tuono (trono; truono; 'ntrono)
Giorgio Stabile
Il termine, in D., oltre il suono prodotto dal corrispondente fenomeno atmosferico, ne designa l'effetto materiale, cioè lo squassare dell'aria provocato [...] exitum claudit; ideo eiusmodi tonitrua venturi praenuntia imbris sunt ", Seneca Nat. quaest. II XXIV 2; da notare la vicinanza di questa terzina con quelle di Pg XXX 97-99 e Pd XXIII 40-45, ov'è descritto, con intenzione rovesciata, il foco di nube ...
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Roberto d'Angiò
Enzo Petrucci
Re di Sicilia, la cui vita pubblica, prima come vicario (1296-1309) e poi come re (1309-1343), abbracciò tutta la seconda parte della vita del poeta. La figura di R. apparve [...] avuto la sua visione - R. non sedeva ancora sul trono. Non ci pare una questione insolubile. Quando infatti nella terzina (E se mio frate questo antivedesse, ecc.) Carlo Martello, rivolgendosi a D., adopera un verbo come ‛ antivedere ', è indubbio ...
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Pietro della Vigna (o Vigne; Petrus De Vinea o De Vineis)
Emilio Bigi
Nato certamente a Capua, intorno al 1190, di famiglia disagiata (il padre fu giudice, ma non è certo che lo fosse anche prima che [...] del discorso, ma anche quella finale, in cui si noti, fra l'altro, pure il parallelismo sintattico-ritmico delle due terzine) trovi riscontro per alcuni aspetti nella retorica delle epistole latine di P., non dovrà essere imputato a una volontà di ...
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GUIDO Guinizzelli (Guinizelli)
Giorgio Inglese
Il poeta che Dante nomina in Purgatorio, XXVI, 94 ("son Guido Guinizzelli e già mi purgo / per ben dolermi prima ch'a lo stremo") è presentato dai canzonieri [...] il G. dantesco si va purgando.
A tal riguardo, non aggiunge poi molto il son. XVII, Chi vedesse a Lucia un var capuzzo, con la terzina: "Ah, prender lei a forza, ultra su' grato, / e bagiarli la bocca e 'l bel visaggio / e li occhi suoi, ch'èn due ...
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Trinità (Trinitade)
Giovanni Fallani
Dalla rivelazione e dalla tradizione abbiamo i dati per formulare il mistero della T.: Dio è uno nella natura o essenza, trino nelle persone: Padre, Figlio, Spirito [...] principio procede l'amore: lo Spirito Santo, termine dell'atto di volizione del Padre e del Figlio. In una sola terzina la natura divina è glorificata come somma sapienza e invocata nelle tre Persone. Il mistero è enunciato nella distinzione delle ...
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angelo (angiolo; agnolo)
Fernando Salsano
Attilio Mellone
Pier Vincenzo Mengaldo
Significa, quasi sempre al plurale, le Intelligenze celesti, che sono sostanze separate dalla materia: Cv II II 7 intendo [...] belli, / né lo profondo inferno li riceve, ch'alcuna gloria i rei avrebber d'elli (If III 34-42). Qualche interprete riferisce questa terzina alle anime degli ignavi. Ma mentre gli a., essendo stati creati nel cielo (VII 11-12; Pd XXIX 32-33 e 46-48 ...
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vero
Alessandro Niccoll
Ha numerose occorrenze, e copre un campo semantico assai vasto, contrapponendosi spesso a ‛ falso '. È adoperato più frequentemente come attributo che non come predicato; compare [...] è ora ben tanto sottile, / certo che 'l trapassar dentro è leggero (Pg VIII 19). Il significato complessivo della terzina è discusso (cfr. Sapegno); qui sarà sufficiente notare come vero indichi il senso allegorico e velo quello letterale (v. SOTTILE ...
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viso
Domenico Consoli
Il vocabolo è presente in tutte le opere dantesche, con particolare frequenza nella Commedia. Ha due valori fondamentali: " vista " e " faccia " . Di solito la bipartizione del [...] in chi intende nascondere agli altri i tratti del volto (cioè l'abbassarlo) fanno apparentemente contrasto le parole successive della terzina, O tu che l'occhio a terra gette (v. 48), da cui si dedurrebbe che il personaggio aveva abbassato soltanto ...
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BONATTI, Guido
Cesare Vasoli
Scarse e contraddittorie sono le notizie relative al luogo e l'anno di nascita del B., che fu il più autorevole trattatista di astrologia del Medioevo italiano; poco o nulla [...] II "che delle magiche frodi seppe il gioco", e di Benvenuto detto l'Asdenti, a ciascuno dei quali dedicò invece una terzina.
Fonti e Bibl.: Archivio di Stato di Siena, Riformagioni-Pergamene sciolte, I, VII, n. 723; Guidonis Bonati de Forolivio Decem ...
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DI COSTANZO, Angelo
Paola Farenga
Nacque a Napoli con ogni probabilità nel 1507 da Alessandro e Roberta Sanfremondo.
Appartenente al ramo della famiglia ascritto al "seggio" di Portanuova dove, nei [...] riesce a svolgere con estremo equilibrio un'idea non comune che, annunciata nei primi versi, giunge solitamente a soluzione nella terzina finale; di qui il carattere "epigrammatico" loro solitamente attribuito.
Il D. non ne curò mai la raccolta in un ...
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terzina
s. f. [der. di terzo]. – 1. Strofa di 3 versi: una t. di settenarî; le due t. del sonetto. Come metro a sé (terzine o terza rima), è composta di 3 endecasillabi, di cui il 1° rima col 3°, mentre il 2° dà la rima al 1° e al 3° della...
terzino1
terzino1 agg. [der. di terzo]. – Figura t., nel linguaggio della storia e della critica dell’arte, figura rappresentata (nella pittura o nella scultura) in grandezza che è un terzo del naturale.