FOLLINI, Bartolomeo
Carlo Fantappiè
Nacque a Firenze il 15 febbr. 1745 da Francesco, cittadino fiorentino, e da Maria Teresa Mori. Durante l'infanzia ebbe per maestri privati i sacerdoti P. Barsi e [...] sottomaestro. In questo ufficio espresse la sua preparazione letteraria. tenendo due accademie sulla lingua toscana e su una terzina della Divina Commedia. Frequentò come esterno le scuole del seminario fiorentino, imparando la filosofia da C.A ...
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BECCARI, Agostino
Anna Migliori
Nacque a Ferrara poco prima del 1510.
A detta dei biografi, il B. conseguì il dottorato di diritto civile e canonico, fu dedito agli studi filosofici ed eccelse nell'arte [...] del B., ripartito nei classici cinque atti e cadenzato secondo il ritmo dell'endecasillabo sciolto (rispetto all'originaria terzina o all'ottava dei cantari popolari) che l'Ariosto aveva per primo sperimentato con successo nell'ambito della commedia ...
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FRANCESCO d'Accorso (Franciscus Accursii, Franciscus Accurtii)
Daniela Novarese
Figlio primogenito del celebre giurista e della sua prima moglie, della quale non è noto il nome, nacque a Bologna nel [...] È certo che non dovette godere di grandi simpatie fra i suoi contemporanei, né fra i suoi studenti. Se è infatti nota la terzina con la quale Dante lo ricorda nell'Inferno fra i sodomiti ("Priscian sen va con quella turba grama e Francesco d'Accorso ...
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Colpa diagnostica e danno da nascita
Enrico Carbone
La Corte di cassazione, a sezioni unite, con la sentenza n. 25767/2015, ha formulato due principi in tema di responsabilità medica da nascita indesiderata: [...] riferimento alla contradizion che nol consente – tanto suggestivo per qualche osservatore21 –, le Sezioni Unite vestono in terzina dantesca un cinquantennale tema di giurisprudenza americana: il non existence paradox assume che sia illogico comparare ...
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Costantino fra giurisdizionalismo e ius publicum ecclesiasticum
Pier Virginio Aimone Braida
«Tutto dipende dal carattere degli uomini che regnano o che amministrano la cosa pubblica. La storia ci insegna [...] , almeno secondo l’opinione del poeta Dante, che inseriva nella cantica XIX dell’Inferno della sua Comoedia (vv. 115-117) la famosa terzina: «Ahi, Costantin, di quanto mal fu matre, non la tua conversion, ma quella dote che da te prese il primo ricco ...
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ALIGHIERI La vita. - Condizione sociale e prima educazione. - Nacque in Firenze nel maggio del 1265, di famiglia che si teneva derivata dal gentil seme dei Romani fondatori della città (Inf., XV, 73-78) [...] l'amore verso Dio, o che quest'amore s'esplicò in vita attiva o in vita contemplativa. Anche il metro è la terzina concatenata. Tutto fu, via via che l'ispirazione prendeva forma, disegnato con somma precisione: le tre cantiche hanno press'a poco lo ...
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terzina
s. f. [der. di terzo]. – 1. Strofa di 3 versi: una t. di settenarî; le due t. del sonetto. Come metro a sé (terzine o terza rima), è composta di 3 endecasillabi, di cui il 1° rima col 3°, mentre il 2° dà la rima al 1° e al 3° della...
terzino1
terzino1 agg. [der. di terzo]. – Figura t., nel linguaggio della storia e della critica dell’arte, figura rappresentata (nella pittura o nella scultura) in grandezza che è un terzo del naturale.