Gnostico (secolo 2º-3º). Visse in Siria, poi a Cartagine, dove esercitò anche la pittura. Fu combattuto da Teofilo Antiocheno e da Tertulliano (Adversus Hermogenem, De censu animae) e intorno ai suoi scritti [...] (perduti) scrisse un commentario Gregorio di Corinto. Per E. la materia è eterna, principio del male, sebbene formata e ordinata da Dio; anche l'anima deriva da essa e ad essa ritorna: ma, se accoglie ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. Scienza e cristianesimo: l'uomo e il Cosmo
Giulio Lucchetta
Scienza e cristianesimo: l'uomo e il Cosmo
Nell'affrontare i rapporti [...] madri, voi che siete incinte, voi che siete puerpere, tacciano invece le donne sterili e i maschi" (ibidem, XXV, 3). Se Tertulliano si sofferma a descrivere lo stato di ascolto di una madre nei confronti del feto che vive nel proprio grembo è perché ...
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Concezione filosofica o religiosa che attribuisce l'origine del mondo a un libero atto creativo compiuto da Dio. In particolare, dottrina teologica cristiana che ritiene le anime create direttamente da [...] Dio, una per ogni uomo (si opponeva al traducianesimo, ossia alla concezione, sostenuta anche da Tertulliano, secondo cui l'anima era trasmessa dai genitori come il corpo). In una prospettiva scientifica, il c. è la dottrina che nega l'evoluzione ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. La concezione agostiniana del sapere...
Pasquale Porro
La concezione agostiniana del sapere e la tradizione neoplatonica latina
La [...] presa di distanza da un certo ideale di sapere non corrisponde una sfiducia assoluta nelle capacità della ragione. Lo stesso Tertulliano afferma, per esempio, che poiché nulla è stato disposto da Dio senza ragione, non vi è neppure nulla che Egli ...
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Nell’accezione più generica, come del resto nella coscienza comune, è il principio vitale dell’uomo, di cui costituisce la parte immateriale, che è origine e centro del pensiero, del sentimento, della [...] (dottrina di Origene); il traducianismo, per cui l’a. è generata dai genitori nell’atto del concepimento (tesi sostenuta da Tertulliano, per il quale l’a. è materiale, e che fu ripresa nel 19° sec. dal generazionismo di J. Frohschammer); la ...
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Persona
Angela Ales Bello
Sul piano filosofico il concetto di persona è stato inteso in tre fondamentali accezioni che si sono succedute nel tempo: come sostanza primaria e indivisibile, composta di [...] che si vede': pertanto la possibilità di passare dal termine greco a quello latino persona non era facile, e tuttavia forse Tertulliano lo usa traducendo proprio il biblico πρόσωπον (volto di Dio). La difficoltà dell'uso delle due parole, persona e ...
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Medioevo: la scienza siriaca. La tradizione della logica aristotelica
Henri Hugonnard-Roche
La tradizione della logica aristotelica
Della letteratura siriaca profana, scientifica o filosofica, ci [...] siri, le cui critiche fanno eco a quelle degli autori greci o latini a loro contemporanei: per esempio a quelle di Tertulliano (m. dopo il 220) contro la filosofia, alleata delle eresie, e contro la dialettica del "riprovevole Aristotele", o a quelle ...
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Laicismo
Edoardo Tortarolo
Definizione
Il termine 'laicismo' indica l'atteggiamento di coloro che sostengono la necessità di escludere le dottrine religiose, e le istituzioni che se ne fanno interpreti, [...] di significati attuali è tributario dell'uso che ne fece la Chiesa cristiana: nel vocabolario apologetico delle origini (ad esempio in Tertulliano) 'laico' indicava ciò che è proprio del popolo; era laico nel Medioevo chi non faceva parte del clero a ...
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Complesso di dottrine e di movimenti spirituali, sviluppatosi in età ellenistico-romana e fiorito a fianco del cristianesimo antico. Si tratta di un insieme assai vario di sistemi e di scuole, privi di [...] gnosi», a s. Ippolito romano, a s. Epifanio, a Teodoreto di Cirro, e gli apologisti ed eresiologi latini, da Tertulliano, a s. Agostino, a Filastrio di Brescia. È probabile, peraltro, che questi autori, condizionati dal loro stesso impegno polemico ...
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Tolleranza
Carlo Augusto Viano
1. La fine della tolleranza
Nel 1791 Thomas Paine sosteneva in The rights of man che la Costituzione francese "aveva abolito la tolleranza, o rinunciato a essa, ma aveva [...] i filosofi antichi non erano mai riusciti a fondare. In queste circostanze nacque una teologia cristiana, e Ireneo e Tertulliano costruirono l'immagine di una tradizione cristiana uniforme, che si pretendeva risalisse agli Apostoli e che dava diritto ...
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romanita
romanità s. f. [der. di romano1]. – 1. non com. La qualità di romano, l’essere romano: una tradizione d’indiscussa romanità. 2. L’insieme delle tradizioni che s’incentrano in Roma, in quanto considerata punto d’irraggiamento dei valori...
patripassiani
s. m. pl. [dal lat. tardo patripassiani -orum, comp. di pater -tris «padre» e passio -onis «passione»]. – Nome con cui da Tertulliano, seguito poi da altri controversisti cattolici, furono chiamati i modalisti che, in quanto...