(lat. Carnuntum) Antica città della Pannonia superiore, sul Danubio. Occupata dai Romani dai tempi di Tiberio e di Claudio, divenne una base fortificata per le operazioni contro i Germani. Presso la fortezza [...] si formarono due centri urbani, uno dei quali (Petronell) divenne municipio sotto Adriano, prima di essere riunito al castrum, con il quale costituì una colonia, dove Settimio Severo venne acclamato imperatore.
Della ...
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Cesarea
Nome dato in Età antica a molte città, in onore di Cesare Augusto e di Tiberio.
C. di Cappadocia (od. Kayseri, Turchia), detta prima Mazaca e anche Eusebeia all’Argeo, chiamata C. da Tiberio, [...] che ne fece la capitale della Cappadocia, divenne uno dei centri più importanti del cristianesimo asiatico.
C. di Mauritania (od. Cherchell, Algeria), antica fondazione cartaginese, fu sotto i re numidi ...
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(lat. Gracchurris o Gracurris) Antica città della Spagna Tarraconense, lungo il corso superiore dell’Ebro, fondata da Tiberio Sempronio Gracco dopo il 179 a.C.; ebbe in seguito diritto latino. ...
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Nome di due strade dell’Italia antica costruite (132 a.C.) dal console romano Publio Popilio Lenate (oppositore di Tiberio Sempronio Gracco); una collegava Capua a Reggio di Calabria, l’altra univa il [...] Rubicone con il territorio a N di Aquileia ...
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(turco Qaiṣāriyya e Qaiṣarī) Città dell’Anatolia (od. Kayseri), ai piedi del Monte Argeo, eretta a capitale della Cappadocia da Tiberio che la chiamò C. in onore di Augusto. Fu uno dei centri più importanti [...] del cristianesimo asiatico, patria di s. Basilio e sede di un metropolita. Più volte assalita dai Sasanidi e dagli Arabi (8° sec.), fu conquistata dai Turchi della dinastia Dānishmend nell’11° sec. e dominata ...
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(lat. Moesia) Provincia romana del basso Danubio, che abbracciò nella sua massima estensione il territorio compreso tra le pendici dell’Emo (Balcani) a S, il Ponto a E, il Danubio a N, la Dalmazia e la [...] dall’Illirico e comandato da un legato imperiale di rango consolare. L’organizzazione a provincia risale al 15 d.C., quando Tiberio riunì nelle mani del legato della M. anche il governo della Macedonia e dell’Acaia, poi distaccate nel 44 da Claudio ...
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(gr. Τμῶλος) Nome antico del sistema montuoso a S di Sardi (Lidia), ora detto Bozdoğan.
Nei pressi del T. sorgeva una città omonima, distrutta da un terremoto nel 17 d.C. e riedificata con l’aiuto dell’imperatore [...] Tiberio; più tardi si chiamò Aureliopoli in onore di Marco Aurelio. ...
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Pannonia
Regione del mondo antico situata a E dell’Italia e a N della Dalmazia, estesa fino al Danubio e nei territori della Sava e della Drava e abitata dalla popolazione illirica dei ; dai tempi di [...] Tiberio, una delle due province (anche detta Illirico inferiore) in cui fu diviso l’Illirico (l’altra era la Dalmazia, detta anche Illirico superiore). Traiano, fra il 102 e il 107, separò la P. in due province, la superiore a Occidente, l’inferiore ...
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Sperlonga Comune della prov. di Latina (18 km2 con 3272 ab. nel 2008. Il centro è situato a 55 m s.l.m. su uno sprone dei Monti Aurunci che scende sul Tirreno fra Terracina e Gaeta. Centro agricolo con [...] di un porticciolo turistico.
S. trae il proprio nome dal toponimo antico Spelunca, località dove nel 26 d.C. l’imperatore Tiberio scampò miracolosamente al crollo di una grotta. A partire dal 1957 scavi archeologici sul litorale a sud di S. hanno ...
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Città del Libano centro-settentrionale, nella Valle della Beqaa, legata fin dalle origini al culto del dio semitico Baal. Le primitive fasi di frequentazione risalgono al Bronzo Antico. In età ellenistica [...] di colonia. Divenne sede vescovile sotto Costantino e cadde sotto il dominio islamico a partire dal 637.
All’epoca di Tiberio data il santuario dedicato alla triade eliopolitana (Giove, Venere e Mercurio), il documento più interessante per lo studio ...
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patria
pàtria s. f. [dal lat. patria, propr. femm. sostantivato (sottint. terra) dell’agg. patrius «paterno»: v. patrio]. – 1. a. Il territorio abitato da un popolo e al quale ciascuno dei suoi componenti sente di appartenere per nascita,...
privigno
s. m. (f. -a) [dal lat. privignus, comp. dei temi di privus (nel sign. generico: «che sta a sé») e gignĕre «generare»], letter. raro. – Figliastro: Morto Ottavian, ... Il gener suo e privigno Tiberio ... Eletto fu a tanto magisterio...