VESPILLONI
Gioacchino Mancini
. Si dicevano presso i Romani vespillones o vespae quelli che esercitavano l'ufficio di trasportare e seppellire i cadaveri di persone di bassa condizione, che per la loro [...] facit, fecerat et medicus. L'edile Lucrezio fu per scherzo denominato Vespillo per avere di sua mano gettato in Tevere il cadavere di Tiberio Gracco, privandolo della sepoltura. Il cognome passò ai suoi posteri, fra i quali Lucretius Vespillo ...
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CIBO, Francesco
Franca Petrucci
Detto Franceschetto a causa della sua piccola statura, nacque a Napoli probabilmente nel 1449 da una ignota napoletana e da Giovanni Battista Cibo, il futuro Innocenzo [...] della congiura dei baroni, Innocenzo VIII a Ferdinando d'Aragona, durante la quale il C. combatté alle bocche del Tevere contro il duca di Calabria, furono fatti molteplici tentativi per accasarlo con una bastarda del re di Napoli. Falliti questi ...
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ORAZIO COCLITE (Horatius Cocles)
A. Bisi
Eroe dell'antica leggenda di Roma, che sarebbe morto nella difesa del Ponte Sublicio secondo la versione di Polibio, mentre fonti più tarde che indicano come [...] laureata dell'imperatore; sul retro la scritta cocles: l'eroe con elmo crestato e scudo imbracciato è raffigurato mentre traversa il Tevere a nuoto; in secondo piano è il Ponte Sublicio, già per metà rotto, sul quale sono cinque guerrieri, a capo ...
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Imperatore romano dal 306 al 337. Nacque probabilmente nel 280, da Costanzo Cloro e da Elena, a Naisso (Mesia); visse prima alla corte di Diocleziano, seguì poi il padre in Britannia e alla sua morte fu [...] Milano, Verona, e nella battaglia del ponte Milvio (28 ott. 312) vinse Massenzio che morì nel crollo di un ponte sul Tevere. C. fu riconosciuto Augusto dal senato, sciolse il corpo dei pretoriani, a Milano (313) emanò il decreto di tolleranza verso i ...
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Archeologo, nato a Castelli (Teramo) il 13 gennaio 1842, morto a Roma il 29 ottobre 1922. Laureatosi in lettere a Pisa (luglio 1865) si dedicò dapprima all'insegnamento, e fece viaggi d'istruzione a Parigi [...] della villa Adriana e del Palatino, e quella di palazzo Salviati per gli oggetti trovati nei lavori dell'arginatura urbana del Tevere. È merito principalissimo del B. di aver voluto la creazìone in Roma dei due musei nazionali di Villa Giulia e delle ...
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SIGNORIE e PRINCIPATI
Giorgio Falco
. I. Si suole indicare con questa espressione il periodo della storia d'Italia compreso fra il declinare dei comuni e le guerre di predominio tra Francia e Spagna, [...] della penisola. I bacini del medio e del basso Po, dell'Adige, del Brenta, del Piave, dell'Arno e dell'alto Tevere, abbracciano il territorio di più potente vita comunale, e poi signorile; ai margini di esso, in regioni più largamente agricole, la ...
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VULCANO (Volcānus, Volchanus, Volkanus)
Luisa Banti
Antico dio romano, poi identificato con il dio greco Efesto, di cui prese il carattere e gli attributi; tuttavia la sua natura originaria può in parte [...] con Efesto, come nell'Agro Modenese. Inaccettabile è anche l'ingegnosa ipotesi che ha voluto vedere in V. l'antico dio del Tevere.
Non è certo che V. sia un dio originario di Roma: il suo nome sembra riportarci all'Etruria, dove, benché Efesto fosse ...
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Fiume del Piceno, il cui bacino è pressoché per intero nella provincia d'Ancona. Nasce dal Cafaggio o Scafaggio (m. 1274) e dal Gemmo-Tre Pizzi (1202-1256 m.), nel versante orientale della ruga mesozoico-calcarea [...] .
In corrispondenza delle sorgive, lo zoccolo o rilievo idrotemico della isoipsa di m. 500, dividente il bacino del Tevere dalle Marche, ha una larghezza minima, onde l'Esino beneficia, in qualche misura, pur dell'influenza mitigatrice del ...
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NANNI di Baccio Bigio
Luigia Mlaria Tosi
Nome col quale è noto lo scultore e architetto fiorentino Giovanni di Bartolomeo Lippi, morto a Roma nel 1568 (?). In giovinezza attese soprattutto alla scultura, [...] in S. Pietro nel 1547. Dal 1551 al 1553 diresse il rifacimento del Ponte di S. Maria (oggi Ponte Rotto) sul Tevere, che rovinò nel 1557; nel 1559 era ingegnere militare nelle fortificazioni di Fano; nel 1561 lavorava a quelle di Castel Sant'Angelo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Le fabulae dei Romani
Licia Ferro
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I racconti (fabulae) rivestono grande importanza nella cultura romana: [...] a quella che lo ha rifiutato. Anche i nostri gemelli si sono salvati, e proprio ai margini della grande palude che allora il Tevere formava dove si piega in un’ansa, a lambire sette colli boscosi. A salvarli ai piedi di quello che un giorno sarà il ...
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tiberino
agg. [dal lat. Tiberinus, der. di Tiber -ĕris «Tevere»]. – Del fiume Tévere, soprattutto in alcune denominazioni geografiche e toponomastiche: isola T., piccolo isolotto, di forma allungata, che emerge nel Tevere a Roma, tra i ponti...