Dal greco ἀστρολογία "scienza degli astri"; è la scienza che presumeva di determinare i varî influssi degli astri sul mondo terreno e i risultati delle combinazioni di tali influssi; quindi, di prevedere [...] il poema Astronomicon di Marco Manilio (più poeta che astrologo) scritto sotto gl'imperatori Augusto e Tiberio, e l'astrologo di Nerone, Balbilio, che volle conciliare l'astrologia con l'aruspicina traendo gli oroscopi combinati dalla speculazione ...
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Sacerdote e scriba giudeo, che ebbe grandissima efficacia, insieme con Neemia (v.), nella restaurazione dello stato giudaico in Gerusalemme dopo l'esilio di Babilonia.
L'attività di E. si svolse in circostanze [...] ognuno); la maggior parte, annoverando alcuni pretendenti alla dignità imperiale, vede dodici nomi (Cesare, Augusto, Tiberio, Caligola, Claudio, Nerone, Galba, Ottone, Vitellio, Vindex, Ninfidio, Pisone). In un altro punto l'ultima critica si trova ...
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LISIPPO (Λύσιππος, Lysippus)
Pericle Ducati
Scultore greco, nato a Sicione, fiorito all'età di Alessandro Magno. Egli, per età, è il terzo della gloriosa triade di scultori del sec. IV a. C., costituita [...] di Agrippa; racconta Plinio che l'imperatore Tiberio aveva trasportato questo bronzo nel suo palazzo sul del Sole, di bronzo, guastata poi da una doratura che volle farvi Nerone. Abbiamo inoltre notizia di quattro statue di Zeus: una a Taranto era ...
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. Uno dei sette colli di Roma, suddiviso in due sommità, rappresentate oggi dalla chiesa dell'Aracoeli e dal Museo Mussolini. Sulla prima fu stabilita l'acropoli della città, detta arx Capitolina, sull'altra [...] le lotte contro il patriziato, e là fu ucciso il tribuno Tiberio Gracco nel 133. Il Campidoglio fu ancora teatro di aspre contese pace con l'avvento dell'Impero, poiché nel 69, morto Nerone e succedutisi sul trono Galba e Ottone, i partigiani di ...
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Figlio di Druso e di Antonia, fratello di Germanico e quindi zio di Caligola, nato a Lione nel 10 a. C., si trovò ad essere l'unico erede della famiglia Claudia, quando lo zio Tiberio e Germanico passarono [...] il governo dell'Acaia e della Macedonia toltogli da Tiberio, lo fece per un atto di deferenza, non Germanico, la quale da Cn. Domizio Enobarbo aveva avuto un figlio, Nerone (v.). Il matrimonio tra zio e nipote dovette essere permesso dal senato ...
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Significa originariamente "recinto, corte, cortile", poi ciò che in esso è riunito, e quindi "massa, schiera"; e fino al sec. I a. C. designò specialmente l'unità organica e tattica della fanteria degli [...] (dette poi anche degli urbiciani), guarnigione di Roma, che apparvero con Nerone, e salirono poi da 3 a 6; c) le cohortes vi Tacito (Ann., IV, 5), dice che al tempo di Tiberio gli auxilia rappresentavano all'incirca la stessa forza delle legioni; nel ...
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Il concetto dell'elevazione al grado di divinità d'un essere mortale è presso i Greci più antico della parola, che, a quanto sembra, è stata coniata nell'età ellenistica. Esseri divini discesi temporaneamente [...] gl'imperatori assunti nel novero degli dei dopo la loro morte. Tiberio non tollerò per sé vivo alcun onore divino in Roma, ma Roma stessa un tempio all'imperatore regnante venne compiuto sotto Nerone, e Claudio s'andò a mano mano avvicinando alla ...
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Il circo era presso i Romani l'edificio destinato alle corse dei carri; talvolta vi si davano anche le lotte dei gladiatori e le cacce (venationes), specie prima che si costruissero a questo scopo gli [...] , proveniente da Eliopoli (ora a Piazza del Popolo). Sotto Tiberio, nel 36 d. C., un nuovo incendio danneggia l'edificio colle vaticano. Si chiamò poi Circus Gai et Neronis, perché Nerone si dilettava ad esercitarsi in esso, divenuto sotto il suo ...
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LAODICEA (Λααοδίκεια, Laodicea)
Pietro ROMANELLI
Angelo PERNICE
Virginia Vacca
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Varie città dell'Asia Minore e dell'Oriente ellenistico hanno questo nome derivato da quello di regine o principesse [...] VI, 30925). Gravi danni essa subì ripetutamente a causa di terremoti, fra cui sono da ricordare quelli avvenuti sotto Tiberio e sotto Nerone. Forse a uno di questi passeggieri periodi di decadenza si riporta il passo di Tacito, che mette Laodicea fra ...
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Sono i marinai delle armate romane, e il nome vien dato, almeno durante l'impero, tanto ai rematori quanto ai soldati di marina. I Romani, privi com'erano di pratica marinaresca, reclutarono le ciurme [...] reclutamento deve aver dato occasione a inconvenienti. Già Tiberio ammette nella marina anche peregrini; almeno dal tempo con la corte imperiale - nella congiura di Pisone. Nerone stesso era ricorso a marinai di questa armata per sbarazzarsi ...
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