Imperatore romano (n. 42 a. C. - m. Capo Miseno 37 d. C.). Valente generale, pacificò la Germania e tenne sotto controllo la situazione in Pannonia e Dalmazia; adottato da Augusto nel 4 d.C., salì al trono [...] infittirono; tra coloro che si uccisero per terrore furono Druso, figlio di Germanico, e Livilla, vedova di Druso figlio di Tiberio. Pur non tornando più a Roma, T. non perdeva tuttavia di vista gli interessi dell'Impero: regolò la questione pratica ...
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TIBERIO (Tiberius Claudius Nero)
L. Fabbrini
Imperatore romano. Dopo l'adozione da parte di Augusto prese il nome di Tiberio Giulio Cesare. Nacque a Roma il 16 novembre del 42 a. C. da T. Claudio Nerone [...] G. Hafner, Späthellenistische Bildnisplastik, Berlino 1954; NK 6, NK 8, NK 9, NK 10, NK 11, A 34; L. Polacco, Il volto di Tiberio, Roma 1955; J. M. C. Toynbee, in Journ. Rom. Stud., XLVI, 1956, pp. 157-161; H. Kähler, Der Augustus von Primaporta, in ...
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PACCA, Tiberio
Walter Maturi
Prelato, nato a Benevento il 31 agosto 1786. Legatissimo allo zio, cardinale Bartolomeo ív.), lo accompagnò nella nunziatura di Lisbona e nella prigionia di Fenestrelle [...] , prima delegato apostolico dí Civitavecchia, poi governatore di Roma (luglio 1816), doti non comuni di poliziotto. Ma Tiberio amava il gioco e le donne, e, per far fronte a cambiali che non poteva saldare, falsificò la segnatura di E. Consalvi ...
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Cronista e sacerdote (n. Gerace - m. Roma 1596), a Roma già nel 1544, chierico beneficiato (1567) in S. Pietro; mentre si costruiva la nuova basilica, volle descrivere minuziosamente l'antica, onde la sua opera (De basilicae Vaticanae antiquissima et nova structura, 1582; prima ed. 1914) è una delle migliori fonti per la conoscenza di questa ...
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Uomo politico e giureconsulto romano (m. 243 a. C.). Console nel 280, difese Eraclea contro Pirro dopo la sconfitta che il collega P. Valerio Levino vi aveva subito. Pontefice massimo nel 254 circa, il primo di stirpe plebea, diede pubblicità e accessibilità, con i suoi responsi a libere consultazioni, alla giurisprudenza romana, compiendone la liberazione dal monopolio pontificale iniziata da Appio ...
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Criminalista (Udine 1509 - Padova 1582). Prof. di diritto criminale a Padova (dal 1549), passò nel 1552 alla cattedra di dir. civile e nel 1570 a quella di canonico. L'opera maggiore è il Tractatus criminalis utramque continens censuram (post., 1590), diviso in nove libri, che s'impone per la chiarezza del dettato e la ricchezza del contenuto. Si ricorda pure la sua Apologia della giurisprudenza consulente, ...
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Fisico (Napoli 1749 - Londra 1809); recatosi per commercio in Inghilterra nel 1771, ivi si dedicò a ricerche di fisica e di chimica. Già nel 1777 aveva intuito la possibilità del volo per via aerostatica, mediante un pallone ripieno di gas leggero; eseguì in proposito una serie di ingegnose esperienze servendosi di bolle di sapone gonfiate con idrogeno. Deve considerarsi il vero inventore dell'elettroscopio ...
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TINELLI, Tiberio
Vittorio Moschini
Pittore, nato nel 1586 a Venezia, ivi morto nel 1638. Fu allievo di Giovanni Contarini e poi di Leandro Bassano; in seguito risentì delle nuove tendenze apparse nell'ambiente [...] veneziano, contribuendo con vivacità personale al loro sviluppo. Come ritrattista, il T. si affermò pienamente e fu assai operoso. Luigi XIII gli conferì l'ordine di S. Michele e si cercò anche di farlo ...
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Attore (Napoli 1608 - Parigi 1694); dopo un'avventurosa giovinezza, esordì a Fano prendendo il nome napoletano di Scaramuccia; recitò poi a Mantova, Bologna e Napoli; nel 1640 fu invitato a Parigi, dove prese stabile dimora nel 1670, favorito da Luigi XIV. Si distinse per abilità mimica, per prontezza ed esattezza rappresentativa e per naturale festosità. Sua moglie Elisabetta Del Campo, palermitana, ...
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TITI, Tiberio
Barbara Furlotti
– Figlio secondogenito del pittore e architetto Santi di Tito e di Agnoletta Landucci, nacque a Firenze il 24 dicembre 1573 (Lecchini Giovannoni, 1986, p. 176). Dei cinque [...] giorni. Anche la seconda opera fu spedita prima a Firenze, il 24 marzo, e quindi a Vienna, dove arrivò il 13 maggio. Tiberio ripartì da Mantova il 16 maggio e giunse a Firenze entro il 22 maggio. Sulla base del contenuto di un fascicolo di spese da ...
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patria
pàtria s. f. [dal lat. patria, propr. femm. sostantivato (sottint. terra) dell’agg. patrius «paterno»: v. patrio]. – 1. a. Il territorio abitato da un popolo e al quale ciascuno dei suoi componenti sente di appartenere per nascita,...
privigno
s. m. (f. -a) [dal lat. privignus, comp. dei temi di privus (nel sign. generico: «che sta a sé») e gignĕre «generare»], letter. raro. – Figliastro: Morto Ottavian, ... Il gener suo e privigno Tiberio ... Eletto fu a tanto magisterio...