Vedi THURII dell'anno: 1966 - 1997
THURII (Θουϕία, Θούριον, Thurium e più spesso Θούριοι, Thurii)
P. Zancani Montuoro
Colonia della Magna Grecia, fondata subito dopo la metà del V sec. a. C. nella piana [...] e fu municipio dalla guerra sociale in poi. Nel IlI sec. d. C. era spopolata, ma è ancora menzionata nell'età di Caracalla e poi nel VI secolo.
Erodoto scrisse proprio a Th. almeno parte delle sue storie, mentre è malsicuro che ne sia stato cittadino ...
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La domesticazione degli animali e l'allevamento: Africa
Rodolfo Fattovich
L'allevamento del bestiame costituisce una componente importante nell'economia di sussistenza della maggior parte delle popolazioni [...] , come attesta una figurina databile al II-III sec. d.C. In Nubia lo zebù non è noto prima del VI secolo 125-41; J. Clutton Brock, The Spread of Domestic Animals in Africa, in Th. Shaw et al. (edd.), The Archaeology of Africa, London 1993, pp. 60 ...
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FRIGIA, Arte
S. Ferri*
Il termine di arte f. corrisponde a un concetto prevalentemente topografico e relativo a una cronologia piuttosto ristretta: secoli VIII-VI a. C. Comprende - entro quest'epoca [...] di regione sono documentati almeno fino al V sec. d. C. (Socr., Hist. eccl., v, 23).
I monumenti più , Phrygien und seine Stellung im Kleinasiatischen Kulturkreise, Lipsia 1907; H. Th. Bossert, Altanatolien, Berlino 1942, p. 80 ss.; J. Friedrich ...
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SILVANO (Silvanus)
C. Saletti
Dio del bosco e dei pastori, che non appare nel culto ufficiale romano. S. è infatti l'interpretazione privata del pubblico Faunus (v.). Al pari di questo si presenta (August., [...] Stat.,II, p. 44; già Roma, Villa Ludovisi (poi Coll. Somzée): Th. Schreiber, Villa Ludovisi, n. 215, p. 210; Roma: W. Helbig, Peter, in Roscher, IV, 1909-15, c. 824 - 77, s. v. Silvanus; Klotz, in Pauly-Wissowa III A, 1929, c. 117-25, s. v. Silvanus, ...
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THUBURBO MAIUS
P. Romanelli
Città dell'Africa Proconsolare, oggi Henchir el Kasbat in Tunisia. La città compare nelle iscrizioni col titolo di municipium Aelium Hadrianum e di colonia Aurelia Commoda; [...] Oltre alla testa del Giove già ricordata, provengono da Th. M. varie sculture, mosaici, frammenti architettonici del punica: è datato dal Lézine alla prima metà del II sec. a. C., e messo in relazione con monumenti fenici di età ellenistica.
Bibl.: A ...
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THEODOTOS (Θεόδοτος)
P. Moreno
A. Stazio
P. Moreno
Nome di varî artisti greci, qui appresso elencati in ordine cronologico. - 1°. - Architetto e scultore, attivo nei primi decenni del IV sec. a. C.
È [...] nonché la comparazione dei profili (Shoe) orientano per una datazione fra il 380 ed il 370 a. C.
Anche l'intervento di Th. nella decorazione plastica del tempio è esattamente documentato nell'iscrizione dei conti: risulta che erano state versate all ...
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BONA DEA
D. Faccenna
Sotto questo appellativo di significato generale si venerava un'antica divinità indigena laziale, di cui era vietato pronunziare il vero nome, Fenteia o Fentia, di origine comune [...] di aedes Bonae deae Subsaxanae; S. B. Platner-Th. Ashby, A Topographical Dictionary ofAncient Rome, 1929, .; Notizie Scavi, 1881, p. 21 s.), a Tivoli (C. I. L., xiv, 3530; A. Nibby, Analisi, i, p. 24 ss.; Th. Ashby, Papers Br. Sch., iii, 1906, p. 133 ...
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Vedi VENAFRO dell'anno: 1973 - 1997
VENAFRO (Venafrurn, Οὐὲξαϕρον)
A. La Regina
Centro di origine sannitica e importante città romana, situata nella valle del Volturno ove il fiume forma un'ampia ansa [...] Lucenteforte, Monografia fisico-economico-morale di Venafro, II, Isernia 1878; T. Salzillo, Storia civile dell'antica città di Venafro, Isernia 1878; Th. Mommsen, C.I.L., X, i, 1883, p. 477, nn. 4842-5043; G. Radke, in Pauly-Wissowa, VIII A, 2, 1955 ...
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THANATOS (Θάνατος)
C. Saletti
Personificazione della Morte. Figlio della Notte e di Herebos, fratello gemello di Hypnos, il Sonno.
Il suo nome ricorre frequentemente nella letteratura greca (Il., xiv, [...] 833; Eur., Alc., 843; Phrinic., fr. 119 Jacoby). Da Pausania sappiamo che Th. e Hypnos erano raffigurati sull'Arca di Cipselo (v. kypselos) insieme alla madre ( frequentemente la figura di Th., particolarmente nel II e III sec. d. C. Sono monete di ...
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CURIA
G. Lugli
F. Castagnoli
I Romani chiamarono curĭa la sede dove i cittadini si radunavano per deliberare o per scopi religiosi. Le curie vecchie, ricollegate dalla tradizione alla primitiva città [...] sormontato da un timpano. Nel famoso incendio di Carino (284 d. C.) bruciò di nuovo e fu ricostruita da Diocleziano nella forma in cui , Lipsia 1883, I, p. 38 ss.; S. B. Platner-Th. Ashby, A Topogaphical Dictionary of Ancient Rome, Oxford 1929, s. v ...
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t, T
(ti, ant. o region. te 〈té〉) s. f. o m. – Diciannovesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma deriva da quella del tau greco, identico nella maiuscola (che a sua volta è una modificazione del segno dell’alfabeto fenicio, dove aveva...
h, H
(acca) s. f. o m. – Ottava lettera dell’alfabeto latino, nel quale indicava, come già originariamente in greco (dove in seguito venne sostituita dallo spirito aspro ῾), la fricativa laringale. L’aspirazione in latino però era molto debole...