avvampare
Freya Anceschi
. Il verbo si legge nella Commedia nella forma intransitiva e con uso figurato. In Pg VIII 84 segnato de la stampa / ... di quel dritto zelo / che misuratamente in core avvampa, [...] 'io avvampo; il che, del resto, avviene dello stesso Dante. Questo ardere e risplendere d'amore dell'apostolo è anticipato dalla terzina precedente, ricca di termini attinenti alla luce e al calore (vivo seno di quello incendio, lampo, baleno).
L'uso ...
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LEONARDO DE ARGENSOLA, Bartolomé
Eugenio Mele
Scrittore spagnolo, fratello di Lupercio (v.), nato a Barbastro il 26 agosto 1562, morto a Saragozza il 14 febbraio 1631. Studiò all'università di Huesca [...] del fratello, furono edite postume, a cura del nipote Gabriel (Saragozza 1634). Egli riuscì felicemente a maneggiare la terzina in satire, epistole e sermoni. Delle sue opere storiche si ricordano la Conquista de las islas Molucas (1609), elegante ...
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sguardo (isguardo)
Fernando Salsano
Significa l'atto del guardare, in Pg I 28 Com'io da loro sguardo fui partito, dov'è da notare il valore oggettivo di loro (la medesima costruzione in Cv IV XXV 8 li [...] che si scambiano gli amanti (v. 74) Francesco e Povertà: " dulcis contemplatio ", chiosa Benvenuto (per tutta la terzina, di discussa interpretazione, cfr. Petrocchi, ad locum).
Particolare intensità acquista quando è riferito agli occhi di Beatrice ...
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GIOTTO
A. Tomei
Pittore e architetto fiorentino, nato, secondo la tradizione, a Vespignano nel Mugello intorno al 1267, attivo tra la fine del Duecento e la prima metà del Trecento.Artista-simbolo dell'intero [...] figurativo del tempo, ruolo che egli si trovò a incarnare e simboleggiare con rapidità sorprendente. E proprio da questa terzina può aver preso le mosse la tradizione che dalla fine del Trecento vuole G. allievo nella bottega di Cimabue (Salvini ...
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Rime sparse
Francesco Bausi
Consistenza, datazione e circostanze di composizione
Sotto la denominazione di rime o di rime sparse o varie si comprende oggi la produzione poetica estravagante di M., non [...] anche l’epigramma “Dell’Occasione” (in genere compreso fra i Capitoli, cui lo accomuna però soltanto l’uso della terzina) e due rime dubbie: un’ottava su san Torpè pisano, presumibile inizio di una sacra rappresentazione non altrimenti nota (i ...
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subitamente
Alessandro Niccoli
Ricorre in tutte le opere (mai nel Fiore e nel Detto), alternandosi con l'avverbio ‛ subito ' o con la locuzione avverbiale ‛ di subito ', che hanno i medesimi significati. [...] X 28 Subitamente questo suono uscìo / d'una de l'arche (qui l'avverbio è anche in posizione ‛ forte ' all'inizio della terzina); Pg XXVIII 38 com'elli appare / subitamente cosa che disvia / per maraviglia tutto altro pensare; e così in Rime CXVII 7 ...
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orribile
Alessandro Niccoli
Nell'accezione più frequente è riferito a tutto ciò che provoca nell'animo dell'osservatore un'impressione violenta di repulsione e di spavento per il fatto di essere crudele [...] che qui staranno come porci in brago, / di sé lasciando orribili dispregi, secondo l'interpretazione data alla terzina dal Pagliaro (" quanti... grandi personaggi... qui staranno come porci nel fango... consentendo che sulle loro anime si esercitino ...
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cedere
Andrea Mariani
. Il verbo appare in tre passi della Commedia e in ciascuno di essi ha una diversa sfumatura semantica, benché sia sempre in chiaro rapporto con il latino cedo (" dar luogo ", [...] ribadisce l'umana insufficienza " (Grabher). Ed è appunto questa ripetizione che distingue la terzina da quella analoga di Pd I 7-9: " Le affermazioni di questa terzina sono quelle stesse del I canto... ma con un più insistente senso di sopraffazione ...
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Katenin, Pavel Aleksandrovič
Cesare G. De Michelis
Poeta e drammaturgo russo (nato nel governatorato di Kostroma nel 1792 - morto nel 1833); seguì un'evoluzione culturale in certo modo opposta a quella [...] nel 1832, insieme con I primi tre canti dell'Inferno, da lui tradotti nel 1827. Tradusse in versi, conservando la terzina, e usando un lessico arcaico e popolareggiante.
Bibl.-P.A. Katenin, Sočinenija i perevody, Pietroburgo 1832; su K. traduttore di ...
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aspetto
Amedeo Quondam
Ricorre spesso nel lessico dantesco con una notevole ampiezza di valori semantici, che a volte presentano difficoltà di precisazione nel loro oscillare tra il significato attivo [...] della luce solare (la bella figlia ecc.), cioè dei raggi solari, ché tutte le altre luci sono un riflesso. Tutta la terzina la spiegheremo dunque: Così la pelle, naturalmente bianca, si fa nera ai raggi del sole ". Ma l'interpretazione generale della ...
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terzina
s. f. [der. di terzo]. – 1. Strofa di 3 versi: una t. di settenarî; le due t. del sonetto. Come metro a sé (terzine o terza rima), è composta di 3 endecasillabi, di cui il 1° rima col 3°, mentre il 2° dà la rima al 1° e al 3° della...
terzino1
terzino1 agg. [der. di terzo]. – Figura t., nel linguaggio della storia e della critica dell’arte, figura rappresentata (nella pittura o nella scultura) in grandezza che è un terzo del naturale.