picchiare [da una radice onomatopeica ✻pikk-] (io pìcchio, tu picchi, ecc.). - ■ v. tr. 1. [prendere a botte] ≈ battere, (ant.) carminare, colpire, (fam.) darle (di santa ragione) (a), macinare, (non com.) [...] : p. i pugni sul tavolo; picchiarsi il petto] ≈ battere, colpire. 3. [andare a colpire involontariamente: ha picchiato la testa nel muro] ≈ battere, cozzare, sbattere, urtare. ■ v. intr. (aus. avere) [dare colpi: qualcuno ha picchiato alla porta ...
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capestro /ka'pɛstro/ s. m. [lat. capistrum "cavezza"]. - 1. [fune grossa usata per legare per la testa buoi, vacche, cavalli, ecc.] ≈ cavezza. ‖ cappio. ● Espressioni (con uso fig.): mettere il capestro [...] (a qualcuno) [imbrigliare in un luogo chiuso, o, fig., impedire di agire] ≈ aggiogare (ø), ingabbiare (ø), intrappolare (ø), soggiogare (ø), sottomettere (ø); rompere il capestro ≈ emanciparsi, liberarsi. ...
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capezzale /kape'ts:ale/ s. m. [lat. ✻capitiale, der. di capĭtĭum "estremità"]. - 1. a. [specie di basso e stretto guanciale, che si pone sotto al guanciale vero e proprio per tenerlo più sollevato] ≈ ‖ [...] cuscino, guanciale. b. (estens.) [la parte di testa del letto, dove sta il capezzale] ≈ spalliera, testata. c. (fig.) [mobile dove riposa chi è malato o sta per morire: accorrere, raccogliersi al c. di qualcuno] ≈ letto. 2. (ant.) [collarino o ...
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piegare [lat. plicare] (io piègo, tu pièghi, ecc.). - ■ v. tr. 1. a. [agire su un oggetto di forma piana o rettilinea in modo che assuma forma diversa, per lo più curva: p. un filo di ferro, una lamiera] [...] l'inclinazione di qualcosa, portare verso il basso e sim.: il vento piega le cime degli alberi; p. la testa] ≈ abbassare, chinare, inclinare, (lett.) reclinare. ↔ alzare, rialzare. 4. (fig.) a. [indurre qualcuno a fare qualcosa, con la prep. a ...
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capitano (ant. capitanio) s. m. [lat. ✻capitanus, var. del lat. tardo capitaneus, der. di caput -pĭtis "capo, testa"]. - 1. (milit.) a. [chi è a capo di un corpo armato] ≈ capo, comandante, condottiero, [...] duce, guida. b. [negli eserciti moderni, il capo di una compagnia di soldati] ≈ ⇑ ufficiale. > sottotenente, tenente, c., maggiore, tenente colonnello, colonnello, generale. 2. (marin.) [chi è a capo ...
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capitolare² [dal lat. mediev. capitulare, der. di capitŭlum "capitolo di una convenzione"] (io capìtolo, ecc.). - ■ v. intr. (aus. avere) 1. (ant.) [addivenire a un capitolato, stipulare un accordo] ≈ [...] darsi per vinto, gettare le armi. ↑ assoggettarsi, soccombere, soggiacere. ↔ resistere. ↑ contrastare, fare fronte, opporsi, respingere, tenere testa. b. (fig.) [cessare di opporre resistenza: capitolò di fronte alle sue insistenze] ≈ darsi per vinto ...
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capoccia² s. f. [der. di capo] (pl. -ce), roman. - [parte superiore del corpo unita al torace per mezzo del collo] ≈ capo, (scherz.) capocchia, testa. ...
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capoccione /kapo'tʃ:one/ s. m. [accr. di capoccia²]. - 1. (f. -a) (scherz.) a. [persona che ha la testa grossa] ≈ (tosc.) capone, testone. b. (estens.) [persona che capisce poco: sei proprio un c.!] ≈ [...] testone, zuccone. 2. (f. -a) (scherz.) [persona molto intelligente] ≈ cervellone. 3. (roman.) [persona che ha larga influenza] ≈ eminenza, (pop.) grosso calibro, (pop.) papavero, (pop.) pezzo grosso (o ...
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scavezzacollo /skavets:a'kɔl:o/ s. m. [comp. di scavezza(re) "liberare della cavezza" e collo¹] (pl. -i, o, non com., invar.). - 1. (non com.) a. [discesa ripida e pericolosa] ≈ balza, dirupo, (region.) [...] . (fig., fam.) [persona che vive in modo disordinato e sregolato, per lo più in tono scherz.: è stato sempre uno s.] ≈ caposcarico, incosciente, irresponsabile, (fam.) rompicollo, scapato, scapestrato, scapigliato, scriteriato, sventato, testa calda. ...
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testa anatomia Parte del corpo in cui si apre la bocca e che contiene il cervello e gli organi di senso specifico; nei Vertebrati e nella grande maggioranza degli Invertebrati è situata nella parte anteriore del corpo.
Nell’uomo è divisa convenzionalmente...
Cognome di un attore comico, in arte Aurelio, vissuto a Napoli verso il 1630, e fatto uccidere da V. Capece, comproprietario del Teatro dei Fiorentini. È probabilmente lo stesso Aurelio che dirigeva a Genova nel 1610 un gruppo di nobili dilettanti.