. Isid., Org., xviii, 28), bensì è dovuto alla sua forma quasi ellittica (Nonius, p. 20 M. = p ...
Leggi Tutto
Infanticidio
Pier Paolo Viazzo
Il termine infanticidio (dal latino infans, "infante", e caedo, "uccido") indica l'uccisione volontaria di un bambino nella prima infanzia o, più comunemente, e in particolare [...] il termine infanticidium non si ritrovi nel latino classico e sia attestato solo a partire dal 2°-3° secolo d.C. in Tertulliano e in altri autori cristiani. Con l'avvento del cristianesimo, infatti, il valore attribuito alla vita umana cambia e gli ...
Leggi Tutto
L'Europa tardoantica e medievale. Il cristianesimo. La penetrazione del cristianesimo nella societa romana
Antonio Carile
Pier Giorgio Spanu
Il cristianesimo e l’impero
di Antonio Carile
Il termine [...] , meno sospettoso verso i culti orientali, assicura al cristianesimo un quarantennio di pace e riconosce proprietà ecclesiastiche. Tertulliano nell’Apologeticum riafferma il lealismo imperiale dei cristiani: noster est magis Caesar ut a nostro Deo ...
Leggi Tutto
È collocata come ultima fra le lettere di S. Paolo nell'ordine comune del Nuovo Testamento: e idealmente può essere considerata come un anello di congiunzione tra l'epistolario paolino e il Vangelo di [...] , il Vaticano, l'Alessandrino e dalle versioni; è testimoniato già da Clemente Alessandrino (presso Eusebio, Hist. Eccl., VI, 14, 2) e da Tertulliano (De pud., 20). D'altra parte non trova oggi accoglimento l'idea di E. Reuss, di F. Ch. Baur, di A. G ...
Leggi Tutto
È la dottrina circa l'esistenza, la costituzione, le note o caratteristiche individuanti della Chiesa (v.). Questa dottrina apparisce ridotta in sistema e in trattato a parte relativamente tardi, nel sec. [...] squisitamente ecclesiologici. Per avere un'idea di codesti ulteriori sviluppi, occorre interrogare Ireneo, Clemente d'Alessandria, Origene, Tertulliano e Cipriano; e seguire via via l'apologetica contro i giudei e pagani, la polemica antignostica e ...
Leggi Tutto
romanita
romanità s. f. [der. di romano1]. – 1. non com. La qualità di romano, l’essere romano: una tradizione d’indiscussa romanità. 2. L’insieme delle tradizioni che s’incentrano in Roma, in quanto considerata punto d’irraggiamento dei valori...
patripassiani
s. m. pl. [dal lat. tardo patripassiani -orum, comp. di pater -tris «padre» e passio -onis «passione»]. – Nome con cui da Tertulliano, seguito poi da altri controversisti cattolici, furono chiamati i modalisti che, in quanto...