Cupido
Clara Kraus
Il mito pagano-romano chiamava così (o Amore) il figlio di Venere, rappresentandolo come un fanciullo alato, munito d'arco e di frecce, vera e propria personificazione dell'amore [...] carnale. A tale tipologia appartiene il C. che compare in Pg XXVIII 66, alla fine della terzina in cui D. ricorre al paragone della fiamma d'amore divampata negli occhi di Venere allorché C., colpendola involontariamente con una sua freccia, la fece ...
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Tronto
Adolfo Cecilia
Fiume dell'Italia peninsulare che nasce dai monti della Laghetta e, dopo un percorso di circa 93 Km, sfocia nell'Adriatico poco a sud di Porto d'Ascoli. Lambisce Ascoli Piceno, [...] segna, con il tratto finale del suo corso, il confine tra Marche e Abruzzo.
Come linea di confine è citato in Pd VIII 63, nella terzina con la quale D. descrive il regno di Napoli: e quel corno d'Ausonia che s'imborga / di Bari e di Gaeta e di Catona ...
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ognuno
Riccardo Ambrosini
Come pronome distributivo indefinito ricorre in Rime dubbie XVII 14 - un sonetto difficilmente attribuibile a D. - hai sì pieno / l'animo tuo di pensier sì spietati, / ched [...] ognun par che sia di crudel veleno, e in tre luoghi della Commedia, in due dei quali si trova in inizio di terzina (If XXXII 37 Ognuna in giù tenea volta la faccia, e Pg XXIX 94 Ognuno era pennuto di sei ali) e in uno in altra sede del verso (Pg XXX ...
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attempare
L'unica occorrenza di a. nella Commedia è in If XXVI 12, là dove D. allude a una sventura che colpirà Firenze: E se già fosse, non saria per tempo. Così foss'ei, da che pur esser dee! / ché [...] più mi graverà, com' più m'attempo. Qualunque sia il senso della terzina (per il problema della sua interpretazione v. la voce GRAVARE), il verbo, al costrutto intransitivo pronominale, vale " invecchiare ", " avanzare negli anni ".
A. è comune nel ...
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impetrare
Nel senso di " ottenere con preghiere ", con costrutto transitivo, in Pg XIX 95 se vuo' ch'io t'impetri / cosa di là ond'io vivendo mossi, e, nella forma passiva, in Pd XXXII 147 orando grazia [...] conven che s'impetri / grazia da quella che puote aiutarti, " con efficace enjambement da una terzina all'altra " (cfr. Petrocchi, ad l.).
L'infinito è sostantivato in Pg XXX 133 Né l'impetrare ispirazion mi valse, / con le quali... in sogno... / lo ...
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DAVANZATI, Mariotto
Paolo Procaccioli
Nacque a Firenze nella prima metà dcl sec. XV da Arrigo di Davanzato e Lisa di Filippo di Neri Ardinghelli (meglio nota come Branda o Bonda).
Ignoto l'anno di nascita, [...] ma di certo non dovette essere il 1436 indicato dal Crescimbeni (che male interpretava la seconda terzina dei sonetto XXX e intendeva come anno di nascita quello dell'innamoramento); il 1408 (23 febbraio) o il 1410, indicati rispettivamente dal ...
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piatto
Alessandro Niccoli
Con questo aggettivo Niccolò III indica la posizione di altri papi, simoniaci come lui, caduti nel fondo della buca nella quale è piantato: If XIX 75 Di sotto al capo mio son [...] li altri tratti / che precedetter me simoneggiando, / per le fessure de la pietra piatti.
Né il senso complessivo della terzina né il valore di p. risultano molto chiari; i più dei commentatori recenti (Scartazzini-Vandelli, Casini-Barbi, Porena, ...
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George, Stefan
W. Theodor Elwert
Poeta tedesco (Büdesheim, presso Bingen sul Reno, 1868 - Locarno 1933); uno dei maggiori simbolisti europei. Imparò l'italiano al liceo per leggere, seguendo la tradizione [...] tedeschi, Petrarca e il Tasso. Fu sullo scorcio del secolo che il G., che già fin dal 1890 adoperava la terzina dantesca, andò scoprendo la sua affinità con D., in ciò incoraggiato dai suoi discepoli; uscì da una crisi spirituale avendo conosciuto ...
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esurire
E senti' dir: " Beati cui alluma / tanto di grazia, che l'amor del gusto / nel petto lor troppo disir non fuma, / esurïendo sempre quanto è giusto! " (Pg XXIV 154): " tanto avendo appetito mangiano; [...] è quale è giusto " (Ottimo). Il verbo è di pretto stampo latino (esurire, " aver fame "), e tutta la terzina riecheggia la beatitudine evangelica (" Beati qui esuriunt et sitiunt iustitiam, quoniam ipsi saturabuntur ", Matt. 5, 6), cui si allude ...
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Varo
Adolfo Cecilia
Fiume della Francia sud orientale, che scende dal versante meridionale delle Alpi Marittime e sfocia nel Mediterraneo circa 7 Km a so di Nizza, dopo un corso di 110 Km caratterizzato [...] Varus ", si può intendere che D. si sia servito del fiume per indicare a grandi linee una zona di confine in una terzina nella quale, anche sulla scorta di Floro e di Lucano, elenca numerosi fiumi che tutti assieme concorrono a fornirci l'idea della ...
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terzina
s. f. [der. di terzo]. – 1. Strofa di 3 versi: una t. di settenarî; le due t. del sonetto. Come metro a sé (terzine o terza rima), è composta di 3 endecasillabi, di cui il 1° rima col 3°, mentre il 2° dà la rima al 1° e al 3° della...
terzino1
terzino1 agg. [der. di terzo]. – Figura t., nel linguaggio della storia e della critica dell’arte, figura rappresentata (nella pittura o nella scultura) in grandezza che è un terzo del naturale.