PIEVE Santo Stefano (A. T., 24-25-26 bis)
Attilio Mori
Paese e comune della Toscana (alta Valle Tiberina) nella provincia di Arezzo, dalla quale città dista 27 km. verso NE. Il paese, ben fabbricato [...] e di civile aspetto, sorge sulla riva destra del Tevere a 18 km. dalle sue sorgenti e a 431 m. s. m. Fu già possesso del comune di Arezzo e dei Tarlati, passato nel 1384 sotto il dominio di Firenze. Notevole centro agricolo e commerciale, si adorna ...
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Quarto re di Roma (dal 640 al 616 a. C. secondo la tradizione). Nipote di Numa, anch'egli avrebbe restaurato la religione; conquistate molte città latine, ne avrebbe trasferita la popolazione a Roma, dando [...] così origine alla plebe romana. Conquistato il territorio fino alle foci del Tevere, avrebbe fondato Ostia. Erano a lui attribuite le fortificazioni del Gianicolo, la costruzione del ponte Sublicio e del carcere pubblico ai piedi del Campidoglio. ...
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. Comune dell'Umbria, in provincia di Terni. Il capoluogo è un villaggio di 706 abitanti (popolazione totale del comune 1291 abitanti), situato a 257 m. s. m., dal quale si gode tutto il panorama dell'ubertosa [...] pianura del Tevere. Vi sorge il castello, ora Doria Pamphily, di forma quadrata con torri angolari e con un bel cortile del Rinascimento. Un affresco del sec. XVII ricorda il miracolo francescano delle rondini, collocato dalla tradizione in Alviano. ...
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LUNA Nome di quel tratto della catena displuviale dell'Appennino Tosco-Marchigiano, che dal poggio dei Tre Vescovi, a 5 km. SE. del Fumaiolo, va alla Bocca Trabaria (m. 1044), limitando, con uno sviluppo [...] più settentrionale si deprime in varî punti sotto i 1000 m., offrendo agevoli passi tra le due contigue valli del Tevere e della Marecchia; di questi il principale è quello di Viamaggio (988 m.), percorso dalla rotabile Pieve Santo Stefano-Badia ...
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Manto
Giorgio Padoan
Figlia dell'indovino tebano Tiresia, M. fu ella stessa indovina (sarebbe stata assai esperta in piromanzia), e come tale è menzionata nei poemi latini più cari a D.: nell'Eneide [...] (X 198-200) è rapidamente ricordato Ocno, figlio del Tevere e della " fatidicae Mantus ", il quale per ricordo della madre volle appellare Mantova la città da lui fondata; nelle Metamorfosi (VI 157-162) M. è appena nominata in un atto di pietà ...
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Geologo italiano (Civitavecchia 1906 - Fiesole 1984); prof. univ. dal 1935, ha insegnato geologia nell'univ. di Firenze; socio nazionale dei Lincei (1958). Ha compiuto numerosi studî geo-paleontologici, [...] cui quelli sul Permiano delle Alpi Dolomitiche, sulle ammoniti giuresi dell'Appennino Centrale, sulla geologia del bacino del Tevere e dell'Appennino Settentrionale. Ha condotto ricerche anche in Etiopia (missione nel Tigrè dell'Accademia d'Italia) e ...
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Tecnica
Condotto sotterraneo che raccoglie e scarica le acque piovane e i liquidi di rifiuto (➔ fognatura).
C. massima (lat. Cloaca maxĭma) Cloaca costruita in Roma, secondo la tradizione, dagli Etruschi, [...] in periodo regio: dalla Suburra, attraverso il Foro, il Velabro e il Foro Boario, scaricava nel Tevere dopo 600 m di percorso con un arco a tutto sesto alto 4,50 m, tuttora visibile; il canale di pietra gabina, oggi esistente, in parte risale ...
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Malgrado il suo nome antico (che fu recuperato solo in età rinascimentale, riferito a una subarea della regione attuale, così chiamata dopo l’Unità), il Lazio è una regione dalla fisionomia piuttosto recente. [...] , codesto e quello;
(f) l’accordo del ➔ participio passato con il pronome gli, per cui, ad es., nei dialetti dai Cimini fino al Tevere (Carbognano, Fabrica, Faleria, Calcata, Sant’Oreste e altre località), si ha [tɔ ˈdːitːo] «ti ho detto», ma [l ɔ ˈd ...
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Poeta latino (sec. 5º d. C.), nato in Gallia (a Poitiers, o a Tolosa, o a Narbona) da Lacanio che fu governatore di Tuscia e Umbria. Fu praefectus urbi nel 414; imbarcatosi (417) a Portus Augusti per tornare [...] in patria, descrisse il suo viaggio dalla foce del Tevere a Luni (le vecchie strade consolari di terra erano ormai in rovina e malsicure) in un poema in distici elegiaci De reditu suo (in due libri, il primo di 644 versi, il secondo interrotto al v. ...
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BROGLIO, Mario
Clara Gabanizza
Nacque il 2agosto del 1891 a Piacenza da Emilio che, subito dopo la sua nascita, si stabilì a Roma, ove il B. intraprese gli studi. Ancora adolescente, la vista di un [...] uomo intento a dipingere un quadro sul greto del Tevere fu per lui una folgorazione: abbandonati gli studi classici, s'iscrisse all'Accademia di Belle Arti dove strinse amicizia con A. Bartoli, E. Oppo ed E. Pratelli. Intanto entrava in contatto col ...
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tiberino
agg. [dal lat. Tiberinus, der. di Tiber -ĕris «Tevere»]. – Del fiume Tévere, soprattutto in alcune denominazioni geografiche e toponomastiche: isola T., piccolo isolotto, di forma allungata, che emerge nel Tevere a Roma, tra i ponti...