noi (No'; Nui)
Riccardo Ambrosini
1. Del pronome di I plur. le attestazioni, appena 16 (di cui 2 ‛ nui ', in rima; v. 2.) nella Vita Nuova e 17 nelle Rime (2 nelle Rime dubbie), sono 97 (di cui 3 ‛ nui [...] verso. Tuttavia nella Commedia, ove n. è 12 volte in rima, è anche frequente in sede iniziale di verso - quasi sempre, di terzina -, in raccordi narrativi, sovente simili tra loro, di Inferno e Purgatorio; cfr. If VII 100 Noi ricidemmo il cerchio a l ...
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ubiquità
Federigo Tollemache
Dal latino ubiquitas, l'u. è attributo divino che definisce il rapporto tra Dio e l'universo dal punto di vista della categoria locale. Dio, semplicissimo, non ha corpo [...] moto velocissimo intorno al punto luminoso che è simbolo della divinità alla quale anelano di congiungersi (XXVIII 25-27, XXX 10-13).
La terzina con cui si apre la terza cantica (Pd I 1-3 La gloria di colui che tutto move / per l'universo penetra, e ...
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PATERNO, Lodovico
Carmine Boccia
– Nacque a Piedimonte d’Alife (oggi Piedimonte Matese, nella provincia di Caserta), il 12 febbraio 1533, da un’antica famiglia napoletana discendente di un ramo baronale [...] della satira (cc. 4r-7r), Paterno rivendica a sé il merito di aver utilizzato l’ottava rima e l’endecasillabo accanto alla terzina.
Fonti e bibl.: B. Tasso, L’Amadigi, Venezia 1560, p. 607; A. Caccia, Le rime spirituali, Torino s.d., p. 135; Raccolta ...
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MATTEO di Ser Cambio.
E. Neri Lusanna
Orafo e miniatore perugino attivo tra la seconda metà del sec. 14° e il primo quarto del successivo.
È plausibile che, pur iscritto in un registro delle Matricole [...] a ritrarsi con il sesto in mano in una miniatura che, nonostante le piccole dimensioni, acquista autorevolezza grazie anche alla terzina di accompagnamento dai toni altamente autocelebrativi ("Io Matteo di Ser Cambio orafo / che qui col sesto in mano ...
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Porta, Carlo
Dante Isella
Come ebbe a rilevare il Salvioni, la Commedia, a differenza dell'Orlando Furioso e della Gerusalemme liberata che vennero tradotti in dialetto a pochi decenni dalla loro comparsa, [...] negli altri esercizi a favore dell'ottava, che gli consentiva di tradurre , generalmente (non senza, quindi, eccezioni al sistema), due terzine per volta, con una lieve dilatazione e, più spesso, con l'estrosa aggiunta, nel distico a rima baciata, di ...
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Mezzovillani, Matteo de'
Pompeo Giannantonio
Notaio bolognese (sec. XIV). Poco sappiamo della sua vita: discendente di nobile famiglia, estintasi nel '600, nacque da Mondolino, del quale ci è noto solo [...] come infatti suona lo stesso titolo latino: " Dantes nominat auctores ultimos vulgaresque doctores ". L'esclusione, in questa terzina, dell'altro notaro dantista Graziolo de' Bambaglioli dal novero degl'insigni Bolognesi dell'epoca ci fa pensare che ...
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Bartsch, Karl Friedrich Adolf Konrad
W. Theodor Elwert
, Filologo tedesco (Sprottau, Slesia, 1832 - Heidelberg 1888); studiò lingue classiche a Breslavia e, dopo la morte del Lachmann, germanistica [...] von Reumont; cfr. " Deutsches Dante-Jahrbuch " XXIV [1942] 92). Il B. trovò anche la traduzione in lingua tedesca di una terzina dantesca (If III 1-3) in un codice monacense del 1479 (cfr. " Zeitschrift für romanische Philologie " VI [1886] 387), il ...
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Fletcher, Jefferson Butler
Bibl. - A. La Piana
Dante's American Pilgrimage
New Haven 1948
173-178
184-187 e 220-226; H. Marraro
in D. nel mondo
a c. di V. Branca ed E. Caccia
Firenze 1965
450-451; [...] di rime " e poiché " mal tollererebbe forme di rime ritornanti ", F. adottò una terza rima mutilata, saltando la rima tra il secondo verso di una terzina e il primo della seguente, con risultati di compromesso, benché talvolta non privi di efficacia. ...
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Amore
Emilio Pasquini
Guido Favati
. Per eccellenza il termine-chiave dello Stilnovo, fin dagli esordi al centro del lessico di D., anche perché la possibilità di considerarlo quasi costantemente personificato [...] a tutta la ‛ natural filosofia '. Essa è al di là: è nella zona delle conoscenze metafisiche.
Non può avere senso unicamente letterale la terzina di Pd XXX 19-21 La bellezza ch'io vidi si trasmoda / non pur di là da noi, ma certo io credo / che solo ...
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DI VITTORIO, Giuseppe
Piero Craveri
Nacque a Cerignola (Foggia) il 12 ag. 1892 da Michele e da Rosa Enrico, secondogenito dopo la sorella Stella.
Il padre era "curatolo" (bracciante specializzato con [...] 1926. Non partecipò così al congresso di Lione del PCdI e non entrò nel nuovo Comitato centrale che del gruppo dei terzini vide rappresentanti i due maggiori esponenti, G. M. Serrati e F. Maffi. Uscito dal carcere riprese la guida dell'Associazione ...
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terzina
s. f. [der. di terzo]. – 1. Strofa di 3 versi: una t. di settenarî; le due t. del sonetto. Come metro a sé (terzine o terza rima), è composta di 3 endecasillabi, di cui il 1° rima col 3°, mentre il 2° dà la rima al 1° e al 3° della...
terzino1
terzino1 agg. [der. di terzo]. – Figura t., nel linguaggio della storia e della critica dell’arte, figura rappresentata (nella pittura o nella scultura) in grandezza che è un terzo del naturale.