Storico romano (1º sec. d. C.), lodato autore di un Bellum Germanicum e di una storia dalla morte di Cesare fino, forse, a quella di Tiberio; questa fu continuata da Plinio il Vecchio nei 31 libri di storia [...] A fine Aufidii Bassi. Di entrambe le opere ci è rimasto qualche frammento ...
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Fu chiamata Alces dai Romani. Il suo territorio fu il teatro della guerra contro Tiberio Sempronio Gracco (180 a. C.). Ma, dopo conquistata da questo la Celtiberia, questa città non compare più nella storia, [...] fino a quando gli Arabi le posero il nome di al- Qaṣr donde gli Spagnoli han fatto Alcázar.
Nelle devastatrici incursioni di frontiera, in cui Arabi e cristiani rivaleggiavano, la città fu distrutta. In ...
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La più giovane delle due figlie di Scipione Africano maggiore. Dopo la morte del padre (184) fu dai famigliari data in sposa a T. Sempronio Gracco, console nel 177, parecchio più anziano di lei (Polyb., [...] in lungo il discorso, finché i figli ritornano dalla scuola ed esclama allora: haec ornamenta sunt mea. Dopo la morte di Tiberio essa si ritirò a Miseno, ove visse circondata da amici e da letterati, ossequiata persino da re. Non sappiamo in quale ...
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Figlio (n. 6 d. C. - m. Ponza 31 d. C.) di Germanico e di Agrippina Maggiore, e fratello di Caligola. Morto Germanico (19) e Druso (23) figlio di Tiberio, di cui N. aveva (21) sposato la figlia Giulia, [...] egli sembrava designato a succedere a Tiberio e riscuoteva il favore del popolo. Ma questi, insieme alle accuse mossegli da Seiano, lo fece incorrere nei sospetti dell'imperatore che ne dispose l'esilio nell'isola di Ponza, dove egli si lasciò morire ...
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TITIDIO. Labeone (Titidius Labeo)
Carlo Albizzati
Pittore romano, più probabilmente dilettante che professionista. Fu pretore, e tenne il proconsolato della Gallia Narbonense: ai tempi di Tiberio ebbe [...] notorietà per disavventure coniugali; Plinio, che lo ricorda come artista (Nat. Hist., 35, 30), scrivendo verso il 74, dice ch'era morto da poco in tardissima età. Da vivo aveva menato gran vanto per certi ...
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Vedi CLUNIA dell'anno: 1959 - 1994
CLUNIA (v. vol. II, p. 725)
P. de Palol
Città romana della Spagna fondata probabilmente, al tempo di Tiberio, come municipium di diritto latino o romano.
C., oggi, [...] è una distesa di rovine, la cui pianta ha una forma approssimativamente stellare, che si sviluppa per 130 ha; è quindi la più estesa delle città romane di Hispania. E stata scavata in gran parte, ed è ...
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Favolista latino (sec. 1° d. C.). Poco sappiamo della sua vita. Originario della Macedonia, fu a Roma liberto di Augusto; poi sotto il regno di Tiberio, dopo aver composto i primi due libri di favole, [...] subì un processo intentatogli da Seiano, ma ne dovette uscire indenne o quasi perché continuò a scrivere fino al regno di Claudio. Scrisse in senarî giambici cinque libri di favole, dette da lui stesso ...
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(lat. Vindelici, Vindalici, Vindolici) Popolazione celtica stanziata nell’antichità sull’altopiano svevo e bavarese. Divisi in molte tribù, furono sottomessi nelle campagne condotte da Druso e Tiberio [...] (15 a.C.). Compresi nella provincia Raetia, il loro nome scomparve dall’uso. Centri principali dei V. erano Augusta Vindelicorum (Augusta), Cambodunum (Kempten) e Abudiacum (Epfach) ...
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CENCI, Baldassare
Enrico Stumpo
Nacque a Roma il 4 genn. 1647 da Virginio e da Vittoria Veraspi. Venne avviato giovanissimo alla carriera ecclesiastica, mentre il fratello Tiberio, destinato alla carriera [...] residenza ordinaria a Fermo, da dove si allontanò solo in assai rare occasioni: come quella del matrimonio del fratello Tiberio con la nipote del cardinale Costaguti, Laura, o della partecipazione al conclave dal quale uscì eletto Clemente XI Albani ...
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Prefetto del pretorio sotto gli imperatori Claudio e Nerone (51-62 d. C.). Nacque nella Gallia Narbonese, fu tribuno militare e procuratore di Livia, poi di Tiberio e di Claudio; fu nominato prefetto del [...] pretorio per opera di Agrippina. Morto Claudio, assicurò la fedeltà dei pretoriani a Nerone, e sul suo governo, in collaborazione con Seneca, svolse un'azione moderatrice, si rifiutò di aiutare l'imperatore ...
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patria
pàtria s. f. [dal lat. patria, propr. femm. sostantivato (sottint. terra) dell’agg. patrius «paterno»: v. patrio]. – 1. a. Il territorio abitato da un popolo e al quale ciascuno dei suoi componenti sente di appartenere per nascita,...
privigno
s. m. (f. -a) [dal lat. privignus, comp. dei temi di privus (nel sign. generico: «che sta a sé») e gignĕre «generare»], letter. raro. – Figliastro: Morto Ottavian, ... Il gener suo e privigno Tiberio ... Eletto fu a tanto magisterio...