FRANCESCO ORAZIO della Penna (al secolo Luzio Olivieri)
Elena De Rossi Filibek
Nacque a Pennabilli, nel Montefeltro, nel novembre del 1680, ultimo figlio del conte Orazio Olivieri e di una Francesca [...] . Tutti i suoi scritti superstiti sono stati riediti e mirabilmente organizzati e commentati da L. Petech in I missionari italiani nel Tibet e nel Nepal, II, 1 e 3, Roma 1952-1957 (con ampia bibliografia).
Fonti e Bibl.: E.R. Hambye, François-Horace ...
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DESIDERI, Ippolito
Giuseppe Toscano
Nacque a Pistoia il 20 dic. 1684 da Iacopo e da Maria Maddalena Cappellini, in una famiglia patrizia del luogo. Il 9 maggio 1700 entrò nella Compagnia di Gesù a Roma [...] fra l'Europa e l'Oriente", promossa dall'Ist. italiano per il medio ed estremo oriente. Nel secondo volume di questa, Imissionari italiani nel Tibet e nel Nepal, curato da L. Petech, sono dedicati al D. i tomi V-VII. Il tomo V (Roma 1954), oltre a un ...
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GIORGI, Agostino Antonio
Guido Gregorio Fagioli Vercellone
Nacque a San Mauro di Romagna (oggi San Mauro Pascoli) il 10 maggio 1711, primogenito di Antonio (1685-1723) e di Antonia Semprini (1687-1767) [...] gli archivi missionari della congregazione di Propaganda Fide, dove s'era accumulata una grande quantità di materiali sul Tibet (per lo più inviati da missionari cappuccini), cui si aggiunsero i famosi manoscritti tibetani rinvenuti nel 1721 in ...
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CASSIANO da Macerata (al secolo Beligatti Giovanni)
Marica Milanesi
Nacque a Macerata nel 1708, ed entrò nel 1725 nell'Ordine dei cappuccini, presso il convento della sua città. Nel 1738 venne inviato [...] Petech, I, Roma 1952, pp. XXXIV-CXX; IV, ibid. 1953, pp. 1-142; M. Marini, Il "Giornale" di . fra' C. da M. missionario al Tibet, in L'Universo, XXXIV (1954), pp. 351 ss.; Dict. d'Hist. et de Géogr. Eccl., VII, Coll. 769 s.; Enc. catt., II, col. 1179 ...
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GIOVANNI da Montecorvino
Luigi Canetti
Nulla di certo sappiamo sulla sua famiglia d'origine e sui primi anni di vita: da una sua lettera, datata 8 genn. 1305, risulta che in quella data G. era già un [...] suoi sforzi missionari non sortirono mai l'auspicata conversione del principe e della corte, già da tempo proclivi al buddismo tibetano, sia pur in un quadro di sostanziale tolleranza e rispetto verso tutti i culti e le confessioni religiose presenti ...
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BOETTI, Giovanni Battista
Gaspare De Caro
Nacque il 2 giugno 1743 a Piazzano, parrocchia del mandamento di Camino, nel Monferrato, dal notaio Spirito Bartolomeo e da Margherita Montalto. Nel 1762 concluse [...] , si estende largamente in Europa. Si fantastica sulla sua personalità, si assicura che sia un inviato del Gran Lama tibetano, o un bramino apostata, o un granatiere piemontese rinnegato proveniente da Algeri. Il Becattini non vuol credere, per ...
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DE ROSSI, Giovanni Bernardo
FF. Parente
Nacque il 25 ott. 1742 a Castelnuovo (oggi Villa Castelnuovo), frazione di Sale (oggi Castelnuovo Nigra in prov. di Torino) da Pietro Ubertino ed Anna Caterina [...] lingue (e relativi caratteri tipografici) compaiono qui per la prima volta: etiopico, palmireno, giudaico-tedesco, gotico, russo, tibetano, georgiano. È questo l'ultimo saggio di virtuosismo poliglotta del D., ché, d'ora innanzi, egli si dedicherà a ...
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tibetano
agg. e s. m. – 1. agg. a. Del Tibet, regione storica e moderna dell’Asia centrale (dal 1965 è divenuto, per la quasi totalità, una regione autonoma della Repubblica Popolare Cinese): l’altopiano t.; le popolazioni t.; la cultura,...