unghiato
Emilio Pasquini
Aggettivo, ‛ hapax ' dantesco, di forma e genesi participiale (ungulatus, " provvisto di unghie ", in Tertulliano, Minucio Felice e Marziano Capella), ma nel significato intensivo [...] (che è già nel latino di Festo) di " munito di unghioni, artigli "; si appoggia a un unico luogo della Commedia cui i lessici fanno seguire appena un altro esempio, volgare, dal volgarizzamento trecentesco ...
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vedovato
Emilio Pasquini
Participio passato con valore attributivo (latino viduatus, viduare, da Virgilio a Columella, Svetonio, Tertulliano); occorre in un luogo del Convivio (II II 2): passionata [...] di tanta misericordia si dimostrava sopra la mia vedovata vita, che li spiriti de li occhi miei a lei si fero massimamente amici.
Esplicito il richiamo alla chiusa della Vita Nuova, dove al poeta " privato ...
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Filologo (Toledo 1560 circa - Madrid 1643), gesuita; oltre a un commento a Virgilio, a un'edizione di Tertulliano, ecc., sono celebri i suoi De institutione grammatica libri quinque (rimaneggiamento delle [...] celebri Introductiones latinae dell'umanista Elio Antonio de Nebrija) che furono a lungo testo obbligatorîo per l'insegnamento del latino nelle scuole di Spagna ...
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Settimo giorno della settimana; nella tradizione cristiana è giorno festivo e consacrato al Signore: il nome, già usato da Tertulliano sul modello del gr. κυριακή [ἡμέρα], fu introdotto da Costantino in [...] sostituzione della più antica denominazione solis dies, «giorno del sole» (tuttora conservata in altre lingue, per es. ingl. sunday, ted. Sonntag).
La liturgia cristiana domenicale deriva dal servizio ...
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Gnostico (secolo 2º-3º). Visse in Siria, poi a Cartagine, dove esercitò anche la pittura. Fu combattuto da Teofilo Antiocheno e da Tertulliano (Adversus Hermogenem, De censu animae) e intorno ai suoi scritti [...] (perduti) scrisse un commentario Gregorio di Corinto. Per E. la materia è eterna, principio del male, sebbene formata e ordinata da Dio; anche l'anima deriva da essa e ad essa ritorna: ma, se accoglie ...
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abitaculo
Il termine latino abitaculum è diffuso nella tradizione medievale, specie religiosa, sia col valore proprio che con quello figurato (Girolamo, Leone Magno, Tertulliano, Ilario, Lattanzio, Gregorio [...] Magno, Prudenzio), ma lo si trova già nei testi scritturali (Habacuc, Geremia, Luca, Paolo). D. usa tre volte la forma italiana a. nel Convivio, due delle quali in traduzioni di brani latini.
Col valore ...
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MILZIADE
. Apologista cristiano del sec. II, vissuto in Asia Minore probabilmente all'epoca di Marco Aurelio e Lucio Vero. Dalle notizie che di lui dànno Tertulliano, Eusebio e altri scrittori, si deduce [...] che M. scrisse varie opere (tutte perdute) polemiche contro i montanisti e i valentiniani e apologetiche contro pagani e giudei. Di una sola di esse si può determinare approssimativamente il titolo (Περὶ ...
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HERMOGENES (῾Ερμογένης, Hermogenes)
L. Forti
4°. - Pittore greco del II sec. d. C. Lo conosciamo solo a causa delle aspre critiche rivolte contro di lui da Tertulliano (Adv. Herm., 1) che gli rimprovera [...] i soggetti dei suoi quadri, la sua fede nella dottrina stoica e la sua propensione per le donne.
Bibl.: J. Overbeck, Schriftquellen, n. 2309; H. Brunn, Gesch. d. gr. Künstl., II ed., Stoccarda 1889, p. ...
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Durante la messa la Chiesa ricorda sempre i fedeli defunti. Di tale ricordo quotidiano e di quello nell'anniversario della morte, parla già Tertulliano. Fra i secoli III-VI appare il ricordo nel giorno [...] terzo (talora nel quarto), settimo e trigesimo (talora quadragesimo) dalla morte. Tra i secoli VI-X, specialmente nei monasteri benedettini, s'introdusse un giorno che ricordasse tutti i confratelli e ...
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Teologo gesuita (Orléans 1861 - Parigi 1938). Professore dal 1907 nell'Istituto cattolico di Parigi, pubblicò (dal 1905 al 1925) nella Bibliothèque de Théologie historique una serie di monografie su antichi [...] scrittori cristiani (Tertulliano, Cipriano, Ippolito Romano, Callisto Novaziano), e fu direttore del Dictionnaire apologétique de la foi catholique. ...
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romanita
romanità s. f. [der. di romano1]. – 1. non com. La qualità di romano, l’essere romano: una tradizione d’indiscussa romanità. 2. L’insieme delle tradizioni che s’incentrano in Roma, in quanto considerata punto d’irraggiamento dei valori...
patripassiani
s. m. pl. [dal lat. tardo patripassiani -orum, comp. di pater -tris «padre» e passio -onis «passione»]. – Nome con cui da Tertulliano, seguito poi da altri controversisti cattolici, furono chiamati i modalisti che, in quanto...