che (cong. e pron.)
Aldo Duro
La presenza in D. di questa voce grammaticale supera le 12.000 occorrenze, se nel calcolo si includono il Fiore e il Detto. La sua stessa altissima frequenza toglie ogni [...] lo dì c'han detto ai dolci amici addio (Pg VIII 3: per noi, complemento di tempo è lo dì, nel terzo verso della terzina, intendendo invece l'ora e che soggetti, com'è soggetto che nel verso seguente e che lo novo peregrin d'amore / punge; il Pagliaro ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Quaestio de aqua et terra - Introduzione
Francesco Mazzoni
Giunto ormai a questa parte del volume il paziente lettore si è certamente reso conto, attraverso pagine riguardanti [...] nei vv. 121-6 del canto XXXIV dell’ Inferno e due punti (anzi due tesi fondamentali) della Questio.
Dalle due terzine infernali, come è ben noto, si apprende infatti:
1) che al momento della Creazione la «terra» emergeva nell'emisfero australe ...
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Novellieri del Cinquecento
Marziano Guglielminetti
Occorre riconoscere, preliminarmente, che la narrativa del Cinquecento, e in particolare la novellistica, rimane tutt'oggi res nullius. o, se si vuole, [...] mimetico (non diversamente, del resto, il Molza poeta scrive le ottave ovi- diane del poemetto La Ninfa Tiberina e le terzine di alcuni capitoli berneschi), per converso, in quanto è indice di una dissociazione oggettiva, sta a dimostrare il rigore e ...
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Teofilo Folengo: Opere
Carlo Cordié
Nel gennaio 1517 usciva, a Venezia, un volumetto in latino maccheronico, in versi e in prosa, sotto lo pseudonimo di Merlin Cocaio, poeta mantovano. Aveva titolo [...] del Petrarca: dalla creazione degli angeli al fallo di Adamo ed Eva fino alla natività di Cristo. Dura prova in terzine dalla quale il poeta non esce vinto, in qualche occasione ritrovando anche impennate che reggono l'altezza di una poesia sacra ...
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Vedi PUNICA, Arte dell'anno: 1965 - 1996
PUNICA, Arte
G. Ch. Picard
G. Pesce
G. Garbini
L'arte p. rappresenta quella corrente artistica che fa capo a Cartagine. Di derivazione fenicia, essa si diffuse [...] IV sec. (tipo del Sardanapalo prassitelico); il corpo è un supporto di linguaggio primitivo popolaresco. 27) Due statue terzine: giovani nudi dormienti secondo il rito dell'incubazione, uno cinto da un serpente, trovati nel tempio punico-romano di ...
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Principe, Il
Gian Mario Anselmi
Titolo. Il titolo originale dell’opera doveva essere in latino, De principatibus, secondo una consuetudine cara a M., e così lo vediamo attestato nella celebre lettera [...] mondo, sembra davvero figlio di una ricca tradizione aristotelica ma anche dei Trionfi petrarcheschi e specie delle loro memorabili terzine finali.
M. usa cioè nel P. una metafora tratta da un concetto che in lui stesso presuppone forti connessioni ...
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BUONARROTI, Michelangelo
Luitpold Dussler
Enzo Noè Girardi
Nacque il 6 marzo 1475 a Caprese (od. Caprese Michelangelo) da Ludovico di Leonardo Buonarroti Simoni e da Francesca di Neri di Miniato del [...] fie di me e Oilmé, oilmé, i concetti poetici sulla fama e sul "dì e la notte" ispirati ai sepolcri medicei, le terzine sulla morte del fratello Buonarroto (1528) e le stanze in lode della vita rustica Novo piacere; ma è solo con il suo trasferimento ...
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Ovidio Nasone, Publio
Ettore Paratore
Il poeta latino (Sulmona 43 a.C. - Tomi sul Mar Nero 17 d.C.) è in If IV 90 collocato nel Limbo accanto a Omero, Orazio, Lucano.
Il primo accenno a O. che troviamo [...] ebbe rinchiusa.
Riprendendo l'esame dei luoghi della Commedia che traggono lo spunto da episodi delle Metamorfosi, osserviamo che le due terzine di If XXIV 106-111 relative alla fenice riprendono in pieno Met. XV 392 ss. In questo incontro, che è fra ...
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CASTIGLIONE, Baldassarre
Claudio Mutini
Nacque il 6 dic. 1478 nella "corte" di Casatico, presso Mantova, da Cristoforo e da Aloisa Gonzaga.
Da parte del padre la famiglia discendeva da quella piccola [...] il foco" corrisponde alla stanza di una canzone), laddove il sonetto tende a saldare le cesure tra quartine e terzine nell'unità di un movimento ritmico-sintattico (di solito iterativo). Rispetto a queste due componenti il calco petrarchesco non ...
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numero
Antonietta Bufano
Gian Roberto Sarolli
All'accezione più comune, secondo la quale il termine designa una cifra, vanno ricondotte 'quasi tutte le occorrenze della Vita Nuova, con riferimento [...] modus scribendi, sia della forma mentis numerologica di D., e per comprendere a pieno le immense possibilità che la terzina gli offriva e come egli potesse così rigorosamente eppur facilmente sapere quando fossero piene le carte e, al tempo stesso ...
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terzina
s. f. [der. di terzo]. – 1. Strofa di 3 versi: una t. di settenarî; le due t. del sonetto. Come metro a sé (terzine o terza rima), è composta di 3 endecasillabi, di cui il 1° rima col 3°, mentre il 2° dà la rima al 1° e al 3° della...
terzino1
terzino1 agg. [der. di terzo]. – Figura t., nel linguaggio della storia e della critica dell’arte, figura rappresentata (nella pittura o nella scultura) in grandezza che è un terzo del naturale.