Poeta latino (sec. 5º d. C.), nato in Gallia (a Poitiers, o a Tolosa, o a Narbona) da Lacanio che fu governatore di Tuscia e Umbria. Fu praefectus urbi nel 414; imbarcatosi (417) a Portus Augusti per tornare [...] in patria, descrisse il suo viaggio dalla foce del Tevere a Luni (le vecchie strade consolari di terra erano ormai in rovina e malsicure) in un poema in distici elegiaci De reditu suo (in due libri, il primo di 644 versi, il secondo interrotto al v. ...
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SPOLETO, DUCATO DI
HHannelore Zug Tucci
Il ducato di Spoleto dell'epoca degli Hohenstaufen, sorto in misura ridotta su quello longobardo che "a fonte Tiberis usque ad laevam Anienis ripam extendebatur", [...] Collocato a sinistra del corso superiore e centrale del Tevere, non possiede un'individualità geografica ben definita. Nei , Gubbio e Perugia. Quest'ultima, situata di là dal Tevere, dagli Hohenstaufen è stata considerata estranea al ducato e parte ...
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Stratego dell'antica lega etolica. Nel 198-97 a. C. fece parte di un'ambasceria a Roma per la pace, ma poi cercò d'indurre il tiranno di Sparta Nabide alla coalizione degli Etoli contro Roma. Fatto prigioniero [...] nel 190 e mandato a Roma, riuscì a evadere, ma poi si uccise sulle rive del Tevere per sfuggire alla cattura. ...
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Antica via che univa Roma a Castrum Truentinum (Porto d’Ascoli) sulla costa adriatica. Già in funzione al principio del 4° sec. a.C., serviva al trasporto del sale alle zone interne dell’Italia centrale [...] (da cui il nome). Usciva dalla porta Collina delle mura Serviane, poi dalla porta S. delle mura Aureliane, seguiva il Tevere, attraversava la Sabina passando per Rieti, e, valicato l’Appennino alle gole del Terminillo, raggiungeva l’Adriatico. ...
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Comune dell’Umbria (449,5 km2 con 164.880 ab. nel 2020), capoluogo provinciale e regionale. È posta su un colle a 493 m s.l.m. nella Valle Tiberina, presso l’incrocio di importanti vie di comunicazione, [...] che la collegano con il Lazio e l’Emilia attraverso la valle del Tevere, con la Toscana (Val di Chiana) e con le città dell’Umbria orientale e delle Marche (Ancona).
In origine centro abitato degli Umbri, poi possesso degli Etruschi e dei Romani, P. ...
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Colle di Roma, tra la valle del Foro e quella del Circo Massimo, dove secondo la tradizione, Romolo tracciò il solco entro cui fondò Roma.
Tra la fine del 9° e l’inizio del 7° sec. a.C. i Latini, discesi [...] dai colli di Albalonga, si stabilirono sul P. per difendere e controllare il passaggio del Tevere all’Isola Tiberina, naturale testa di ponte fra gli Etruschi, che occupavano la riva destra, e Latini e Sabini, sulla riva sinistra. La ‘città quadrata’ ...
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BUGATTI, Giovanni Battista (Mastro Titta)
Livio Jannattoni
Nato a Roma intorno al 1779, fu famosissimo carnefice, e a lungo attivo: eseguì ben cinquecentoquattordici "giustizie", nel periodo che va dal [...] al 17 ag. 1864. D'ordinario faceva il verniciatore d'ombrelli, ed era condannato al domicilio coatto al di là del Tevere, ove abitava in Borgo Sant'Angelo, quasi sicuramente al n. 120.
Prima di "passare ponte" per recarsi sul luogo dell'esecuzione ...
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vespillone Nome dato in Roma antica al becchino. Più precisamente, vespillones erano coloro che esercitavano l’ufficio di trasportare e seppellire i cadaveri di persone di bassa condizione, i cui parenti [...] non potevano sostenere le spese del trasporto funebre.
Vespillo fu anche un cognome romano, attribuito all’edile Lucrezio, in quanto noto per aver gettato di propria mano il cadavere di Tiberio Gracco nel Tevere, e passato da lui ai discendenti. ...
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Ammiraglio (n. Nizza sec. 13º). Si segnalò al comando delle navi dei cavalieri di S. Giovanni di Gerusalemme durante la spedizione di Carlo d'Angiò in Terra Santa, sì che al ritorno in Provenza fu promosso [...] ammiraglio. Nel 1265, durante la spedizione contro il regno di Napoli, seppe ingannare le flotte alleate pisano-genovesi, dando modo a Carlo d'Angiò di sbarcare con le sue truppe presso il Tevere. ...
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Uomo politico (Parigi 1819 - Graves, Gironda, 1886); figlio di Élie. Ebbe uffici diplomatici sotto la monarchia di luglio; restò appartato durante il secondo Impero. Fu eletto deputato nel 1871, e dal [...] verso la Francia tenuto dal Bismarck nel 1875; frenò le manifestazioni dei clericali francesi a proposito della questione romana, e ordinò il ritiro dal Tevere della nave Orénoque tenuta a disposizione del papa per un suo eventuale abbandono di Roma. ...
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tiberino
agg. [dal lat. Tiberinus, der. di Tiber -ĕris «Tevere»]. – Del fiume Tévere, soprattutto in alcune denominazioni geografiche e toponomastiche: isola T., piccolo isolotto, di forma allungata, che emerge nel Tevere a Roma, tra i ponti...