Ferri, Giovanni (Giovanni del Ferro)
Giorgio Baruffini
Notaio bolognese, preposto nel 1321 alla compilazione dei Libri Memorialium, ove, dopo un atto del 22 dic. 1321, trascrisse in modo non grossolano [...] il più antico frammento della Commedia, finché lo stesso Livi rinvenne in un registro di atti criminali del 1317, sempre dell'archivio bolognese, la terzina 94-96 e frammenti dei vv. 103-104 di If III, insieme ad altri (vv. 16-17) di If V.
Bibl. - La ...
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acciò
. In Rime dubbie XXIV 12, come congiunzione coordinativa conclusiva, col valore di " perciò ", collocata all'inizio di periodo (e con costruzione simmetrica a quella della terzina precedente) : [...] Acciò richero voi, di gran valore, / che non v'aggrevi di mandarmi a dire / in qual [voler] m'affermi ...
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ritmo
Gian Luigi Beccaria
111. Con accezione metaforica del termìne si è episodicamente parlato per D. come per altri poeti di ritmo (mentale), riguardo all'alternarsi dei personaggi, ricorrere d'immagini [...] la pausa dopo l'accento di quarta " [Casella]: cfr. Pg VIII 112-117, IX 52-57, 133-138, XXXI 1-6).
La terzina si presta a una gran varietà di ritmi, cioè agli amplissimi giri periodali e inarcature distese, come alle chiuse epigrafiche e sentenziose ...
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letargo
Antonio Lanci
È usato, in rima, in Pd XXXIII 94 Un punto solo m'è maggior letargo / che venticinque secoli a la 'mpresa / che fé Nettuno ammirar l'ombra d'Argo. Questi versi hanno costituito, [...] da attribuire a l., sia per il modo d'intendere la terzina in sé stessa, sia ancora per i nessi logici e psicologici moderna, numerose e a volte nettamente discordanti interpretazioni della terzina, di cui la più accettabile è la seguente: " ...
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Tambernicchi
Adolfo Cecilia
Si è molto discusso sull'identificazione del T. di If XXXII 28, che D. associa a Pietrapana (v.) per rafforzare l'immagine dello spessore del ghiaccio del Cocito che nella [...] terzina precedente paragona con lo spessore dei ghiacci invernali del Danubio e del Don: che se Tambernicchi / vi fosse sù caduto, o Pietrapana, / non avria pur da l'orlo fatto cricchi.
Quasi tutti gli antichi commentatori pongono il T. in " ...
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digesto
Fernando Salsano
Latinismo, participio del latino digerere. In Pd XVII 132 la voce tua... / vital nodrimento / lascerà poi, quando sarà digesta, nell'ambito della metafora che si sviluppa dal [...] primo gusto per l'intera terzina, ha il significato più comune di " digerito ", " assimilato ", e va quindi interpretato come " ben ponderato ". Vale " elaborato ", in Pg XXV 43 Sangue perfetto... / Ancor digesto, scende ov'è più bello / tacer che ...
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Pomposa
Centro nel comune di Codigoro, lungo la via Romea. Famosa l'abbazia benedettina, già ricordata in una lettera di papa Giovanni VIII dell'874. Vi passò due anni s. Pier Damiano (v.).
Diverse interpretazioni [...] sono sorte attorno alla terzina di Pd XXI 121-123 In quel loco fu' io Pietro Damiano, / e Pietro Peccator fu' [o fu] ne la casa / di Nostra Donna in sul lito adriano. La casa è stata da alcuni identificata con Santa Maria di P., da altri con Santa ...
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turpe [femm. singol. turpa]
Andrea Mariani
Si trova solo in Pd XV 145, nella forma turpa (per necessità di rima, con usurpa e deturpa, per cui cfr. Parodi, Lingua 244-245). I musulmani sono definiti [...] da Cacciaguida gente turpa (nella terzina precedente egli aveva citato la nequizia del popolo che usurpa i diritti dei cristiani sui luoghi santi), non solo per il loro odio contro i cristiani, ma in senso lato, per gli eccessi " di miscredenza e di ...
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endecasillabo
Ignazio Baldelli
Il verso dantesco, e in particolare l'e., ha attirato fortemente l'attenzione degli studiosi fino a spingerli a una serie d'importanti considerazioni sui rapporti più [...] hanno gli accenti di 4ª e 7ª, cioè 52, 53, 58 e 59. D'altra parte, talora un tale ritmo è scelto a chiudere terzine o episodi dal lento avvio, quasi a dare un improvviso suggello di violenta intensità: Da indi in qua mi fuor le serpi amiche, / perch ...
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Plauto
Roberto Mercuri
Il comico latino (250 circa - 184 a.C.) è citato in Pg XXII 98 dimmi dov'è Terrenzio nostro antico, / Cecilio e Plauto e Varro, se lo sai: / dimmi se son dannati, e in qual vico.
La [...] terzina si presenta come un canone della poesia comica; D. assai probabilmente è stato suggestionato da Isidoro (Etym. VIII VII 7): " Duo sunt autem genera comicorum, id est veteres et novi. Veteres, qui ex ioco ridiculares extiterunt, ut Plautus, ...
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terzina
s. f. [der. di terzo]. – 1. Strofa di 3 versi: una t. di settenarî; le due t. del sonetto. Come metro a sé (terzine o terza rima), è composta di 3 endecasillabi, di cui il 1° rima col 3°, mentre il 2° dà la rima al 1° e al 3° della...
terzino1
terzino1 agg. [der. di terzo]. – Figura t., nel linguaggio della storia e della critica dell’arte, figura rappresentata (nella pittura o nella scultura) in grandezza che è un terzo del naturale.