Figlio di Asinio Pollione; console nell'8 a. C. Sposò Vipsania Agrippina, la prima moglie divorziata di Tiberio. Caduto in disgrazia di questo, dopo tre anni di carcere, si lasciò morir di fame (33 d. [...] C.). Fu oratore; ci è rimasta notizia di un suo libro De comparatione patris et Ciceronis, in cui dava la palma oratoria al padre ...
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Figlio (Roma 15 a. C. - Antiochia 19 d. C.) di Druso Maggiore e di Antonia Minore; adottato da Tiberio (4 d. C.), sposò Agrippina Maggiore. Alla morte di Augusto si trovava in Gallia per un censimento, [...] soprattutto per difficoltà logistiche: comunque quando nel 16 fu richiamato, il provvedimento si attribuì all'invidia di Tiberio per la popolarità di Germanico. Fu quindi inviato con poteri straordinarî in Oriente, dove attuò importanti provvedimenti ...
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Antico popolo di stirpe illirica, mescolato a elementi celtici, abitante a N della Dalmazia fino al Danubio, e nei territori della Sava e della Drava; le tribù più importanti erano quelle dei Breuci, Boi, [...] nelle zone a più diretto contatto con la romanità. Parzialmente vinti da Ottaviano (35-34 a.C.), i P. furono sottomessi da Tiberio (12-10 a.C.) che incluse la regione nella provincia dell’Illirico.
Un’insurrezione di Dalmati e P. scoppiata nel 6 d ...
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QUIRINIO, Publio Sulpicio (P. Sulpicius Quirinius)
Gastone M. Bersanetti
Eminente personaggio romano del tempo di Augusto e di Tiberio. Nato da umile famiglia, presso Lanuvio, riuscì a conquistare un'altissima [...] le antipatie del pubblico per il contegno tenuto verso l'ex-moglie. Morì nel 21 d. C. e fu onorato, a richiesta di Tiberio, di un funerale a spese dello stato.
Bibl.: Groag, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., IV A (1931), coll. 822-843 (con la bibl ...
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Figlio (12 a. C. - 14 d. C.) di Agrippa e di Giulia, figlia di Augusto. Adottato da Augusto assieme a Tiberio (4 d. C.), poi per volontà di Livia confinato a Sorrento e successivamente a Pianosa. Poco [...] prima di morire, Augusto si era riconciliato con lui, e per questo Livia, subito dopo la morte dell'imperatore, lo fece uccidere, timorosa che potesse ostacolare l'ascesa all'impero di Tiberio. ...
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SCARAMUCCIA
. Maschera del teatro italiano, la quale ebbe un periodo di grande popolarità per merito del celebre attore Tiberio Fiorilli (v.). S'ingora quale comico abbia assunto per primo il nome di [...] Scaramuccia, ma è indubbia l'origine napoletana della maschera, la quale rappresentava un personaggio continuamente impegnato in piccole battaglie. Prima di essere adottata dal Fiorilli, veniva impersonata ...
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Padre di Teone d'Alessandria, (il critico dei poeti alessandrini sotto Augusto e Tiberio), visse nell'ultimo secolo a. C.; più giovane d'età che Ammonio, l'allievo e successore d'Aristarco, come ci dicono [...] gli scolî ad Aristofane (Vespe, 1239). Fu chiamato o si chiamò da sé Αριστοϕάνειος secondo Ateneo: titolo che comparisce anche alterato in Υευδαριστοϕάνειος per essere forse Artemidoro solo indirettamente ...
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Nome di due strade dell’Italia antica costruite (132 a.C.) dal console romano Publio Popilio Lenate (oppositore di Tiberio Sempronio Gracco); una collegava Capua a Reggio di Calabria, l’altra univa il [...] Rubicone con il territorio a N di Aquileia ...
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Retore e oratore greco (2º sec. a. C.); esiliato per ragioni politiche, venne a Roma dove fu maestro di Tiberio Gracco, e insieme con Blossio di Cuma ebbe grande influenza sulle idee politiche del discepolo. [...] Fu ucciso poco dopo Gracco (132) ...
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Primo imperatore romano (Roma 63 a.C. - Nola 14 d.C.). Fondatore dell'Impero romano, la sua opera chiuse definitivamente la crisi della repubblica, ormai inadeguata a reggere lo stato attraverso l'oligarchia [...] in Pannonia e in Dalmazia (6-9). Nel 9 d. C. Varo subiva una grave disfatta da parte di Arminio, nella selva di Teutoburgo; Tiberio, accorsovi, arretrò la linea difensiva sul Reno. Nel 14 d. C., A. morì a Nola e fu sepolto a Roma nel mausoleo del ...
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patria
pàtria s. f. [dal lat. patria, propr. femm. sostantivato (sottint. terra) dell’agg. patrius «paterno»: v. patrio]. – 1. a. Il territorio abitato da un popolo e al quale ciascuno dei suoi componenti sente di appartenere per nascita,...
privigno
s. m. (f. -a) [dal lat. privignus, comp. dei temi di privus (nel sign. generico: «che sta a sé») e gignĕre «generare»], letter. raro. – Figliastro: Morto Ottavian, ... Il gener suo e privigno Tiberio ... Eletto fu a tanto magisterio...