Console suffetto (45 d. C.), proconsole d'Asia (56 circa), fu (57) legato in Mesia, ove sottomise varie popolazioni danubiane, e trasferì oltre 100.000 persone al di qua dal Danubio (intorno al 62); praefectus urbi (73), ricevette da Vespasiano gli ornamenti trionfali, e fu console per la seconda volta nel 74; fu sepolto nella tomba dei Plauzî (v.) ...
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Usurpatore dell'Impero romano (248-249 d. C.), al tempo di Filippo l'Arabo. Acclamato imperatore dalle truppe in Pannonia e in Mesia, fu poi ucciso dagli stessi soldati. ...
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Figlio di Celso Polemeano, console intorno al 111 d. C.; costruì in Efeso una biblioteca pubblica, intitolata al padre, di cui rimangono importanti rovine. ...
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Letterato, soldato, politico, patriota e cospiratore fu il tipo più completo e più puro di quella minoranza del patriziato napoletano, colta, progressista e amante del suo paese, che con i migliori elementi [...] del principe di Macchia e della occupazione fatta dalle armi austriache del Regno di Napoli, voll. 2, Napoli 1861; G. Ferrarelli, Tiberio Carafa e la Congiura di Macchia, Napoli 1884; M. Schipa, Il regno di Napoli al tempo di Carlo Borbone, 2ª ed ...
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Membro (m. 582) della dinastia di Giustiniano, fu adottato come figlio e creato Cesare (574) da Giustino II; fu consacrato imperatore nel 578. All'interno consolidò lo stato, mentre in politica estera s'interessò dell'Oriente, dove, grazie a Maurizio, l'esercito bizantino conseguì (578-81) successi contro i Persiani. Designò successore lo stesso Maurizio ...
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Militare bizantino (m. 705), occupò il trono (698-705) durante l'esilio a Cherson in Crimea dell'imperatore Giustiniano II; il suo regno fu caratterizzato da continue guerre contro gli Arabi. Perse la vita a opera di Giustiniano, che riuscì a recuperare il trono con l'aiuto del re bulgaro Tervel ...
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Gracchi, i fratelli
Tommaso Gnoli
Due nobili a favore del popolo
Negli ultimi decenni del 2° secolo a.C. nell'antica Roma era divenuta centrale la questione agraria. In conseguenza della sua rapida [...] del Senato, la legge fu però approvata, anche se i fondi per la sua attuazione dovevano ancora essere reperiti. Ciò indusse Tiberio, che era al termine del suo anno di carica, a candidarsi di nuovo al tribunato per l'anno seguente. L'opposizione ...
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Uomo politico e letterato (Chiusano 1669 - Vienna 1742); partecipò alla congiura di Macchia (1701), ch'egli innalzò da semplice complotto aristocratico contro la persona del viceré, al più alto fine dell'indipendenza del regno. Alla ricerca di aiuti, si recò a Roma e a Venezia, e prese poi parte agli scontri fra congiurati e truppe spagnole (22-24 sett. 1701). Rifugiatosi all'estero, partecipò, nelle ...
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Generalità. - Il termine elettronica indicava, secondo una definizione datane nel 1941 "quel ramo della scienza e della tecnologia che si riferisce alla conduzione di elettroni nei gas e nel vuoto" (American standard definitions of electrical terms, A.I.E.E.). Fenomeni di conduzione di tal genere trovano applicazione in numerosi dispositivi, quali, ad esempio, il microscopio elettronico, i tubi a raggi ...
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patria
pàtria s. f. [dal lat. patria, propr. femm. sostantivato (sottint. terra) dell’agg. patrius «paterno»: v. patrio]. – 1. a. Il territorio abitato da un popolo e al quale ciascuno dei suoi componenti sente di appartenere per nascita,...
privigno
s. m. (f. -a) [dal lat. privignus, comp. dei temi di privus (nel sign. generico: «che sta a sé») e gignĕre «generare»], letter. raro. – Figliastro: Morto Ottavian, ... Il gener suo e privigno Tiberio ... Eletto fu a tanto magisterio...