Cavalcanti, Guido
Mario Marti
L'amicizia fra D. e il C. (Firenze 1255 circa - 1300) risale all'epoca in cui D. compose e inviò ai più famosi trovatori del tempo il sonetto A ciascun'alma presa e gentil [...] del C. presenta motivi d'interesse non tanto nelle terzine, ove si propone una blanda e rapida spiegazione della in quell'impresa sovrumana. E il poeta gli risponde con la tormentatissima terzina: Da me stesso non vegno; / colui ch'attende là, per ...
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CASTIGLIONI, Niccolò
Alfonso Alberti
Niccolò Castiglioni fu Compositore dalle caratteristiche del tutto atipiche; il suo singolarissimo mondo di immagini e il linguaggio musicale privo di pregiudizi [...] strumenti su testi di Edith Stein (1991 e due anni dopo in una seconda versione per coro femminile e piccola orchestra), Terzina per voce di contralto e otto strumenti su testi mistici di Gerhard Tersteegen (1992, l’anno dopo in una versione per ...
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Il nome, la sua estensione e le sue vicende. - L'origine del nome Abruzzo (la forma singolare è la più corretta anche per designare tutto il paese), Aprutium nel latino medievale, è ignota. Il nome, sconosciuto, [...] e coll'irrigidirsi nei seguenti caratteri: sestina endecasillabica; tornello nelle risposte e chiuse di parlate; terzina di annuncio e di licenza. Carattere strettamente regionale hanno certi sermoni semidrammatici, introdotti dai francescani ...
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allegoria
Jean Pépin
Per valutare correttamente il posto occupato dall'a. nell'opera sia di D. che di qualunque altro, bisogna intendersi anzitutto sul significato del termine.
La nozione di A. - Le [...] potrebbe dare miglior avvertimento che sta disponendosi a scrivere in linguaggio allegorico - ma senza eccessivo ermetismo - i versi seguenti la terzina.
In nessuno dei due passi D. offre la chiave dell'a. di cui segnala l'esistenza. Ma talvolta lo ...
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BOCCACCIO, Giovanni
Natalino Sapegno
Frutto di una libera relazione di Boccaccio, o Boccaccino, di Chellino con una donna di cui nulla sappiamo, nacque, forse a Certaldo, ma più probabilmente a Firenze, [...] virtù che conduce a "riposo eterno". Tutto il poema è costruito come un enorme acrostico: le lettere iniziali di ciascuna terzina formano infatti tre sonetti di dedica, i primi due indirizzati a "madama Maria", cioè a Fiammetta, il terzo ai lettori ...
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Vincenzo Monti, Opere – Introduzione
Carlo Muscetta
I
In una lunga lettera del Monti diciannovenne all’abate Girolamo Ferri, suo maestro di eloquenza a Ferrara, si legge un energico appello che ci lascia [...] si trattava di cavoli riscaldati, versi già composti a Ferrara e ora rimanipolati. Ma era bello l’attacco di alcune terzine intitolate Entusiasmo malinconico:
Dolce de’ mali obblìo, dolce dell’alma
conforto se le cure egre talvolta
van de’ pensieri a ...
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ALFIERI, Vittorio
Mario Fubini
Nacque in Asti il 16 genn. (non 17, come è detto nella Vita) 1749 da Antonio Alfieri e da Monica Maillard de Tournon: fu battezzato col nome dell'avo materno Vittorio [...] sono le cause della presente corruzione e dei mali tutti del tempo suo. Tale satira svolge, nel metro ormai tradizionale della terzina, in un discorso serrato, alieno dai quadretti e dai ritratti comuni agli altri poeti satirici, una prosa rimata sui ...
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Leonardo Da Vinci - «Se la pittura è scienzia»
Edoardo Villata
La vita
Leonardo nacque probabilmente a Vinci (anche se non nell’edificio rurale che la tradizione addita come luogo natale) il 15 aprile [...] ’l lauro/ fu ch’ e’ gl’è bon fra la salsiccia e ’l tordo/ i’ non posso di lor giance far tesauro», claudicante terzina che imita scopertamente un sonetto del Bellincioni: «Se ’l targon ch’ è tra la salsiccia e ’l tordo/ vestito alla moresca in ballo ...
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terzina
s. f. [der. di terzo]. – 1. Strofa di 3 versi: una t. di settenarî; le due t. del sonetto. Come metro a sé (terzine o terza rima), è composta di 3 endecasillabi, di cui il 1° rima col 3°, mentre il 2° dà la rima al 1° e al 3° della...
terzino1
terzino1 agg. [der. di terzo]. – Figura t., nel linguaggio della storia e della critica dell’arte, figura rappresentata (nella pittura o nella scultura) in grandezza che è un terzo del naturale.