Vedi BACCANALI dell'anno: 1958 - 1994
BACCANALI (v. vol. I, p. 956)
R. Turcan
Il termine latino Bacchanalia ha significati diversi, ma correlati fra loro. Esso designa sia il luogo consacrato a Bacco, [...] cui la condizione selvaggia è addomesticata grazie al vino e il mondo animale è riconciliato con quello umano. Al centro del tìaso in festa, il dio a cavallo di un felino simboleggia questa ήμέρωσις sovrana. A volte Ercole può comparire al fianco di ...
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PHUPHLUNS
G. A. Mansuelli
Divinità etrusca corrispondente al Dioniso greco e al Liber latino. Essa è menzionata sul fegato di Piacenza e, presumibilmente, è da mettersi in rapporto con la città di Populonia [...] non ha dovunque un posto preponderante, né una iconografia definita, mentre la diffusione, fin dall'arcaismo, di personaggi del tiaso bacchico (menadi e sileni) testimonia che il mondo bacchico era largamente noto agli Etruschi, almeno fin dal VI sec ...
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PENTEO (Πενϑεύς "il doloroso")
Mitico re di Tebe, figlio di Echione e di Agave, figlia di Cadmo. La sua tragica figura è legata al mito di Dioniso e alla leggendaria storia della diffusione del culto [...] che sappiamo però già svolta in un analogo Penteo di Eschilo, andato perduto, P. si oppone a Dioniso, che con un tiaso di Menadi lidie giunge in Tebe dall'Asia, lo dichiara un malintenzionato imbroglione e cerca di arrestare e di ricondurre in città ...
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ALTAVILLA, Pittore di
A. Stenico
Pittore di vasi, pestano, del gruppo di Assteas (v.); lo stile è molto simile a quello del capo-scuola, però sufficientemente individuale per giustificare la separazione [...] abbastanza corrette come disegno, ma monotonamente ripetute: sulla faccia principale appaiono due figure poste di fronte, del tiaso dionisiaco o generiche; sulle anfore una figura femminile ed una maschile, stanti. Sui lati secondari appaiono quasi ...
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Una delle più importanti, se non forse la più importante, delle divinità terrestri (ctoniche) della Grecia antica. È il dio che rappresenta e riassume in sé tutta la vita vegetale della natura, nelle sue [...] che questo re di Tebe, figlio di Cadmo (v.), volle opporsi alle feste bacchiche celebrate da D. col suo tiaso sulle balze del Citerone: il tiaso è assalito e disperso, D. stesso imprigionato; ma la madre di Penteo, che s'era aggiunta alle Baccanti ...
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TINTINNABULI
Guido Libertini
. Piccoli campanelli di bronzo o di ferro, di dimensioni e di forme varie (quadrangolari, cilindrici, a tronco di cono) ci sono pervenuti dall'antichità.
Essi infatti servivano [...] alberi evidentemente sacri a qualche divinità; nei dipinti vascolari si osservano spesso in mano a personaggi facenti parte del tiaso dionisiaco.
Il suono del campanello si credette pure che avesse efficacia contro il malocchio e per questa ragione ...
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Figlia di Minosse e di Pasifae (Odissea, XI, 321 segg.). Quando Teseo arriva a Creta insieme con altri giovinetti e giovinette come tributo al Minotauro, Arianna, innamoratasi di Teseo, dà a questo il [...] è la disperazione di Arianna al suo triste e solitario risveglio. Ma Dioniso, capitato col suo divino corteggio, il tiaso bacchico, nell'isola, sia perché già innamorato della fanciulla, sia perché attratto dai suoi lamenti, si affretta a consolarla ...
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PITONE (Πύϑων)
Pericle Ducati
È il nome di due vasai, uno attico, l'altro italiota. P. attico era il padrone di un'officina di vasi a figure rosse di stile severo; il suo nome ricorre su quattro tazze, [...] ninfe versano dall'alto torrenti d'acqua per spegnere il fuoco divoratore e appaiono Zeus e l'Aurora. Nel lato secondario è Dioniso col tiaso. Per lo stile questo vaso si riallaccia alla produzione di Assteas, e l'opera di Assteas e di P. si è voluta ...
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Ceramista attico, il cui nome, anche sotto le forme Filzia, Finti, Fizia, ricorre, seguito dalla forma verbale ἔγραψεν, su cinque vasi, tutti a figure rosse di stile severo. La più antica delle opere a [...] per il dio quanto per l'eroe; ma più insigne ancora è la scena del lato principale con Dioniso e il suo tiaso, ove è freschezza di espressione nei Sileni e nelle Menadi. Tutto denota un progresso notevolissimo in questo ceramista, che, pur rimanendo ...
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L'età romana
Francesca Ghedini
Nel millennio circa compreso fra la fondazione della prima colonia romana, Aquileia, nel 181 a.C., ed il sorgere di Venezia si sviluppa nell'area veneta una cultura [...] di Olinto della metà circa del IV sec. a. C., dove il contesto non lascia adito a dubbi circa la lettura come tiaso di Nereidi, e ricompare puntualmente riprodotto fin nei particolari più minuti in uno dei medaglioni di Abukir (III sec. d.C.), che ...
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tiaso
tìaṡo s. m. [dal lat. thiăsus, gr. ϑίασος]. – Nell’antica Grecia, associazione di carattere religioso; in origine era probabilmente un’associazione dionisiaca, che si dedicava spec. al canto e alla danza orgiastica proprî del culto di...
lesbico
lèsbico agg. (pl. m. -ci). – Di Lesbo, isola della Grecia, nel mare Egeo settentr., patria di Alceo e di Saffo, i rappresentanti più celebri dell’antica lirica eolica: poesia l., la poesia di Alceo e di Saffo; dialetto l., dialetto...