Biologia
In istologia, aggregato di cellule (e di sostanze da esse prodotte) che hanno forma, struttura e funzioni simili, e, per lo più, origine embriologica comune; i t., di cui si hanno diversi tipi, [...] della pianta che restano costantemente allo stato meristematico. Le cellule vegetali hanno un’elevata capacità veri e propri sono realizzati su telaio o su macchina per tessere e sono caratterizzati da tre dimensioni: altezza, lunghezza, spessore. La ...
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VITE (lat. vitis; fr. vigne; sp. vid; ted. Winstock; ingl. vine)
Giovanni DALMASSO
Per vite, senz'alcun aggettivo, comunemente s'intende la vite europea o nostrana. Botanicamente, si tratta della specie [...] fellogeno e il cambio. Il primo è un anello meristematico che si origina internamente alle fibre pericicliche, tra i floemi provvedono a dare origine a nuovo periderma, che elimina i vecchi tessuti corticali, che si staccano a poco a poco dal fusto ( ...
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Si chiama così la proprietà che hanno i corpi di aumentare la propria massa, assumendo nuova sostanza dall'ambiente che li circonda. Questa proprietà ha un carattere assai generale in quanto si riferisce [...] a quelli primarî derivati dal meristema apicale. Tali tessuti secondarî sono il prodotto dell'attività di uno strato di cellule, che, tutto attorno al fusto e alla radice, si mantiene allo stato giovanile, o meristematico: il cambio (v.).
Anche l ...
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Il caule o fusto è quella parte dell'asse delle piante cormofite che, erigendosi per solito verticalmente nell'aria, porta ai suoi lati le foglie. Con la radice, che è generalmente il prolungamento diretto [...] di volume delle cellule (Palme, Pandanacee) o da moltiplicazione delle cellule e formazione di tessuti secondarî in speciali zone meristematiche con produzione di una struttura secondaria (Gimnosperme, Dicotiledoni sia erbacee sia legnose e Gigliacee ...
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(I, 270; App, II, I, p. 11; III, I, p. 10)
Botanica. − L'obiettivo più importante nello studio dell'a. delle piante è comprendere come l'organismo vegetale si sviluppi partendo da una singola cellula, [...] di esse inizia la via del differenziamento, con cui si trasformano in cellule adulte di qualche tessuto. Avviene spesso che le due cellule meristematiche originate dalla stessa mitosi seguano, nel differenziamento, strade diverse, oppure che una si ...
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Ormoni
VVincent B. Wigglesworth
Gerald Litwack
Heinz Otto Schild
Erasmo Marrè
Ormoni negli Invertebrati, di Vincent B. Wigglesworth
Ormoni nei Vertebrati, di Gerald Litwack
Ormoni locali, di Heinz [...] o trasportato con i liquidi, per distanze brevi ma tuttavia apprezzabili, spostandosi così dai tessuti dove è prodotto (come gli apici meristematici) verso i tessuti vicini.
La capacità delle piante di produrre etilene e anche l'attività dell'etilene ...
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In botanica, tessuto costituito da cellule indifferenziate – che si accrescono per divisione costituendo gli istogeni, localizzati nell’apice vegetativo del caule e della radice – da cui si originano i [...] rapidissime del fusto. Tra i m. vanno anche considerati i meristemoidi: singole cellule o piccoli gruppi di cellule meristematiche all’interno di tessuti, dove formano, per es., gli stomi e i peli pluricellulari.
La funzione dei m., oltre che nella ...
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Botanica
Parte periferica del fusto e della radice delle piante Si distinguono una c. primaria e una secondaria; la prima consta dei tessuti (parenchimi, tessuti meccanici ecc.) che stanno fra l’epidermide [...] avvolge il cilindro centrale o stele; questa c. deriva dal foglietto meristematico sottoepidermico. La c. secondaria ha origine del tutto diversa, perché comprende i tessuti (floema, parenchima, sclerenchima ecc.) originati dal cambio verso l’esterno ...
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ISTOLOGIA (dal gr. ἱστός "tessuto" e λόγος "dottrina"; tedesco Gewebelehre)
Giuseppe LEVI
Antornio CESARIS-DEMEI
Enrico CARANO
È la disciplina che s'occupa degli attributi dei materiali costitutivi [...] degli Equiseti e delle Felci. Per molto tempo si ritenne che la presenza d'una cellula apicale, produttrice di tessutimeristematici, fosse la regola generale nelle piante vascolari; però G. Hanstein (1868) dimostrò che nelle Fanerogame, in luogo d ...
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IPERPLASIA (dal gr. ὑπέρ "oltre" e πλάσις "formazione")
Cesare SIBILLA
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Questo termine indica in patologia l'aumento di volume di un organo o di un tessuto dovuto all'aumento di numero degli elementi [...] se sottoposto a particolari e anormali condizioni; reagiscono di più i tessutimeristematici, fondamentali ed epidermici, di meno gli altri tessuti definitivi. Le condizioni che possono determinare l'iperplasia sono rappresentate da stimoli ...
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meristematico
meristemàtico agg. [der. di meristema] (pl. m. -ci). – In botanica, del meristema, che ha carattere di meristema: cellula m.; tessuto meristematico.
tessuto
s. m. [part. pass. di tessere]. – 1. Manufatto costituito da un insieme di fili, ricavati da fibre tessili, intrecciati fra loro mediante l’opera di tessitura secondo un determinato ordine, e cioè intrecciando un filo con sé stesso...