MESIA (Moesia)
Pietro Romanelli
Provincia romana del Basso Danubio. I Mesi, da cui essa prese nome, erano un popolo di razza tracica abitante in una regione di estensione assai limitata, compresa fra [...] precisamente: alla Superiore la regione a occidente della Dacia, fra le pendici dei monti della Transilvania e la Tisia (Tibisco), fino, a settentrione, al corso della Marisia (Maros); alla Inferiore tutta la pianura valacca a est dell'Aluta fino ...
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CARAFA, Antonio
Gino Benzoni
Il C., che avrà la ventura d'essere cantato in morte da Giovan Battista Vico, il quale gli dedicherà inoltre un'impegnata biografia in latino, nacque il 12 ag. 1642 a Torrepadula [...] anno conquista Lippa, Salmos, Lugos e - occupata per via Titel, l'unica posizione rimasta ai Turchi sulla destra del Tibisco - si congiunge, alla fine di luglio, colle truppe impegnate nell'assedio di Belgrado. Caduta questa in mano cesarea, si ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I popoli fuori dei confini dell'impero. Gli Avari
István Bóna
Gli avari
Popolo asiatico di cavalieri nomadi, presente nel 557 d.C. nelle regioni periferiche dell’Europa [...] sulla riva destra del Danubio, Ozora, e si rinnovò il vecchio capoluogo del kagan nell’area tra il Danubio e il Tibisco (attestato dal cimitero di Kiskőrös-Vágóhíd).
Tra il VII e l’VIII secolo dalla sintesi della cultura medio-avara nacque la ...
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MARSILI, Luigi Ferdinando
Giuseppe Gullino
Cesare Preti
MARSILI (Marsigli), Luigi Ferdinando. – Nacque a Bologna il 10 luglio 1658 dal conte Carlo e da Margherita Ercolani, anch’ella di famiglia patrizia; [...] era sottoposto il reggimento del M., che con l’aprirsi del 1695 si distinse nella costruzione di un ponte sul Tibisco, presso Temesvár; passò tra l’Ungheria e la Bosnia anche l’anno successivo, partecipando con qualche discontinuità alle operazioni ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I popoli delle migrazioni nelle regioni occidentali: I Germani
Horst Wolfang Böhme
I germani
L’etnonimo Germani è riferito a diverse popolazioni e tribù dell’Europa [...] periodo i Gepidi partivano dalla Vistola e, attraversati i Carpazi, dopo il 275 si impossessavano dell’area dell’alto Tibisco. Nel 350-353 Alamanni e Franchi infransero nuovamente la frontiera del Reno, che era stata riconquistata con molta fatica ...
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Dinastia, originatasi tra il 10° e l’11° sec., che regnò sull’Italia dal 1861 al 1946. Trae nome dall’omonima regione dove inizialmente ebbe propri possedimenti, poi estesi anche al di qua delle Alpi fino [...] distinse nel conflitto austro-turco (1683-99): tenente generale, feldmaresciallo (1693), nel 1697 sconfisse i Turchi al passaggio del Tibisco per cui ebbe in dono vasti possessi fra i fiumi Drava e Danubio. Nella guerra per la successione di Spagna ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Adriana Valerio
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nell’Europa dell’Ottocento l’ambiente fisico viene profondamente trasformato. Crescono [...] ’Ottocento. In Ungheria è da segnalare nella seconda metà del secolo l’ampia opera di drenaggio del bacino del Tibisco (Tisza).
Per quel che riguarda le vie di navigazione interna europee, l’Ottocento non registra un impegno costruttivo generalizzato ...
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SLAVI
Giovanni Maver
. I. Il nome. - Come per i nomi di altri popoli, o gruppi di popoli, così anche per il nome degli Slavi (russo Słavjane, polacco Słowianie, cèco Slované, serbocroato Slaveni e Sloveni, [...] Banato meridionale, non dimostra nulla, trattandosi di nomi il cui carattere slavo è puramente illusorio: Pathissus, nome antico del Tibisco, non è composto col prefisso slavo po-, poiché in tale caso (*Pa-tisĭje) designerebbe la regione intorno al ...
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FIUME (lat. flumen; fr. fleuve, rivière; sp. río; ted. Fluss, Strom; ingl. river)
Arrigo LORENZI
Giuseppe CAVARETTA
Giulio GIANNELLI
Nicola Turchi
I fiumi sono masse d'acqua perenni che per l'impulso [...] delle acque degli affluenti e dei subaffluenti, che possono straripare e portare un'inondazione, come avvenne del Tibisco e del Maros nel 1879, causa di rigurgito dovuto alla straordinaria piena del Danubio che aveva inadeguato smaltimento ...
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La propagazione. - Nell'esortare Calvino (v.) a tornare a Ginevra, il 1541, i pastori di Zurigo insistevano sui vantaggi che la predicazione di lui avrebbe portato alla causa della Riforma, proprio per [...] decadde quasi completamente. In Ungheria, un notevole successo si era ottenuto, specialmente lungo le rive del Tibisco e nella Transilmnia; Debrecen diveniva (e rimane) centro della propaganda esercitata soprattutto dal Juház (Melius), favorita ...
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tibia
tìbia s. f. [dal lat. tibia «piffero, flauto» e poi «stinco»]. – 1. In anatomia umana e comparata, osso lungo, pari, che assieme alla fibula costituisce lo scheletro della gamba e, negli animali, dello zeugopodio dell’arto posteriore;...
tibio-peroneo-astragalico
tìbio-peronèo-astragàlico agg. (pl. m. -ci). – In anatomia, relativo alla tibia, al perone e all’astragalo: articolazione tibio-peroneo-astragalica, l’articolazione del piede sulla gamba, denominata di solito più...