GRANDI, Domenico
Nicola Labanca
Nacque a Roma il 14 nov. 1849, da Girolamo, notaio, e da Elena Rossi.
L'agiata famiglia borghese del G., di antica origine marchigiana, presto rientrata a Senigallia [...] (29 luglio 1871), una decorazione al valore civile per l'opera di soccorso portata alle popolazioni in occasione dello straripamento del Tevere del 28-30 dic. 1870.
Dopo aver insegnato un anno a Modena e prestato servizio a Palermo, il 31 dic. 1872 ...
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BRANCALEONI, Muzio (Muzio da Assisi)
Gino Franceschini
Figlio di Francesco, che dalla natia Piobbico nella Massa di Monte Nerone militando in Umbria era divenuto cittadino di Assisi, nacque in questa [...] d'Urbino, e il vescovo Guido Tarlati, signore d'Arezzo, che con i suoi domini occupava tutta l'alta valle del Tevere, sin quasi alla Fratta (oggi Umbertide). La città di Assisi entrò così in quel sistema di forze costituito dalle signorie ghibelline ...
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COLONNA, Niccolò
Peter Partner
Del ramo di Palestrina della famiglia, nacque nella seconda metà del XIV secolo da Stefano (Stefanello) e da Sancia, figlia di Onorato Caetani conte di Fondi. Alla morte [...] e di S. Spirito in Sassia - dell'esercito angioino alla portica di S. Pietro; distrusse anche il mulino di S. Spirito sul Tevere. Il 23 fece un'ulteriore sortita dalla porta di S. Giovanni in Laterano per cercare di recuperare il bottino fatto a Roma ...
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ALTOVITI, Bindo
Aldo Stella
Nacque a Roma il 26 nov. 1491 dal nobile fiorentino Antonio. Rimasto a sedici anni orfano del padre, che aveva iniziato le fortune bancarie della famiglia trasferendosi da [...] assedio di Roma nel 1849 e, d'altra parte, il palazzo Altoviti si dovette abbattere nel 1888 per lasciare il posto ai muraglioni del Tevere.
Bibl.: G. Alveri, Della Roma in ogni stato, II, Roma 1664, pp. 103-104; La vita di B. Cellini, a cura di A. J ...
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MANFRONI, Camillo
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Cuneo il 13 giugno 1863 da Giuseppe e da Annunziata Cotta Morandini.
Giuseppe (Mortara, 18 genn. 1835 - Roma 1917), funzionario di polizia, dopo una lunga [...] Sede, in pratica l'unico punto di osservazione e, talvolta, anche il solo canale di comunicazione attivo con l'altra sponda del Tevere in un periodo in cui non erano rari gli episodi di intolleranza, i rapporti erano molto tesi, e la parola d'ordine ...
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BRUNFORTE, Villanuccio da
Gino Franceschini
Discendente da una nobile famiglia marchigiana di tradizione ghibellina, imparentata con gli ultimi rami degli Svevi (uno zio, Ottaviano, aveva sposato nel [...] venturieri assai malfamata, detta la compagnia del Rampino o dell'Uncino. Nel 1370 scorreva con le sue bande l'alta valle del Tevere al servizio di Masio Tarlati da Pietramala, e per suo conto tolse a Perugia il castello di Citerna. Dopo un decennio ...
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GARIBALDI, Giuseppe
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Nizza, allora capoluogo del dipartimento delle Alpi Marittime dell'Impero francese, il 4 luglio 1807. Era il terzo dei sei figli nati dal matrimonio [...] , nel 1875 il G. si stabilì a Roma, dove era stato eletto, per presentare e sostenere i progetti per la deviazione del Tevere, la bonifica dell'Agro romano e la costruzione di un grande porto a Fiumicino (più tardi si sarebbe occupato anche del Po e ...
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BUSSI, Papirio
Salvatore Bono
Nato a Viterbo nel 1685 0 1686, il B., ascritto in giovane età tra i cavalieri di Malta, entrò in servizio nella marina pontificia e nel 1715, quale capitano della galera [...] 'autunno ne catturò un altro della stessa nazionalità presso Anzio. Nel 1726 ebbe l'incarico di scortare dalla foce del Tevere al porto di Livorno il carico della biblioteca del cardinal Fabroni lasciata in eredità alla città di Pistoia.
Negli anni ...
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ALBERICO di Spoleto
Girolamo Arnaldi
Forse di origine transalpina, compare per la prima volta, alla testa di un contingente di cento Camertini, sul campo della Trebbia, dove nel gennaio dell'889 si [...] , chiarisce - ad evitare un possibile equivoco - che non si tratta di colui il quale ha sporcato di sangue le acque del Tevere (1. II, vv. 88-90). Il ponte, presso cui fu consumato il delitto cui fa riferimento il commentatore, si trovava quindi ...
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CENCIO (Cintius, Cinchius, Quintus, Crescentius)
Lorenzo Baldacchini
Di ragguardevole famiglia romana (suo padre fu praefectus Urbis anteriormente al 25 aprile del 1051), nacque nella prima metà del [...] un sanguinoso scontro ai prata Neronis, sulla riva destra del Tevere, C. gli assicurò l'ingresso nell'urbe, permettendogli di avversari, fece ripiegare il suo esercito su Fiano e, passato il Tevere, si portò nel castello di Tuscolo, nei cui pressi si ...
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tiberino
agg. [dal lat. Tiberinus, der. di Tiber -ĕris «Tevere»]. – Del fiume Tévere, soprattutto in alcune denominazioni geografiche e toponomastiche: isola T., piccolo isolotto, di forma allungata, che emerge nel Tevere a Roma, tra i ponti...