prefetto al pretorio
Carica istituita da Augusto; il p. al p. era un funzionario di rango equestre scelto direttamente dall’imperatore e preposto al comando dei pretoriani. Era a capo dell’unica forza [...] di grandi poteri; già in età giulio-claudia sono attestati prefetti capaci di influenzare le scelte dell’imperatore (Seiano sotto Tiberio). Il loro ruolo divenne più importante a partire dal 3° sec., quando essi ebbero il controllo sull’esazione dell ...
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Sotto il suo nome ci è giunto un trattato de re coquinaria in dieci libri con poco meno di cinquecento ricette. Il nome Celio, che segue quello di Apicio nei codici recenti, si deve a congettura umanistica. [...] testimonianze antiche riferiscono che un Apicio aveva scritto di culinaria. Era certamente M. Gavio Apicio, che visse al tempo di Tiberio e profuse in banchetti la più gran parte del suo immenso patrimonio. Di esso narra Seneca che, quando s'accorse ...
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LOCATELLI, Domenico
Teresa Megale
Nacque nel 1613; non ci sono pervenute notizie sul luogo di nascita e sulla famiglia. Il L. è conosciuto nella commedia dell'arte nel ruolo di zanni con il nome di [...] . tornò in Francia e vi rimase negli anni successivi, fino al 1660. Alla stretta collaborazione artistica tra lui e Tiberio Fiorillo si devono la creazione e il radicamento del Théâtre-Italien in Francia. La compagnia guidata dal L. annoverava, oltre ...
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genitore prevalente
loc. s.le m. Nell’affidamento dei figli, dopo una separazione o un divorzio, genitore investito di maggiori responsabilità e prerogative.
• «la legge sull’affidamento condiviso, la [...] ’essere un “genitore prevalente”, ma poi in realtà i figli vengono affidati sempre alle mamme, buone o cattive che siano» (Tiberio Timperi riportato da Fabrizio Caccia, Corriere della sera, 18 dicembre 2009, Cronaca di Roma, p. 5) • Da oltre sei anni ...
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Antica città sulla costa meridionale della Propontide; era situata sulle pendici meridionali della penisola, che è unita al continente per uno stretto istmo paludoso, fino al quale si estendeva la città. [...] nel 20 Augusto le tolse la libertà; riavutala nel 15, la perdette poi definitivamente soltanto nel 25 d. C., sotto Tiberio. Nel tardo Impero fu spesso minacciata dalle invasioni dei Goti e di altre popolazioni barbariche; più tardi fu metropoli della ...
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Era figlia di Germanico e di Agrippina maggiore (v.): aveva tre fratelli (Nerone, Druso e Gaio Cesare) nati prima di lei, e due sorelle nate dopo (Drusilla e Giulia, detta anche Livilla). Era nata in Germania [...] si trovò coinvolto in una grave accusa (v. domizio enobarbo) dalla quale non scampò se non per la sopravvenuta morte di Tiberio, a cui seguì nell'impero Gaio Cesare (Caligola) suo cognato. Alla fine di quell'anno, Agrippina diede alla luce un bambino ...
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Capitale della regione detta Abilene in Siria, a 18 mila passi da Damasco, a 38 mila passi a sud di Eliopoli di Siria, sul Crisorroa (Chrisorroas). È detta di Lisania da quel Lisania che l'evangelista [...] Luca (III, 1) menziona quale tetrarca di Abilene nel XV anno dell'imperatore Tiberio. La città fu probabilmente fondata di nuovo da questo Lisania: così si spiega che ancora Tolomeo (V, 15, 22) accenna a questo soprannome della città ("Αβιλα ...
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(lat. sodalicia o sodalitates) Nell’antica Roma, associazioni religiose addette al culto di una divinità particolare. Almeno originariamente furono di carattere gentilizio, con limitato numero di membri [...] ’epoca imperiale simili associazioni furono istituite per il culto degli imperatori divinizzati (sodales Augustales, creati da Tiberio dopo l’apoteosi di Augusto, e, più tardi, Claudiales, Flaviales, Hadrianales, Antoniniani). Nell’epoca repubblicana ...
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Vedi BALBINO dell'anno: 1958 - 1994
BALBINO (v. vol. I, p. 964)
K. Fittschen
Sulla base di corrispondenze fisionomiche con figurazioni monetali, si considerano come ritratti sicuri di B. una testa bronzea [...] ritratto imperiale viene confermata anche dall'assimilazione con Giove. Una rielaborazione sulla base di una statua di Tiberio, come ipotizza H. Meyer, non può essere confermata. Tutte le altre rappresentazioni classificate sotto questo nome sono ...
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Filologo classico (Bari 1880 - Firenze 1964); prof. di lingua e letteratura latina (dal 1929) all'univ. di Torino, poi di Firenze; socio corrispondente dei Lincei dal 1954. Delle sue opere, oltre a molti [...] ai tragici greci, a Plauto, a Eroda, e a numerosi articoli, saggi e studî (specialmente su Orazio, Petronio, Apuleio), si ricordano le edizioni critiche di Sinesio e di Lucilio, e una Storia della letteratura latina da Tiberio a Giustiniano (1934). ...
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patria
pàtria s. f. [dal lat. patria, propr. femm. sostantivato (sottint. terra) dell’agg. patrius «paterno»: v. patrio]. – 1. a. Il territorio abitato da un popolo e al quale ciascuno dei suoi componenti sente di appartenere per nascita,...
privigno
s. m. (f. -a) [dal lat. privignus, comp. dei temi di privus (nel sign. generico: «che sta a sé») e gignĕre «generare»], letter. raro. – Figliastro: Morto Ottavian, ... Il gener suo e privigno Tiberio ... Eletto fu a tanto magisterio...