Longfellow, Henry Wadsworth
Tommaso Pisanti
Il celebre poeta americano (Portland, Maine, 1807 - Cambridge, Mass., 1882) fu fortemente attratto, nelle sue ampie esplorazioni attraverso le principali [...] e, insieme, di compiacimento nel suo voler ‛ riprodurre ' pienamente il modello. L. raggruppò i suoi sciolti (blank verse) in terzine non rimate, eliminando così, sia pure con rincrescimento, la terza rima, non facile da conservare - come aveva già ...
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DE BELLIS, Antonio
Giuseppe De Vito
Non sono stati ancora ritrovati documenti che consentano di definire la data ed il luogo di nascita e di morte di questo pittore attivo prevalentemente a Napoli. [...] biblici che fanno parte anche del repertorio cavalliniano, è il ricorrere indifferentemente a figure in vera grandezza ed a quelle terzine, che sono la quasi totalità di quelle cavalliniane, una marcata incisività del tratto, l'uso deciso di colori ...
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ROMANIA (A. T., 79-80)
Emmanuel DE MARTONNE
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Pino FORTINI
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Giulio COSTANZI
Ramiro ORTIZ
Anna Maria RATTI
Angelo PERNICE
Carlo TAGLIAVINI
Walter [...] al Maiorescu fu un altro poeta di cultura preponderantemente tedesca: Gheorghe Coşbuc (1866-1918), che tradusse in magnifiche terzine la Divina Commedia. Come tecnica e colore locale, le liriche del Coşbuc sono talvolta superiori a quelle dello ...
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Calabria
Giuseppe Inzitari
Pier Vincenzo Mengaldo
La C., all'epoca di D., faceva parte del Regno di Sicilia, detto poi, dopo la pace di Caltabellotta (1302), Regno di Napoli. Era il più forte stato [...] ", che accolse scritti dei migliori ingegni: D. Mauro, V. Padula, G. Campagna, autore del poema L'Abate Giovacchino, in terzine, tutte risonanti di reminiscenze dantesche, V. Selvaggi, B. Miraglia, C.M. Presterà, V. Dorsa, P. Giannoni, P. Camardella ...
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Fiore, IL
Gianfranco Contini
Poemetto da alcuni critici attribuito a D., mentre la paternità è da altri, e soprattutto era un tempo, energicamente contrastata. E contenuto esclusivamente in un manoscritto [...] così sia, a chiusa di LXXXVI [cfr. If XXVI 11 Così foss'ei, da che pur esser dee!]; or può veder a inizio delle terzine di CLI; or veggh'i' ben, CCXI 13 [il discorso comincia col vocativo cugina, ricorda perciò anzitutto Pg XXIV 55 0 frate, issa vegg ...
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endecasillabo
Ignazio Baldelli
Il verso dantesco, e in particolare l'e., ha attirato fortemente l'attenzione degli studiosi fino a spingerli a una serie d'importanti considerazioni sui rapporti più [...] hanno gli accenti di 4ª e 7ª, cioè 52, 53, 58 e 59. D'altra parte, talora un tale ritmo è scelto a chiudere terzine o episodi dal lento avvio, quasi a dare un improvviso suggello di violenta intensità: Da indi in qua mi fuor le serpi amiche, / perch ...
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MENZINI, Benedetto
Carlo Alberto Girotto
MENZINI, Benedetto. – Nacque a Firenze il 29 marzo 1646 da Domenico di Francesco e da Domenica di Giovan Battista Cresci, di condizioni assai modeste. Di un [...] a Roma delle Elegie, sulle quali il M. lavorava dalla fine del decennio precedente. L’edizione contiene diciassette elegie in terzine, cinque delle quali presenti in calce dell’Arte poetica del 1690, più un’egloga pastorale e una canzone; alla fine ...
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domenicani
Innocenzo Venchi
I rapporti dei frati predicatori con D. sono compresi in un arco storico di sette secoli, e interessano sia le relazioni con D. e la famiglia Alighieri e la situazione storico-spirituale [...] Pérault (morto verso il 1260).
In terzo luogo egli esalta l'apostolato e la diffusione della famiglia di s. Domenico con questa terzina: Di lui si fecer poi diversi rivi / onde l'orto catolico si riga, / sì che i suoi arbuscelli stan più vivi (Pd ...
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GIOVANNI Fiorentino (da Firenze)
Franco Pignatti
A un ser Giovanni è ascritta una raccolta di novelle, conservata adespota e anepigrafa dai manoscritti, e attribuita sulla base di un sonetto, forse apocrifo [...] essere considerato di poco posteriore all'altro, è basata sul sonetto su Europa, che denuncia consistenti affinità con alcune terzine del Dittamondo di Fazio degli Uberti (l. III, cap. XIX, vv. 49-63), opera che presumibilmente cominciò a circolare ...
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TOLOSANI, Giovanni Maria
Vincenzo Lavenia
– Nacque tra il 1470 e il 1471 a Firenze. Figlio di Leonardo, giurista e notaio di Colle di Val d’Elsa legato a Marsilio Ficino e a Sebastiano Salvini (A.F. [...] illustrato del sapere astronomico, naturalistico e geografico del tempo composto di tre libri in ottava rima aperti da alcune terzine proemiali (il testo fu ripubblicato da Gustavo Camillo Galletti nel 1859 con la Spera volgare; di nuovo nel 1863 ...
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terzina
s. f. [der. di terzo]. – 1. Strofa di 3 versi: una t. di settenarî; le due t. del sonetto. Come metro a sé (terzine o terza rima), è composta di 3 endecasillabi, di cui il 1° rima col 3°, mentre il 2° dà la rima al 1° e al 3° della...
terzino1
terzino1 agg. [der. di terzo]. – Figura t., nel linguaggio della storia e della critica dell’arte, figura rappresentata (nella pittura o nella scultura) in grandezza che è un terzo del naturale.